lavori stradali vicino ad una voragine

(prosegue da AUMENTO ATTIVITA' MALIGNE - ut 290 )

Prima di iniziare ribadisco subito un punto: quando si parla di Satana e dei suoi inganni, se non siamo più che preparati, potremmo leggere in maniera emotiva e metterci paura. Raccomando allora una lettura distaccata, non emotiva, come fate quando studiate. Lo Spirito di Dio è sempre accanto a noi e se ci ha rivelato tante cose terribili in Apocalisse il motivo non è terrorizzarci, ma educarci, raffinarci, prepararci alla salvezza. Nel nostro caso il Signore vuole compiere gli ultimi preparativi prima del rapimento della Chiesa. Quindi ci vuole far crescere in fretta perché probabilmente non è lontano.

Farò un esempio fantasioso, come la raffigurazione di un sogno che, proprio perché libero dalle convenzioni reali, ci potrebbe essere utilissimo per spiegare le cose più complicate in una forma relativamente semplice.

Pensate ai lavori di una grande impresa per costruire un’autostrada. Si tratta di un lavoro utile per la società: la ditta prepara i grossi mezzi di lavorazione: ruspe, scavatrici gigantesche, enormi camion… fanno gli scavi, preparano il fondo, costruiscono la carreggiata, l’asfaltano, ecc.  Immaginate ora se lo scavo fosse in realtà un mezzo per portare alla luce un luogo di ritrovo di spiriti maligni. Ecco che allora un progetto che sembrava “progresso positivo” (come la costruzione dell'autostrada) e quindi accettato da tutti, in realtà liberi delle forze oscure inabissate profonde…  Come se da un buco del nostro “inconscio collettivo” potessero uscire le nostre ombre del peccato antico, spostate nascoste ed accumulate nei secoli. Un deposito esplosivo di forze seppellite, sconosciute, rimosse (1).

Supponiamo che qualcuno ci voglia mostrare da vicino la realtà di tutto questo e ci accompagni molto vicino: ci affacciamo sull'orlo di questo scavo nel terreno per vedere i lavori, ma siamo subito presi dalle vertigini per la profondità inaspettata ed illogica di questi scavi che vanno troppo giù nel buio… vorremmo andare subito via. Ma l'accompagnatore ci tranquillizza. Più che uno scavo vediamo un abisso profondo.... E giù in fondo cosa c’è? Scendendo con molta cautela con l'aiuto dell'accompagnatore per non cadere, vediamo una porta a vetri ed un locale. Se in superficie, accanto ai lavori di scavo, c’era una stazione ferroviaria che ci piaceva, qui vediamo un duplicato della porta di quella stazione, come fosse la stessa identica stazione che stava sopra. Ricordo da ragazzi nel mio paesetto ci fermavamo spesso d’inverno nelle panche della sonnolenta stazione a chiacchierare. Dunque un locale gradevole, attraente, un luogo dove sembra piacevole restare. Lo vediamo meglio e troviamo anche una chiave per aprire… Nella porta posteriore c’era persino un impossibile sbocco al mare… Quasi quasi ci viene voglia di comprare questo locale e vorremo chiedere informazioni in proposito. Magari potremmo farne un luogo di incontro una comunità dove evangelizzare…. Scopriamo che è piuttosto frequentato da giovani che arrivano sempre più, sia da soli che a gruppetti; infatti pare che ci sia stato una specie di chiamata per loro, per questo vengono da lontano: devono fare dei seminari o corsi di aggiornamento o allenamento in vista di un qualcosa che non si capisce bene. Proviamo a parlare con loro, sembrano bravi. Tutto sembra bello e regolare, ma improvvisamente ci accorgiamo che qualcosa non va: i loro ragionamenti SEMBRANO logici e normali, ma in realtà le loro parole e i loro gesti non sono legati ai contenuti e ai gesti. Le parole sembrano dette bene come quando si fa un discorso con cadenze giuste, intonazioni giuste,  ma non hanno  alcun significato. Proprio letteralmente nessun significato, nel senso che le parole non indicano ciò che esprimono le parole; sono solo dei suoni che sembrano discorsi reali, ma non hanno nulla dentro, nessun riferimento nessun limite, nessun senso contorna il suono delle parole. Parlano tra loro mostrando un’apparenza cameratesca ma non trasmettono nessuna coesione che abbia una logica, nessuna emozione nessun punto fermo: sedersi, parlare, mangiare, uccidersi, riposare, morire, amoreggiare, drogarsi, riunirsi nel locale… tutto è per loro normale/anormale insieme. Come se per loro non esistesse nessun segno che dividesse il positivo dal negativo, il bene dal male. Tutto è fatto in maniera incolore, senza alcuna emozione o interesse; come vivere ma senza vivere. Sembrava che certe parti umane si fossero come “scollate” tra loro, non avessero più nulla in armonia, non fossero più collegate nella loro stessa natura umana. Forse come quando la mente si stacca dal controllo dell’anima, e procede per inerzia in ragionamenti freddi senza capo né coda.  In pratica cominciavo a capire che sembravano esseri umani come tanti, ma non lo erano. Erano esseri cupi tristi e senza desideri né pietà, senza simpatie o attrazioni o scelte, radunati in questo luogo sotterraneo per poi essere disseminati in superficie, nel mondo “normale”. Persino i grossi camion della ditta che trasportavano cumuli di terra nella discesa dell’abisso, senza freni, andavano come accelerando per gravità, col motore “in folle”, fino a raggiungere velocità paurose e mortali, non gestibili affidate al caso, con autisti che sembravano operai ma erano esseri ormai persi e senza coscienza né di esistere né di morire. Dovevano tutti entrare in quel locale, essere organizzati in modo militaresco da uno o due di loro più grandi, che erano molto attivi e che sembrava avessero ben chiaro il programma diabolico da trasmettere, prima a loro, e poi da realizzare in superficie, sulla terra.

