... LA CONCRETEZZA DI DIO CHE VIENE AD ABITARE CON NOI
"Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me" (Apocalisse 3:20)
La parola “gloria” - in greco “doxa” - è legata alla grande fama alle altissime opinioni umane; ma in ebraico il termine è “kabod” che dà l’idea di “peso”. La gloria di Dio dunque per un giudeo ha un valore più reale e concreto.
Pensiamo all’immensità di Dio e a questo “peso”, Gesù la roccia…. Una roccia che ti può schiacciare…
Davanti a Dio abbiamo due sole possibilità: o resistiamo e ci induriamo e saremo schiacciati, oppure ci arrendiamo e saremo in Lui uniti.
Una coppia, marito e moglie, quando è “vincente”? Quando i due si “fondono”. Padre Figlio e Spirito Santo sono “fusi” in uno. Noi pure possiamo fonderci in Dio per mezzo di Gesù Cristo.
Pensiamo a questo Dio immenso dell’universo che da lassù si avvicina e per unirsi a noi si fa piccolo piccolo… un bambino….
Noi ospitiamo Dio in Gesù per mezzo dello Spirito Santo.
Pensiamo alla nostra casa e a quando ospitiamo qualcuno… Dio si fa uomo e ci dice come a Zaccheo: “oggi vengo a casa tua..”…
Come lo accogliamo? In quale stanza lo accogliamo? Riflettiamoci un poco.
Un frammento tratto liberamente dalla predica del pastore Marco Bacchiocchi a Viterbo il 04-09-2016