uccello che vola in alto

Mentre leggevo 2 Cronache 29 e 30, pensavo alla situazione delle chiese cristiane e dei credenti oggi per via delle principali guerre in atto (in Ucraina e in Israele), ed in senso generale consideravo tutti i credenti monoteisti del mondo. Credo infatti che questi capitoli, se meditati in maniera molto ampia, possano offrire parecchi spunti di riflessione anche nei nostri tempi.

Copierò di seguito una selezione di versetti esposti dal Commentario MacDonald, poi proveremo a commentare:

«2 Cronache 29:1-11 - Ezechia iniziò la sua riforma con i capi religiosi. Convocò i sacerdoti e i Leviti e ordinò loro di consacrare se stessi e il tempio. A causa dell’infedeltà dei loro padri, l’ira del Signore si era abbattuta sul paese e molti erano stati uccisi o deportati. Il re voleva ristabilire i rapporti con Dio e esortò sacerdoti e Leviti a fare lo stesso. Il cap. 30 è interamente dedicato alla cronaca di come Ezechia ripristinò la Pasqua, che non era più stata celebrata in questo modo da prima della divisione del regno (2 Cr 8:13). 30:1-5 Gli animali off erti volontariamente erano così tanti che i Leviti dovettero aiutare i sacerdoti nella loro preparazione; infatti non c’era un numero sufficiente di sacerdoti… santificati. Il popolo gioiva perché la riforma era stata attuata con rapidità e perché sperava che, in questo modo, sarebbero sorti tempi migliori per Giuda. Secondo Numeri 9:11 la Pasqua poteva essere celebrata il secondo mese se qualcuno era impuro per aver toccato un cadavere o se era in viaggio lontano da casa. All’epoca di Ezechia, non era stato possibile celebrarla al tempo dovuto, vale a dire nel primo mese, perché i sacerdoti non si erano santificati in numero sufficiente (v. 3). Poiché era una festa nazionale, tutto il popolo doveva essere invitato. Così fu proclamato un bando in Giuda e tutto Israele per convocare il popolo a Gerusalemme. In questo tempo Israele era una provincia assira, e gran parte della popolazione era stata deportata. Ma Ezechia riuscì a invitare gli Israeliti rimasti nel paese senza incontrare l’opposizione degli Assiri. 30:6-12 Molti Israeliti si fecero beffe dei corrieri che li esortavano a tornare al Signore. Ma un piccolo residuo si pentì e andò a Gerusalemme per celebrare la Pasqua. 30:13-15 Lo zelo del popolo fece vergognare i sacerdoti e i Leviti che si resero conto dell’importanza dei loro doveri. La città fu purificata dal sudiciume pagano e ogni rimasuglio di idolatria fu gettato nel torrente Chidron. 30:16-27 I Leviti aiutarono coloro che non si erano purificati e Ezechia pregò il Signore di perdonare gli errori e accettare la loro buona disposizione di cuore. E il Signore esaudì la preghiera. La festa degli Azzimi procurò una gioia così grande che si decise di celebrarla per altri sette giorni. Il re e i capi donarono altri animali per questo prolungamento della festa e ci fu gran gioia a Gerusalemme. Tutta l’assemblea fu benedetta; la situazione era come quella dell’epoca d’oro d’Israele e ancora una volta la preghiera dei sacerdoti di Yahweh salì fino al cielo

Proviamo adesso a fare le nostre riflessioni in maniera molto ampia:

La Pasqua facilmente induce in noi cristiani due riflessioni:

a) la liberazione dalla schiavitù (in tutti i sensi: morale psicologica spirituale, ecc...);

b) la resurrezione, liberazione, esodo… questi due concetti insieme, focalizzano il nostro pensiero conclusivo al rapimento della Chiesa, cioè quando saremo liberati da tutto, anche da questo sistema di cose e persino dal “corpo di morte”.

Quello che aveva in mente il re Ezechia è molto buono, in accordo con la futura missione salvifica di Cristo, e dello Spirito Santo di oggi che ci sta preparando per il rapimento cioè ad entrare trasformati nella casa di Dio Padre.

Anche oggi, soprattutto oggi, a causa di molti errori commessi dai nostri padri, che tra le altre cose hanno portato le nostre divisioni, il Signore ci fa capire che dovremmo rinnovare il nostro patto con Lui, ristabilire con Lui santi rapporti, liberi da ogni estraneità politica ed idolatrica, in vista degli ultimi tempi e dell’eternità.

