Pregare

(Continua da... PREPARIAMOCI AL RAPIMENTO DELLA CHIESA (1° parte) – 3 UT)

Accanto a predicazioni fin troppo rilassanti, vi sono state chiese e movimenti che hanno seminato nei credenti una vera e propria “sindrome da fine del mondo”. Proveremo a tracciarne un breve profilo e a proporre qualche elemento di riflessione per prevenire questi mali. 

Responsabilità degli amministratori:

Siamo costretti prima di tutto ad accennare di sfuggita alle responsabilità di chi dirige le comunità, perché accanto ad oratori preparati e responsabili, si possono trovare predicatori improvvisati o impetuosi, che non si rendono conto di quel che possono produrre con ciò che dicono e nel modo con cui lo dicono.

Altre volte, invece, se ne rendono conto benissimo e sfruttano abilmente certe suggestioni indotte a discapito della serenità di chi ascolta, seminando sensi di colpa e paure, condizionando ad arte le persone più sensibili.

“Le chiese della fine del mondo”:

Sempre ci sono stati predicatori fanatici nelle piazze che hanno detto “convertitevi perché il giorno x alle ore y ci sarà la fine!”. Siamo facilmente sopravvissuti alla loro esaltazione ed alle loro false profezie, perché è relativamente facile controllare quanto dicono i singoli alla luce delle Scritture. Ma quando i predicatori diventano chiese super-organizzate in tutto il mondo, con migliaia di aderenti, che sfruttano volutamente sottili metodi di convincimento delle masse, e che diffondono una dopo l’altra, continue date sulla prossima fine del mondo, allora dobbiamo imparare a difenderci perché il loro servizio non sembra più rivolto a Dio e le loro responsabilità rischiano di diventare colpa, per i danni che producono.

Numerosi sono i precedenti storici, tra i più rilevanti c’è senz’altro Miller William (1) che specificò il tempo del ritorno di Cristo in questi termini: ‘E io sono pienamente convinto che in un tempo fra il 21 Marzo 1843 e il 21 Marzo 1844, in base al modo dei Giudei di computare il tempo, Cristo verrà e porterà tutti i suoi santi con Lui;  […] migliaia di persone gli credettero. Ma la mancata apparizione di Cristo in quell'anno fissato da Miller, provocò una grande delusione […] Samuel S. Snow, uno dei collaboratori di Miller, spostò la data del ritorno di Cristo all'autunno del 1844, e precisamente al 22 Ottobre di quell'anno […]  Gruppi di Milleriti si radunarono nelle loro case e nei loro luoghi di riunione per aspettare il ritorno del Signore in quel giorno (in tutto viene detto che i seguaci di Miller si aggiravano sui 50.000). Ma in quel giorno il Signore non tornò: e fu così grande la delusione che molti abbandonarono la fede nell'avvento di Cristo.” (2)

Questa, infatti, è la conseguenza di chi predica annunciando ipotesi sulle date: che alla fine non si crede più alle date e nemmeno all’evento che esse rappresentavano.

Ma evidentemente gli errori dei pionieri non hanno insegnato nulla ai posteri. Ecco, ad esempio, come i Testimoni di Geova hanno predicato cinque tempi diversi su Harmaghedon (3) “Luogo nel quale i re della terra saranno radunati per la battaglia nel gran giorno di Dio” (4):

  • Prima versione: Fine Harmaghedon nel 1914;
  • Seconda versione: Fine Harmaghedon nel 1925;
  • Terza versione: Fine Harmaghedon nel 1942;
  • Quarta versione: Attesa Harmaghedon nel 1975;
  • Quinta versione: Soluzione dei problemi per l’ultima generazione (5).

Dietro tutto questo, il piano dell’Ingannatore:

È quasi normale che sussistano nel mondo dottrine troppo superficiali o troppo zelanti. Satana sa gestire magistralmente queste due tendenze; infatti, quando sembra andare tutto bene non si è più vigilanti; e quando al contrario si è troppo zelanti, si finisce per cadere nel fanatismo; ed il fanatismo religioso, con i suoi eccessi, fa perdere l’equilibrio cristiano.

Il piano dell’Ingannatore è dunque semplice nella sua duplicità: o addormentare i figli di Dio nel qualunquismo religioso, oppure isolarli in azioni settarie e squilibrate, per servirsene poi come scandalo e far cadere tutti nella sfiducia.

