Barchetta

Che l’uomo si stia allontanando sempre più da Dio è cosa tristemente nota. Il punto cruciale è che questo inarrestabile trascinarsi alla deriva sta avvenendo mentre la coscienza dell’uomo dorme, per cui nemmeno se ne accorge. Quando si sveglierà sarà ormai al largo e non avrà più punti di riferimento per tornare a casa.

Un qualsiasi rapporto d’amore, pensiamo ad un uomo ed una donna, si nutre di scambio continuo di pensieri, emozioni, rispetto, desiderio che l’altro sia felice, ecc. Se questo scambio, per un motivo qualsiasi, viene interrotto la coppia non cresce più insieme. Che succede allora? Succede che ogni essere vivente non può interrompere il suo sviluppo, per cui la crescita ci sarà lo stesso, ma non essendo più insieme sarà una “crescita singola”, ognuno per conto suo.

Se poi la divisione si protrae nel tempo, quando ci si incontra di nuovo, sarà un problema riallacciare gli stessi legami di prima; infatti avremo sperimentato cose diverse in modo diverso senza averle elaborate e confrontate insieme; per cui alla fine, dopo una lunga divisione, quando ci si rivedrà, a malapena ci si riconoscerà.

Il Signore avendoci creati conosce bene le nostre debolezze, per questo dice: "Non privatevi l'uno dell'altro, se non di comune accordo, per un tempo, per dedicarvi alla preghiera; e poi ritornate insieme, perché Satana non vi tenti a motivo della vostra incontinenza." (1 Corinzi 7:5)

Per “Non privatevi l'uno dell'altro” non si intenda unicamente solo uomo-donna, ma anche chiesa-Gesù, ovvero anima-Dio.

Per “incontinenza” non pensiamo solo all’aspetto della sessualità che non si riesce a contenere, ma aprendo il discorso pensiamo ad ogni forma legata alla carnalità, agli istinti. Carnalità ed istinti non sono da bruciare, ma sono sempre da controllare. L’amore tra Dio e l’uomo produce in lui la coscienza, ovvero la consapevolezza tra giusto e sbagliato, ma l’allontanamento da Dio modificherà lo stato della coscienza, che facilmente scenderà a patti con l’istintività ed ogni forma di bisogno legata più alla carne che non allo spirito.

Allora cosa dobbiamo fare? Restare uniti! Immaginate i cristiani come su una serie di zattere tutto intorno a Gesù, che è fermo al centro. Ora vi è una corrente sotterranea ed alcuni venti contrari che tendono ad allontanare tutte le zattere verso il largo. Chi si ferma nelle preghiere personali, chi non rinnova i legami di fede con il Signore viene portato via… Se invece restiamo tutti uniti dandoci la mano in segno di fratellanza, allora le barche insieme saranno come una solida città; tutta questa unità si chiamerà "Chiesa" e le zattere diverranno punti sicuri per se stessi e per chi navigando si perde.

R.R.

 

 

Sorry, this website uses features that your browser doesn’t support. Upgrade to a newer version of Firefox, Chrome, Safari, or Edge and you’ll be all set.

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull'utilizzo del sito stesso.
Proseguendo nella navigazione accetti l’uso dei cookie; altrimenti è possibile abbandonare il sito.