Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

RIFLESSIONI PER FACILITARE IL CAMMINO  DI SPIRITUALITA'

CON RIFERIMENTO AGLI SCRITTI DI PAOLO - PARTE 1

Di Renzo Ronca – 17-8-11

 

 

Saulo di Tarso ovvero il nostro apostolo Paolo, era stato “educato ai piedi di Gamaliele[1] nella rigida osservanza della legge dei padri”. Il suo modo di scrivere è dunque di tipo rabbinico e dottorale.[2] Oggi diremmo che scrive difficile come un teologo[3], soprattutto nella lettera ai Romani, che è la più profonda e completa di tutte. E’ dunque difficile da capire oggi come lo era allora; tanto è vero che Pietro scrive così:

2Pietro 3:15 e considerate che la pazienza del nostro Signore è per la vostra salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; 16 e questo egli fa in tutte le sue lettere, in cui tratta di questi argomenti. In esse ci sono alcune cose difficili a capirsi, che gli uomini ignoranti e instabili travisano a loro perdizione come anche le altre Scritture.

 

Tuttavia se Paolo è forse il primo teologo cristiano, è anche vero che è un mistico[4] per aver sperimentato sublimi rapimenti celesti,[5] per cui merita il nostro impegno per capirlo bene, perché non fa solo disquisizioni teoriche o filosofie intellettuali, ma esprime concetti profondi basati sull’esperienza diretta. Egli ci comunica ciò che ha ricevuto e ci parla per ciò che è. Ciò che è, lo possiamo capire dalle stesse parole di Gesù:

 

Atti 26:16 “Ma àlzati e sta' in piedi perché per questo ti sono apparso: per farti ministro e testimone delle cose che hai viste, e di quelle per le quali ti apparirò ancora, 17 liberandoti da questo popolo e dalle nazioni, alle quali io ti mando 18 per aprire loro gli occhi, affinché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ricevano, per la fede in me, il perdono dei peccati e la loro parte di eredità tra i santificati".

 

 

C’è una avvertenza fondamentale necessaria per capire le Scritture in genere e quelle paoline in particolare, ed è quella di non fermarsi mai su un singolo versetto o su poche frasi. I ragionamenti di Paolo investono verità complesse e spaziano in  capitoli e capitoli; non solo capitoli dei Romani, ma direi anche che sono sparsi in tutte le sue lettere. Affrontare per esempio tutto lo studio sulla salvezza per grazia significa introdursi con un microscopio all’interno di un ragionamento molto articolato. Ma se Paolo lo affronta con un microscopio in ogni particolare, noi non dobbiamo perdere di vista l’insieme del discorso; microscopio ma anche il suo opposto, cioè una immagine da lontano. In pratica dobbiamo saper prendere i vari pezzetti ingranditi dal microscopio come fossero tessere di un puzzle; capirne il senso specifico ma senza perdere mai di vista la figura dell’insieme. Se non si segue questa linea si corre il rischio di far dire a Paolo cose che non ha mai detto. Gli scritti di Paolo costituiscono la maggioranza della dottrina spiegata nel Nuovo Testamento, hanno dunque una grande importanza; attualmente vi sono chiese intere che si dividono per interpretazioni diverse su alcuni punti.

Ne affronteremo subito uno: come conciliare la natura umana (carnale) che ci lega e ci limita,[6]  con la possibilità di “poter fare tutto” essendo diventati spirituali?[7]

(continua)

 


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[1] Gamaliele: lo abbiamo già trovato in Atti 5:33-40; era fariseo dottore della Legge, molto stimato, a cui era stato dato il titolo di  “Rabban” (nostro insegnante), che è superiore a “ Rabbi” (mio insegnante) [Dizion, Biblico GBU].

[2] Commentario “Lettera ai Romani di D. Lo Vecchio”.

[3] Teologo: lo studioso della dottrina di Dio, per lo più da un punto di vista teorico filosofico.

[4] Mistico cristiano: colui che vive la spiritualità come esperienza interiore, come la percezione diretta del Signore. “La mistica è la contemplazione della dimensione del sacro e ne comporta una esperienza diretta, "al di là" del pensiero logico-discorsivo e quindi difficilmente comunicabile” (wikipedia).

[5] 2 Corinti 12:2 Conosco un uomo in Cristo che quattordici anni fa (se fu con il corpo non so, se fu senza il corpo non so, Dio lo sa), fu rapito fino al terzo cielo. 3 So che quell'uomo (se fu con il corpo o senza il corpo non so, Dio lo sa) 4 fu rapito in paradiso, e udì parole ineffabili che non è lecito all'uomo di pronunciare.

[6] Romani 7:23 - ma vedo un'altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e mi rende prigioniero della legge del peccato che è nelle mie membra.

[7] Filippesi 4:13 - Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica.

 

 

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