Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

Prime considerazioni sui doni dello Spirito Santo

 

Da “Abbiate tra voi un medesimo sentimento” – n. 7

di Renzo Ronca 27-9-11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ricordando l’esempio precedente dell’orchestra sinfonica, pensiamo ancora al Direttore d’orchestra come Allo Spirito Santo che dirige i singoli fedeli in una unica Chiesa, assegnando a ciascuno la giusta “partitura”.

 

Nostro compito sia come semplici fedeli, che come piccole comunità, è eseguire la nostra parte affinché tutta la sinfonia risulti perfetta all’ascolto di Dio.

 

Per capire bene di cosa stiamo parlando consiglierei, prima di proseguire, la lettura della prima lettera ai Corinzi, nei capitoli 12, 13 e 14.

 

1) Il primo punto di riflessione per quanto concerne i doni dello Spirito, o carismi, è questo: E’ lo Spirito Santo che distribuisce i doni come Lui vuole, non come vuole l’uomo.

 

“Or tutte queste cose le opera quell'unico e medesimo Spirito, che distribuisce i suoi doni a ciascuno in particolare come vuole” (1Corinzi 12:11)

 

E’ corretta dunque la preghiera allo Spirito di Dio affinché effonda i Suoi doni per l’edificazione della comunità; un po’ meno corretta invece ci pare  la preghiera di quella comunità che sceglie da sola i doni da poter esercitare. Questo perché noi, che spesso non sappiamo nemmeno come pregare,[1]

 

nemmeno possiamo sapere cosa ci serve; o almeno non possiamo saperlo meglio dello stesso Spirito di Dio. Allora lasciamo Lui guidare la scelta degli “strumenti” dell’orchestra, la loro disposizione e la loro “entrata in scena”.

 

2) Altro punto importante che vale la pena ricordare, è che i doni non sono il possesso magico di un potere da poter gestire quando vogliamo e come vogliamo, ma la concessione, a volte anche transitoria e momentanea,[2]

 

di una potenza dall’alto, divina, che amplifica certi talenti o suscita in noi ex-novo, aperture mentali e rivelazioni e attività utili per la comprensione, spiegazione, liberazione, guarigione, edificazione della Chiesa nel suo insieme o per noi stessi singolarmente.

 

Quanto appena detto serve a mantenerci in uno stato di “timor di Dio” pure se per Sua grazia, fossimo in grado di esercitare continuativamente alcuni dono dello Spirito. Infatti dobbiamo sempre ricordare che Dio dà, ma può anche togliere; e non c’è nulla tra le cose di Dio che noi possiamo possedere o gestire in forma autonoma. L’atteggiamento “troppo sicuro” di chi dice “ho il mio carisma, posso usarlo liberamente quando voglio” non ci pare corretto.

 

Vediamo adesso come lo Spirito Santo agisce sulle cosiddette “Chiese di risveglio”

 

(continua)


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[1]

Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili; Romani 8:26

[2]

Ad esempio la profezia momentanea in presenza di Samuele di diversi inviati e dello stesso Saul: 1 Samuele 19:20 “Saul inviò i suoi uomini a prendere Davide, ma quando questi videro profetizzare i profeti, riuniti sotto la presidenza di Samuele, lo spirito di Dio investì gli inviati di Saul che si misero anche loro a profetizzare. 21 Ne informarono Saul, che inviò altri uomini, i quali pure si misero a profetizzare. Saul ne mandò ancora per la terza volta, ma anche questi si misero a profetizzare. 22 Allora si recò egli stesso a Rama. Giunto alla grande cisterna che è a Secu, chiese: «Dove sono Samuele e Davide?» Gli fu risposto: «A Naiot, presso Rama». 23 Egli andò dunque là, a Naiot, presso Rama. Lo spirito di Dio investì anche lui ed egli continuò il suo viaggio profetizzando finché giunse a Naiot, presso Rama. 24 Anche lui si spogliò delle sue vesti, anche lui profetizzò in presenza di Samuele e rimase steso a terra nudo tutto quel giorno e tutta quella notte. Da lì viene il detto: «Saul, è anche lui tra i profeti?»”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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