Scala verso il cielo

“Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità. Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: «La morte è stata sommersa nella vittoria».” (1Corinzi 15:53-54) 

Eccoci, dunque, al momento che ogni credente aspetta: il rapimento dei credenti.

Mettiamo che Dio decida di rapire adesso la Sua Chiesa, vale a dire portare via dalla terra tutto il Suo popolo che ha mantenuto la fede in Lui: cosa succederebbe?

Concentriamoci sui credenti viventi, tralasciando per il momento i fedeli che al momento del rapimento fossero già morti. Ecco che quello impossibile all’uomo, Dio lo realizzerebbe in un attimo. I viventi santificati, consacrati, che vivono nell’attesa del Signore, hanno già la loro mente nel paradiso, ma la loro anima è ancora legata alla terra, in un corpo carnale, terreno. Sarebbero spiritualmente pronti ma fisicamente ancora “corruttibili”; il loro corpo cioè sarebbe ancora destinato alla corruzione intesa come disfacimento organico.

Pensate come esempio alle radiazioni atomiche: per poter entrare in un mondo perfetto, nell’eternità di Dio, occorrerebbe essere completamente decontaminati da ogni residuo di radioattività. Il seme del peccato portò la morte. La morte è l’ultimo nemico dell’eternità.

Dopo un cammino di conversione e di fede, di separazione del credente dal mondo (santificazione) e di scelta e dedicazione di se stesso a Dio (consacrazione), ecco che finalmente Dio premia i Suoi figli e compie in un attimo “un’operazione chirurgica” incredibile: ci toglie il “dardo della morte”. Ci libera completamente, anche nel fisico, dalla conseguenza del peccato iniziale, che è il dover morire. È come togliere l’ultimo lucchetto di una catena che ci imprigionava sulla terra.

Come avvenga questo non lo sappiamo, ma è la promessa del Signore e noi per questo crediamo.

Ricordo che nel rapimento Gesù ci viene a prendere ma non dobbiamo confondere questo evento con il ritorno del Cristo sulla terra come giudice e re, che avverrà dopo.

Come potete vedere dallo schema in alto, nel rapimento Gesù non scende sulla terra. Infatti, 1 Tessalonicesi 4:17 afferma “poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore”.

Se consideriamo tutti i credenti del Signore come la Sposa di Cristo, ecco che Lui le viene incontro, ma senza scendere. L'incontro tra Sposo e Sposa avverrà tra le nuvole del nostro cielo, per così dire.

Scenderanno invece gli angeli che su ordine del Signore, potranno radunare tutti i credenti giudicati degni di salire con loro ad incontrare Gesù nel cielo.

R.R.

 

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