Cuore disegnato sulla sabbia del mare

Amore verso Dio e verso il prossimo – attività pratica delle chiese – dono profetico oggi 

 I veri cristiani, che potremmo forse chiamare della “nuova nascita” (1), sono chiamati a seguire semplicemente due impulsi d’amore: l’amore verso Dio e l’amore verso il prossimo (2).

Per quel che riguarda l’amore verso il prossimo devo dire che molte chiese sono rimaste ferme, “amando” se così si può dire, solo quelli all’interno della comunità e non estendendo le attività di assistenza caritatevole e sociale all’esterno. Il prossimo, infatti, come sanno bene i “medici senza frontiere”, non ha una bandiera o una divisa particolare; dovremmo amare TUTTO il prossimo, non solo quelli di casa nostra.

Credo che -dati i tempi- sia sempre più pressante un maggiore impegno da parte delle varie chiese di ogni denominazione.

Di questo argomento pratico-sociale abbiamo già parlato vari scritti del passato come ad esempio:

RIORGANIZZAZIONE CHIESE IN QUESTO PERIODO DI CRISI

EVANGELIZZARE OGGI? MENO CHIACCHIERE E PIU’ AIUTI PRATICI 

CHIESE, PER FAVORE SCENDETE DALLA LUNA 

Per quel che riguarda l’amore verso Dio è un rapporto personale tutto da scoprire, a volte struggente (3). Il nostro è un Dio che si rivela, che ama stare con l’uomo. Dunque, nessuno può dire che sia un Dio inaccessibile o lontano; è lontano solo per chi Gli chiude le porte in faccia. Del come si manifesta l’amore verso Dio è inutile dire. Nessuno spiega cosa fare ad un cuore innamorato. Si cercano i silenzi per stare insieme, gli ascolti, la reciproca compagnia, si cerca di far felice la persona amata in ogni modo, ci si dedica a Lui come PRIMA cosa al mondo. Forse si può chiamare anche “consacrazione”, non so, fatto sta che un’anima sta bene solo vicino al suo Dio che ama più di se stessa.

Personalmente ogni giorno lo spirito mio ha bisogno di nutrirsi della Sua parola, di “ascoltare” la Sua voce in me stesso (4).  Senza questo contatto continuo non potrei vivere in questo sistema che mi amareggia sempre più e che poco capisco.

Per quel che riguarda l’amore di Dio verso l’uomo, sarebbe troppo immenso solo pensare di parlarne. Accennerò solo un piccolo argomento: Dio vuole salvare l’uomo dalla strada che ha intrapreso senza di Lui e che lo porterebbe alla morte. Per questo lo chiama con amore e cerca di farlo tornare nella strada della vita. Lo Spirito di Dio, che ha chiamato e messo in disparte molte persone, comunica, ricorda ed evidenzia certe Sue indicazioni già accettante nella Bibbia tramite alcune altre persone precedentemente chiamate. Non so perché Dio faccia così ma chiama al Suo servizio degli uomini e nonostante la loro pochezza, dà loro la fiducia per poterLo rappresentare. Sono sacerdoti, pastori, preti, dottori, profeti, etc.

Vorrei anche accennare a questo “dono profetico", presenza amorevole ed autorevole del Signore tra noi, senza il quale ogni chiesa si disperderebbe.

Chi è chiamato a servire Dio con questo incarico non è un invasato che predica la fine del mondo, ma si tratta di persone inserite nella “Chiesa-Casa di Dio” (e dunque perfettamente in linea con tutta la Bibbia) che in questo periodo storico che stiamo vivendo hanno principalmente il compito più di altri di preparare la strada al Signore che torna.

Nel futuro torneremo a parlare ed evidenziare questo argomento fondamentale per la salvezza del popolo che Dio ha chiamato. Moltissime chiese, infatti, hanno dimenticato che Gesù Cristo sta per tornare; oppure lo considerano un evento lontano, oppure lo vedono come un fatto personale che avverrà alla nostra morte…resta il fatto che secondo le Scritture il Signore tornerà; e i credenti non sono preparati.

L’ingannatore però lo sa meglio di molti pastori e preti superficiali e, dove non riesce a nascondere questo evento, cerca di confonderlo con altri eventi in modo da banalizzarlo o renderlo oscuro, al fine di impedire la nostra salvezza.

Vorrei tanto che le chiese cristiane di tutte le denominazioni esistenti considerassero la priorità di questo evento prossimo, e si concentrassero su questo, ricordassero a tutti le promesse del Signore, la prima delle quali è il rapimento dei credenti (5). Gloria a Dio.

R.R.


(1) Per “cristiani della nuova nascita” (Giov. 3:1-13) non intendo solo quelli inseriti nelle chiese pentecostali che parlano in lingue (anzi considero questo dono relativamente importante), intendo invece tutti quelli -di qualsiasi denominazione- che hanno conosciuto in se stessi un cambiamento decisivo sotto l’irresistibile impulso dello Spirito di Dio. Un cambiamento prima interiore e che poi, accolto dalla coscienza e rafforzato dalla volontà, si è tramutato con la scelta del battesimo  in comportamento caritatevole gradito al Signore. Un comportamento che tende ad aderire sempre più alla volontà dell’Eterno secondo le Scritture, messo in pratica da persone sempre riconoscenti per l’ottenuta salvezza per grazia, nell’ubbidienza dei comandamenti senza fanatismi e nell’attesa del ritorno del Signore Gesù.

(2) Matt 22: 36 «Maestro, qual'è, nella legge, il gran comandamento?» 37 Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". 38 Questo è il grande e il primo comandamento. 39 Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso".40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti».

Questo insegnamento di Gesù è la sintesi perfetta del decalogo; infatti, i primi quattro indicano l’amore verso Dio e i rimanenti sei verso il prossimo (www.ilritorno.it/studi_bibl/COMANDAMENTI.htm )

(3) AMORE STRUGGENTE VERSO DIO NELLA SOLITUDINE 

(4) Questo cammino interiore tanto per dargli un nome l’ho chiamato “espansione spirituale” ed è bastato su un regolare incontro con il nostro Signore ogni giorno (Espansione  www.ilritorno.it/esp.htm)

(5) RAPIMENTO DELLA CHIESA 

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