Doni dello Spirito Santo

Premetto che, come sempre, vi è disaccordo nelle chiese cristiane. Diversi studiosi seguendo dottrine “classiche” ritengono che i doni dello Spirito Santo erano limitati agli apostoli nel primo periodo di diffusione della Chiesa e che oggi non vengono più dati; altri studiosi, che seguono dottrine delle “chiese di risveglio”, ritengono invece che tali doni esistano ancora oggi (metterò più avanti la mia opinione in merito). Tale disaccordo è già in se stesso un effetto negativo da evitare, perché mostra come le chiese di oggi non siano “in linea” con gli insegnamenti dello Spirito Santo. Infatti lo Spirito di Dio, ispirando gli Scritti biblici, ha già indicato una direttiva importante per TUTTA la Chiesa di Gesù, ovvero per tutti quelli che credono in Lui: Filippesi 2:2 “rendete perfetta la mia gioia, avendo uno stesso modo di pensare, uno stesso amore, un solo accordo e una sola mente 3 non facendo nulla per rivalità o vanagloria, ma con umiltà, ciascuno di voi stimando gli altri più di se stesso. 4 Non cerchi ciascuno unicamente il proprio interesse, ma anche quello degli altri” (ND) Ed anche: 2 Co 13:11 “Del resto, fratelli, rallegratevi, perfezionatevi, incoraggiatevi, abbiate la stessa mente, state in pace; e il Dio dell'amore e della pace sarà con voi” (NR). Ma ormai queste divisioni tra le chiese cristiane sono un dato di fatto irreversibile per alcune gerarchie. Le denominazioni non vogliono fondersi in Cristo azzerando in Lui la propria identità; una identità umana che li fa illudere di essere diversi (e superiori) agli altri. Dunque, per corrispondere a Dio-Spirito-Santo non ci resta che applicare a livello personale la Sua volontà: ovvero considerarci semplicemente Cristiani, evitare polemiche tra chiesa e chiesa, ed in pace fraterna proseguire, lasciando a Lui il compito di indicarci le linee essenziali della fede.

 

LA MIA OPINIONE in merito allo Spirito Santo che dispensa i suoi doni è la seguente:

L’opera dello Spirito Santo non è gestibile dall’uomo, in quanto, essendo lo Spirito Santo, Dio stesso, non può essere sottoposto all’uomo, né l’uomo può “com-predere” pienamente la sua ampiezza, né può schematizzare o dogmatizzare il Suo modo di agire.

Noi evangelici che diamo importanza alla “Nuova nascita” sappiamo che “Giov 3:8 Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai da dove viene né dove va; così è per chiunque è nato dallo Spirito”.  L’esempio del vento così inafferrabile è molto significativo; anche quando nella Pentecoste lo Spirito Santo riempì gli apostoli presenti nella stanza, la Scrittura fece l’esempio del vento: Atti 2:1 Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo. 2 E all'improvviso venne dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dove essi sedevano. 3 E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e andarono a posarsi su ciascuno di loro. 4 Così furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi. 

Allora penso che dobbiamo cercare di evitare gli errori per difetto e per eccesso, vale a dire ritengo sbagliato sia dire che lo Spirito Santo non dia più i suoi doni oggi, sia dire che agisca allo stesso modo di duemila anni fa. Lo Spirito Santo ancora oggi dispensa i Suoi doni, ma ci dà con maggiore intensità quei doni che adesso servono, come allora diede i doni che in quel tempo servivano. Duemila anni fa la Chiesa di Gesù doveva espandersi rapidamente e dunque era necessaria una potenza che mostrasse guarigioni, liberazioni con segni evidenti. Nel corso di millenni l’Ingannatore ha sfruttato la sua capacità di copiare quasi tutti quei doni, rendendo davvero difficile capire quali manifestazioni sono veramente da Dio e quali non lo sono. Nel perfetto progetto salvifico e santificante di Dio, tale possibilità “miracolistica” è stata accordata a Satana [Dio se ne serve per raffinare la fede] che mostrerà opere sempre più potenti negli ultimi tempi: 2 Tess 2:9 “La venuta di quell'empio [Anticristo ndr] avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, 10 con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati. 11 Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; 12 affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati”.