  • La prima parte del piano (addormentare i credenti) è perfettamente riuscita; se voi ascoltate la predicazione delle chiese cristiane “classiche” “tradizionali” più grandi (siano esse cattoliche, ortodosse o protestanti) vi renderete conto che vengono trattati quasi totalmente argomenti generici di tipo sociale e politico, o storico dottrinale, ma non si parla del Signore che tornerà e si teme molto di approfondire la guida dello Spirito Santo. Basta prendere posizione contro la guerra…  interferire in qualche legge troppo permissiva di qualche Stato (che limiterebbe il potere di qualche chiesa)… diffondere qualche indicazione teologica una volta l’anno (che solo gli addetti ai lavori sapranno tradurre)… insomma tutto bene. Pentirsi? E di cosa? Va tutto così bene! …
  • La seconda parte del piano poi (isolare i credenti esaltandoli in azioni settarie squilibrate), è “perfidamente geniale”: amplificando con la stampa e le TV le stramberie dei gruppi estremisti fanatici, si hanno due risultati in una volta sola: i cristiani delle chiese di maggioranza si arroccano sempre più nell’acquisito di una inutile religione esteriore, e quelli estremisti si slanciano sempre più in posizioni “eroiche” estreme. Entrambi sono lontanissimi dalla verità che il Signore ci insegna.

Come comportarci allora con le chiese?

Proponiamo a tutti i credenti una maggiore “protezione critica”, se così si può dire, nei confronti di tutto ciò che ascoltiamo nelle chiese. Cominciamo a leggere regolarmente la Bibbia anche da soli, nelle nostre case. Formuliamo domande, riflessioni e portiamole ai nostri conduttori. Non disdegniamo ogni tanto di sentire anche altri pastori o responsabili di altre chiese. Nei culti poi, nelle riunioni di preghiera, impariamo a non prendere come vero tutto di ciò che ci viene predicato, ma ad ascoltare secondo lo Spirito e a trattenere solo ciò che è bene, secondo come è scritto:

“Non spegnete lo Spirito. Non disprezzate le profezie; ma esaminate ogni cosa e ritenete il bene” (1Tessalonicesi 5:19-21)

Ed in merito ai tempi del ritorno del Signore cosa dobbiamo fare?

Proponiamo in linea di massima, due semplici punti fermi:

  • Primo punto: Vivere con tranquillità la vita di tutti i giorni, ma consacrarsi sempre più, facendo conto che Gesù potrebbe tornare domani.  Paolo diede un consiglio a Timoteo, fervente discepolo nello Spirito, che può essere utile anche a noi: “Applicati alla lettura, all'esortazione e all'insegnamento, finché io venga” (1Timoteo 4:13).
  • Secondo punto: Evitare le date.È sempre male andare troppo oltre, definendo i tempi dove non siano definiti e sintetizzarli in date precise.

“Quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma solo il Padre. State in guardia, vegliate, poiché non sapete quando sarà quel momento” (Marco 13:32-33).

(Segue... la terza parte uscirà il 2 aprile)  


(1) Miller William, predicatore [battista (Encarta)] religioso americano (Pittsfield, Massachusetts, 1782 - Low Hampton, New York, 1849). Personalità dalla tormentata coscienza religiosa, dopo un'esperienza deista maturò attraverso una personale interpretazione della Bibbia il convincimento di un prossimo ritorno di Cristo sulla terra. Predicatore convincente, intorno al 1831 diede origine “alla setta avventista” *; successivamente pubblicò le proprie previsioni profetiche nel libro Testimonianze tratte dalla Sacra Scrittura e dalla storia di un secondo ritorno di Cristo per l'anno 1843 (1836), che ebbe una vasta diffusione negli Stati Uniti, creando un clima di generale tensione che sfociò anche in atti di fanatismo. (Enc. Rizzoli)

* Meglio dire: “al Movimento avventista, o alla chiesa Avventista”; da non confondere con la “ Chiesa Cristiana Avventista del 7 Giorno, sorta più tardi – (ndr)

(2) Tratto da “Gli avventisti del 7 Giorno” di G. Butindaro; pag. 2, storia.

(3) “E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Harmagedon” (Apocalisse 16:16).

(4) Dizionario Biblico McKenzie;

(5) Questi dati, con le relative fonti controllabili, sono tratti dal fascicolo “Origine e sviluppo del movimento religioso dei Test. Di Geova” di G. Farina, ex T.d. G.

Riferimenti utili:

  • Studi-riflessioni sui messaggi di Gesù risorto alle sette chiese in Apocalisse - Nell’elenco dei video scegliere dal video 67 al video 75 compreso;

Oppure...

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