Scrigno del tesoro

Allora quelli che hanno timore del SIGNORE si sono parlati l'un l'altro; il SIGNORE è stato attento e ha ascoltato; un libro è stato scritto davanti a lui, per conservare il ricordo di quelli che temono il SIGNORE e rispettano il suo nome. (Malachia 3:16)

Il Libro di Malachia è profetico come lo sono tutti gli altri libri della Parola di Dio. In ognuno di essi troviamo dei riferimenti al “giorno del Signore” e agli ultimi tempi, sia in misura minore che in dettagli “certosini”. In questo caso, nei versi che ho preso in considerazione per questa riflessione, il Signore ha voluto parlare al mio cuore scoraggiato. Nei versi seguenti, 17 e 18 in cui troviamo scritto:  V.17Essi saranno, nel giorno che io preparo, saranno la mia proprietà particolare», dice il SIGNORE degli eserciti; «io li risparmierò, come uno risparmia il figlio che lo serve. V.18 Voi vedrete di nuovo la differenza che c'è fra il giusto e l'empio, fra colui che serve Dio e colui che non lo serve”, leggiamo della fedeltà del Signore che non viene mai meno.

Probabilmente ci sono molti fratelli che stanno soffrendo a causa di persecuzioni e che non vedono la giustizia di Dio manifestarsi nella loro vita quotidiana. C’è molta malvagità intorno a noi, e gli uomini della nostra epoca non stanno facendo altro che dare man forte al nemico delle nostre anime piegando la loro volontà per dare spazio a lui. È sempre lo stesso copione che si ripete dall’inizio dei tempi. Per questo motivo coloro che cercano con tutto il cuore e le forze di servire il Signore, a volte pensano che Dio non sia attento alle loro sofferenze. Non è così. In cielo è stato già scritto un libro a nostro riguardo, il Signore ha visto, ha ascoltato, è stato attento! Il Signore si prende cura di quanti lo servono in ogni circostanza. Il fatto è che il nostro cuore a volte dubita, si ferma a pensare a ciò che i nostri sensi possono vedere, toccare, sentire, dunque capita che questa percezione materiale si contrapponga a quella spirituale andando ad intaccare la nostra fede che è più preziosa dell’oro. Ma senza fede è impossibile piacere a Dio. 1 Corinzi 13:13 dice: “Ora, dunque, queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l'amore.” La fede produce speranza, l’amore alimenta questa speranza perché sappiamo che l’amore di Cristo sparso nei nostri cuori è un dono che viene da Dio ed è questo che ci ha permesso e ci permette di accostarci a Lui. L’amore insito nel sacrificio di Gesù sopravanza ogni sapienza, con la nostra mente limitata non riusciremo mai a spiegarci l’origine di questo sentimento meraviglioso il cui fondamento è Dio stesso. Il nostro dovere è accettarlo per grazia concessa, e vivere su questa Terra dimorando in esso con l’aiuto dello Spirito Santo. Dei libri sono stati scritti per conservare il ricordo di quelli che temono il Signore… Nel giorno che Dio prepara saremo la Sua proprietà particolare. Cosa vuole dire lo Spirito Santo con questa affermazione? Che cos’è una “proprietà particolare”? Confrontando il verso nelle varie versioni bibliche online ho notato che nella Nuova Diodati la traduzione di “proprietà particolare” viene resa con “il mio particolare tesoro”, e nella versione Diodati troviamo scritto “un tesoro riposto”. La proprietà è in effetti considerata come un “tesoro” cioè una “ricchezza”. Bene, io a dire il vero non mi sono mai sentita una ricchezza per il Signore, infatti cosa potremo mai dare a Dio per arricchirLo quando Lui possiede già ogni cosa creata, compresi noi? Eppure il Signore ci considera un “tesoro particolare” ovvero una “ricchezza unica”. Potremo pensare di essere un “valore aggiunto” al sacrificio di Cristo Gesù ma non è così. Ho riflettuto su questa parola e l’unica cosa che posso dire è che i meriti di Cristo hanno fatto di noi una “proprietà particolare”, altra spiegazione non esiste. Un riferimento non solo al popolo d’Israele, verso cui ancora molte promesse fatte da Dio sono ancora da compiersi, ma anche a noi “che eravamo lontani e siamo stati avvicinati”. Le nostre vite, la nostra fede, la nostra nuova vita in Cristo che un giorno saranno un “ricordo” per le nostre famiglie e i nostri amici quando andremo col Signore, ogni cosa sarà riportata alla luce davanti al Creatore del cielo e della terra perché Egli non ci mostrerà un viso accigliato ma ci dirà: “Va bene, servo buono e fedele, sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore". (Matteo 25:23)

A Dio tutto l’onore e la gloria in eterno!

V.D.S.

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