Allora considerando questo, non possiamo certo pensare ad una continua escalation come una gara tra miracoli buoni e cattivi! Credo invece che sia in atto una attività più moderna dello Spirito Santo, più adatta a questo periodo di confusione e di tenebre spirituali che stiamo vivendo. Per questo può essere anacronistico e pericoloso fare un elenco geometrico dei doni elencati nel NT e classificare così i credenti che li hanno ricevuti. Lo Spirito Santo è il fuoco trasformante ed operante di Dio che agisce in base ai tempi, per il bene della Chiesa. Fuoco e vento sono significativi, nel senso che non si possono mettere dentro scatolette sigillate, con sopra il nome del dono e di chi l’ha ricevuto; non si può di questi fratelli che hanno dei doni farne dei “professionisti” con etichette, che potrebbero venire facilmente idealizzati dagli altri. Nessun uomo “possiede” il dono, il carisma. Questo eventuale dono gli viene “affidato” in modo transitorio, “al momento”, per così dire, e ne deve saper disporre con sano equilibrio: 1 Co 14:26 Che fare dunque, fratelli? Quando vi radunate ognuno può avere un salmo, un insegnamento, una rivelazione, un discorso in lingue, il dono di interpretarle. Ma tutto si faccia per l'edificazione. 27 Quando si parla con il dono delle lingue, siano in due o al massimo in tre a parlare, e per ordine; uno poi faccia da interprete. 28 Se non vi è chi interpreta, ciascuno di essi taccia nell'assemblea e parli solo a se stesso e a Dio. 29 I profeti parlino in due o tre e gli altri giudichino. 30 Se uno di quelli che sono seduti riceve una rivelazione, il primo taccia: 31 tutti infatti potete profetare, uno alla volta, perché tutti possano imparare ed essere esortati. 32 Ma le ispirazioni dei profeti devono essere sottomesse ai profeti, 33 perché Dio non è un Dio di disordine, ma di pace”.

 E allora oggi quale potrebbero essere i doni e il modo più equilibrato di usarli secondo lo Spirito Santo?

Da come comprendo, ci potrebbero essere alcuni doni specifici, a differenza di altri, che adesso lo Spirito Santo sta effondendo nella Sua Chiesa dopo la “nuova nascita”; proviamo ad evidenziarli: 

DONO DELLA PROFEZIA

Questo dono, ed il concetto di “profeta” in particolare, va spiegato bene perché nel corso dei millenni (AT+NT) ha subìto una evoluzione importante di cui dobbiamo tenere conto. Prima di Gesù, l’Eterno parlava al Suo popolo per mezzo dei profeti, cioè persone che trasmettevano al popolo ciò che udivano da Dio. Dopo Giovanni Battista che indicò il Messia e dopo Giovanni l’apostolo che scrisse la Rivelazione o Apocalisse, noi cristiani possiamo considerare completa la Bibbia. Tutto il piano di Dio è contenuto nei 66 libri e non c’è più nulla da aggiungere: “Apocalisse 22:18 Io lo dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro;

D’altra parte, le spiegazioni dell’Apostolo Paolo sono molto utili, in quanto evidenziano il dono della profezia considerandolo ancora il più importante tra tutti: “1 Cor 14:1 Cercate dunque di vivere nell’amore, ma desiderate intensamente anche i doni dello Spirito, soprattutto quello di essere profeta.” Ora il dono della profezia nel NT ha connotazioni diverse dall’AT perché non si tratta di persone che predicono il futuro, ma di persone che spiegano quanto già profetizzato (un simbolismo non sempre immediato a capirsi) edificando la comunità. Leggiamo come prosegue Paolo: 1 Cor 14: “ 3Il profeta, invece, fa crescere spiritualmente la comunità, la esorta, la consola. 4Chi parla in lingue sconosciute fa bene soltanto a se stesso; il profeta, invece, fa crescere tutta la comunità.”

Si può comprendere allora che il dono della profezia oggi comporti anche un insegnamento misurato e particolareggiato in base ai tempi. Tempi riferiti sia alla crescita della Chiesa fino al suo rapimento, e sia riferiti all’avverarsi delle ultime profezie come l’Anticristo, il Nuovo Impero Romano, Harmaghedon, il ritorno di Gesù Cristo, il Millennio, la Nuova Gerusalemme, il Giudizio finale, i cieli nuovi a terra nuova nell’eternità. Quindi assieme al dono della profezia è bene considerare un corredo di altri doni necessari, quali l’insegnamento (“dottori”), l’esortazione, la consolazione, e un altro dono particolare sempre più indispensabile, quale il discernimento degli spiriti.