Le offerte di oggi per trovare pace in Dio non riguardano più animali in sacrificio, e nemmeno denaro, ma trattano dell’offerta di noi stessi (Rom 12:1-2), della lode e adorazione al Signore sempre benedetto. Dovrebbero essere di una quantità enorme, perché enorme è il numero di quelli che pensano di essere in Dio ma sono divisi tra loro e spesso divisi anche da Lui per il proprio peccato. Queste offerte dovrebbero soprattutto essere presentate in modo corretto, perché i culti di oggi sono solo apparenza vuota, senza sostanza, senza la consacrazione di molti sacerdoti e pastori e senza la consacrazione dei fedeli.

Per spiegare tutto questo ai credenti sbandati e ai responsabili annoiati o corrotti non bastano i sacerdoti e pastori che ci sono, sia per la loro tiepidezza e sia per il loro esiguo numero. Per questo “i Leviti” devono ancora aiutare.

I Leviti erano una tribù consacrata che si era sempre distinta per la sua fedeltà all’Eterno anche nei momenti di maggiore idolatria, come al tempo di Mosè davanti al vitello d’oro. Oggi (sempre ragionando in modo molto ampio) potrebbero identificarsi in tutte le persone chiamate veramente da Dio individualmente per servirLo, a prescindere dalla denominazione da cui vengono estratti. Forse, chissà, anche tra chi legge adesso queste righe potrebbe esserci uno di questi "nuovi Leviti", persone chiamate a consacrarsi in modo evangelicamente serio.

Queste persone consacrate vengono ora mandate (come fece Ezechia coi suoi corrieri) ad invitare tutti i credenti del mondo a rinnovare il patto con il Signore per essere da Lui accolti e benedetti. Ma non sarà facile perché la maggior parte delle “tribù divise” (non parliamo dei soli giudei, ma di tutti quelli che oggi credono nello stesso Dio biblico di Abramo) risponderanno nel loro cuore in modo beffardo sdegnoso e con molta protervia. Questo sia perché non tutti riconoscono il Cristo, e sia perché se l’hanno conosciuto sono ora “non consacrati” ovvero uniti a sporcizie di corruzione e di idolatria. Non sarà facile parlare di "Pasqua-preprativi-rapimento" a persone “credenti” così orgogliose e superbe nelle loro dottrine. Tuttavia un rimanente esiste; e per quel rimanente, per la sua opera di intercessione, il popolo che tornerà a Dio sarà comunque salvato, perché la data della "Pasqua" può anche essere "posposta". Mi spiego meglio: avvicinando tale possibile spostamento della Pasqua, alla liberazione finale per entrare nella “terra promessa”, e dunque ipoteticamente al rapimento per entrare nel regno di Dio, credo che tale liberazione si potrebbe riferire anche ai due tempi in cui TUTTO il popolo di Dio verrà salvato e trasformato: prima il rapimento quando Dio vorrà, poi la conversione di quelli che rimangono nel periodo della tribolazione; ovvero di tutti i giudei e non, che non avevano riconosciuto prima il Cristo. Ampliando ancora il nostro ragionamento, il Signore è buono e misericordioso e sa accogliere anche "fuori-tempo" le anime che si convertono, per i meriti di Cristo e per le preghiere dei rimanenti. 

Conclusione: c’è da vergognarsi anche oggi per come il popolo di Dio sia ridotto: debole, impaurito, diviso, odioso, dalla fede tiepida e corrotta o fanatica asservita alla politica. Unica possibilità: rinnovare il nostro patto di fede con Dio Padre, oggi, subito, per i meriti del Cristo. Per fare questo occorre una consacrazione seria, con acqua pulita, non portandoci appresso la sporcizia delle nazioni e dei loro idoli. Il Signore sta per rapire il Suo popolo: convertiamoci adesso che siamo ancora nel periodo di grazia, poiché dopo sarà molto più difficile, infatti il mondo sta già predisponendosi ad attraversare le maledizioni della sua follia.

A chi si sente chiamato, il Signore sembra sospingerlo, dopo la propria consacrazione, all'evangelizzazione dell'essenziale, pregando per quelli che incontra, centrando tutto sul ritrovare la Sua presenza benefica per il futuro felice che ci è stato predestinato, senza più pensare alle cose del mondo.  

R.R. (prima pubblicazione 2022 / ultimo aggiornamento 2024)

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