Cosa voglio dire con questo sogno-esempio angoscioso? Si tratta del progressivo sviluppo di una delle piaghe che affliggeranno il mondo (copme ad esempio quella delle cavallette e degli scorpioni). In questo caso questi esseri del nostro racconto che sembrano umani e non lo sono, simboleggiano il prossimo intervento diretto e massiccio di demoni che potranno infiltrarsi nel quotidiano, nelle persone, e squilibrarle fino a far loro perdere il senso della realtà.  Un flagello la cui spinta si sta preparando in un mondo sotterraneo, che forse in piccola parte c’è stato da millenni, che ancora non è al pieno della sua diabolica efficacia, ma che si avvicina. E’ l’avviso per noi, della preparazione di un attacco, potremmo dire. Non dobbiamo averne paura, tanto più che i veri credenti saranno rapiti prima della manifestazione completa di questa piaga; tuttavia, come cristiani, dobbiamo considerare con maggiore serietà le rivelazioni profetiche dell’ultimo libro del Nuovo Testamento (l’Apocalisse di Giovanni). 

Perché dobbiamo considerare con attenzione le rivelazioni apocalittiche? Lo abbiamo già accennato: primo: perché seppure non in forma completa, tuttavia già è in atto l’inizio, l’anticipo di questo flagello; secondo: perché è proprio nella Chiesa che inizia con maggiore forza questo attacco; terzo: perché è nostro compito riflettere, vigilare, imparare a combattere, e rafforzare i fratelli affinché non cadano.

ATTENZIONE ripeto ancora: leggiamo questi scritti con grande maturità ed eqilibrio cristiano. Non ci facciamo prendere da fanatismi religiosi. Anche se ci sono molti comportamenti che non vengono da Dio ma sono effetti di spinte malvagie, questo non significa che dobbiamo vedere tutti come impossessati dal demonio.

(continua in SFASAMENTO DELL’ANIMA E SUO RIALLINEAMENTO - 292 ut)

 


 

 

(1) “In psicoanalisi, la rimozione è un meccanismo psichico inconscio che allontana dalla consapevolezza del soggetto, nel senso quasi fisico del termine, quei desideri, pensieri o residui mnestici [di memoria ndr] considerati inaccettabili e intollerabili dall'Io, e la cui presenza provocherebbe ansia ed angoscia.” (https://www.stateofmind.it/tag/rimozione/#:~:text=In%20psicoanalisi%2C%20la%20rimozione%20%C3%A8,presenza%20provocherebbe%20ansia%20ed%20angoscia)

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