 DONO DEL DISCERNIMENTO DEGLI SPIRITI

Riporto delle spiegazioni condivisibili che ho scelto:

«“1Corinzi 12:10 “a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di distinguere gli spiriti; a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l'interpretazione delle lingue”. Paolo elenca diverse manifestazioni dello Spirito Santo in questo brano, senza spiegarle perché i Corinzi capivano i termini usati. Purtroppo, questo significa per noi che non possiamo essere sicuri sulla natura esatta di alcuni dei doni, soprattutto quelli (come il discernimento degli spiriti) che non sono né menzionati né descritti altrove. Dal nome, possiamo dire che è un'abilità di discernere, cioè distinguere il falso dal vero. Quello che si discerne, cioè "gli spiriti", probabilmente è opere o parole che potrebbero venire da Dio o no. La parola "gli spiriti" è usata in questo senso in 1Cor 14:12. Per esempio, il verbo che si deriva dalla parola "discernimento" in questo versetto è usato in 1Cor 14:29 per il discernimento (cioè valutazione) dei profeti, per determinare se veramente stanno parlando dallo Spirito Santo o no (vedi anche 1Tess 5:19-21; Ebr 5:14; 1Gio 5:1-3). Ma il dono del discernimento potrebbe avere una valenza più generale della valutazione della profezia, per decidere se qualsiasi cosa viene da Dio oppure no.  (https://www.laparola.net/brani/brani.php?b=978) »

« […]  Quando parliamo del dono di discernere gli spiriti, ogni credente rinato ha una certa quantità di discernimento, la quale aumenta quando il credente stesso matura nello Spirito. In Ebrei 5:13-14 leggiamo che un credente maturo, che non beve più il latte della Parola come un neonato in Cristo, è in grado di discernere sia il bene che il male. Attraverso le Scritture, il credente maturo riceve dallo Spirito di Dio il potere di vedere la differenza tra il bene ed il male e, oltre a ciò, egli può anche distinguere tra ciò che è buono e ciò che è migliore. In altre parole, ogni credente rinato che decide di concentrarsi sulla Parola di Dio, sta discernendo spiritualmente. Tuttavia, alcuni credenti possiedono il dono spirituale di discernere gli spiriti, ovvero l'abilità data da Dio di distinguere tra la verità della Parola e le dottrine ingannatrici diffuse dai demoni. Veniamo tutti esortati a discernere spiritualmente (Atti 17:11; 1 Giovanni 4:1), ma alcuni credenti nel corpo di Cristo hanno ricevuto l'abilità unica di identificare i "falsi" dottrinali che hanno afflitto la Chiesa sin dal primo secolo. Il discernimento non ha a che fare con rivelazioni mistiche extra bibliche o con il fatto di sentire una voce proveniente da Dio. Piuttosto, chi discerne spiritualmente, conosce così bene la Parola di Dio da identificare immediatamente ciò che è contrario ad Essa. Chi possiede questo dono non riceve messaggi speciali da parte di Dio; usa la Parola di Dio per "provare gli spiriti" e vedere quali si allineano con Dio e quali sono in opposizione a Lui. Colui il quale discerne spiritualmente è diligente, affinché "esponga rettamente" (2 Timoteo 2:15) la Parola della verità. Esiste una varietà di doni per l'edificazione del corpo di Cristo, e tali diversità sono intese per l'edificazione di quel corpo nella Sua interezza (Efesini 4:12). Il successo di tale corpo dipende dal fatto che tutte le Sue parti portino fedelmente a compimento i loro compiti, così come Dio gli ha permesso di fare. Nessun dono spirituale dovrebbe essere usato per dominare gli altri o per esigere un'unzione speciale da parte di Dio. Piuttosto, l'amore di Dio deve guidarci ad usare i doni spirituali per edificarci l'un l'altro nel Signore. ( https://www.gotquestions.org/Italiano/spirituale-discernere-spiriti.html )

 Penso che l’evangelizzazione di oggi non possa prescindere da questi contenuti che abbiamo accennato, almeno per due motivi:

1) Pur non sapendo quando sarà con precisione, si è comunque avvicinato il momento del rapimento;

2) Le chiese cristiane attuali, a parte qualche raro caso, o si sono avviate verso l’apostasia (anch’essa uno dei segni degli ultimi tempi), o si sono appiattite e addormentate, o sono distratte dai fatti del mondo, così non parlano di quanto sta per avvenire; conseguentemente molte brave persone che le frequentano sono all’oscuro e il Signore vuole raggiungere il loro cuore affinché non siano nell’ignoranza.

R.R.

 (continua)


[Altre fonti: Dizionario biblico GBU; Nuovo Dizionario Biblico René Pache; Dizionario Biblico J.L. McKenzie]

 

 

 

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