"22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; 23 contro queste cose non c'è legge." (Galati 5:22-23)
Perché la Scrittura dice: “23 contro queste cose non c'è legge” ? Perché la legge (qualsiasi legge) mette in evidenza cosa si può fare da cosa non si può fare su una base di codici scritti riposti sopra uno scaffale. In pratica ci sono degli articoli di legge su campi precisi (codice di diritto canonico, codice penale, civile, militare, ecc.) poi ci sono dei tribunali che esaminano certi fatti commessi in base agli articoli precisi in essi contenuti; in questo modo vedono se hai commesso un reato oppure no. Codici, articoli, fogli scritti… sono tutti scritti nei libroni… e poi ci sei tu, da un’altra parte, con le tue azioni. Due cose separate: tu da una parte e le leggi dall’altra.
Quando invece diventiamo cristiani succede un fatto particolare: un quid un qualcosa di Dio entra nel nostro cuore e lo trasforma a somiglianza di un certo carattere di Dio. Dopo un po’ di tempo le nostre azioni cambiano e ci ritroviamo a fare e dire cose nuove che prima ci erano esterne, ma che ora sono parte di noi e ci spingono senza sforzo alcuno ad ESSERE in un modo diverso da come eravamo prima. È lo Spirito di Dio che entra nel nostro cuore e ci trasforma. Non c’è più bisogno di qualcuno che legga degli articoli esterni alla nostra natura, ed eventualmente ci condanni per aver trasgredito una delle tante leggi che sono su quello scaffale. Il cristiano ha già in sé stesso la natura di Dio; cioè ha in se stesso quella parte di Dio attiva ed efficace, che in modo del tutto naturale e pacifico lo attirerà a fare, dire e compiere cose che sono in armonia con Dio. In questo modo non c’è più bisogno di leggi, perché la legge di Dio, basata sull’Amore divino, è parte della nostra vita.
Sia benedetto il nostro Signore che non ci ha abbandonati.
R.R.