Un giovane legge la Bibbia sul tavolo

La prospettiva del credente maturo è sempre il Ritorno del Signore. Questa attesa piena di speranza non deve mai venire meno.

Ma cosa dobbiamo fare nell’attesa? 1 Timoteo 4:13 ci dice: “Applicati, finché io venga, alla lettura, all'esortazione, all'insegnamento.” La lettura della Bibbia, la meditazione nella pace dei suoi insegnamenti, ci apre alla sapienza. L’esortazione e l’insegnamento sono due atti intelligenti che versano questa sapienza acquisita al di fuori di noi stessi. L’interesse e l’amore per gli altri ci fanno percorrere le orme di Gesù, che non ha mai compiaciuto a se stesso.

E come possiamo realizzare nella pratica queste cose? Se davvero meditiamo ogni giorno la Scrittura, non avremo difficoltà a capire cosa ci ispira lo Spirito Santo. 

Facciamo un esempio: Prendiamo Romani cap. 14 e i primi versetti di Romani cap. 15. In questi passi abbiamo tre importanti indicazioni pratiche

  1. la prima indicazione in Romani 14:1-12 ci invita ad accogliere, a non giudicare, a non disprezzare gli altri, soprattutto quelli più deboli nella fede. E’ facile da capire ma difficile da applicare. E’ bene riflettere dove giudichiamo troppo, è proprio nell’ascolto biblico dello Spirito Santo che verranno messi in luce i punti da migliorare in noi.
  2. La seconda indicazione in Romani 14:13-23 è quella di “non far inciampare” il fratello che si avvicina a Dio. Anche questo è più difficile di quello che sembra, e anche questo merita riflessioni. Rom 14:19 Cerchiamo dunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione
  3. La terza indicazione in Romani 15:1-7 è quella di imitare Cristo e servire gli altri. Servire è mettere se stesso in secondo piano, per l’edificazione del fratello, non è dimostrazione di aver ragione in qualche punto dottrinale. Rom 15:2-3 “Ciascuno di noi compiaccia al prossimo, nel bene, a scopo di edificazione. Infatti anche Cristo non compiacque a se stesso; ma come è scritto: «Gli insulti di quelli che ti oltraggiano sono caduti sopra di me».”

Prendiamoci quotidianamente un minimo di tempo per queste riflessioni: aiutiamoci magari con un quaderno e scriviamo qualche appunto mentre ci pensiamo.

R.R.

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