persona contempla panorama stupendo e riposante

(prosegue da QUANDO SPEZZARE IL PANE - 764 pst )

DOMANDA: Ciao Renzo, leggendo uno degli ultimi scritti pubblicati sul sito “Quando spezzare il pane - 764pst” mi sono imbattuto sulla questione del Sabato. Io finora mi sono attenuto all’insegnamento generale delle chiese cristiane (cattoliche e non) della domenica come giorno di riposo anziché il sabato, ma in verità non mi sono ancora mai fatto una mia idea sulla questione, mi sono piuttosto conformato. Ora ragionandoci da ieri sera, in breve, ho trovato una serie di motivazioni più che razionali per considerare il sabato ancora oggi il giorno di riposo sia per ebrei che cristiani oltre che un “mare” di riferimenti biblici su questo, ma in ogni caso vorrei saperne di più prima di arrivare a conclusioni affrettate. Se possibile mi potresti gentilmente indicare gli scritti in cui parli dell’argomento nel sito. Ovviamente intendo se ci sono degli altri oltre a quelli già presenti in fondo al testo “Quando spezzare il pane - 764pst”

RISPOSTA: Mi fa piacere che il tema del sabato non ti sia “scivolato via”. L’argomento del sabato non è di facile comprensione, quel poco che mi pare di aver capito lo esprimo solitamente per chi ha raggiunto una certa maturità di fede cristiana. Il settimo giorno è il coronamento della creazione, intendiamolo così. Non è un idolo di legge in cui inventare mille regole e chi trasgredisce viene lapidato. Gesù, pur rispettando sempre il sabato, ha molto insistito sullo “spirito del sabato” e non sulla “legge del sabato”. Io sono arrivato a decidere di applicarlo dopo più di dodici anni dal momento in cui il Signore si era rivelato al mio cuore, dietro una spinta dello Spirito Santo. Ritengo che la chiave per capirlo stia nel fatto che è proprio parte della creazione, ed il momento più bello in cui “si finisce il fare” e si entra in uno stato diverso, simile a quello “contemplazione” (non trovo la parola adatta) in cui si vede, si permea, e si è permeati, di un sublime “prodotto finito”. Uno stato proprio dell’essere trasformato, in cui non ci sono più domande o doveri da compiere perché “Dio è tutto in tutti”:

1Corinzi 15:28 Quando ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.

Colossesi 3:11 Qui non c'è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.

Per ripondere alla tua domanda su altro materiale, se hai già visionato quello che ho consigliato alla fin de “Quando spezzare il pane – 764 pst”  (soprattutto nella parte dei comandamenti ragionati), forse potrebbero esserti utili due libri che considero importanti: 1) Abram Joshua Heschel – “IL SABATO – il suo significato per l’uomo moderno” – Rusconi Editore – febbr.92-MI -  2) Samuele Bacchiocchi "RIPOSO DIVINO PER L'INQUIETUDINE UMANA" - uno studio teologico della buona notizia del riposo per il tempo attuale - Ediz ADV - Impruneta FI - Tuttavia anche se questi ed altri testi aiutano molto,  ritengo si possa arrivare a comprendere il senso del sabato più per rivelazione che per deduzione.

Forse, con molta calma, puoi aggiungere la meditazione su Apocalisse 21 quando parla di un nuovo sistema di cose - non molto definibile con le nostre parole terrene - e della Gerusalemme celeste che scende. Credo che il sabato (che ora è per noi un preludio) in quel momento sarà completamente sperimentabile a lode a gloria di Dio. E' facile che poi lo Spirito Santo tra tutto questo trovi il modo di adattare la Verità alla coscienza che anela alla conscenza di Dio. 

Vorrei infine riprendere una vecchia domanda che può essere utile: “Va bene il significato di giorno di riposo, ma perché deve essere proprio il sabato biblico e non per esempio la domenica o il venerdì?”. Si possono sviluppare vari ragionamenti teologici che hanno una loro validità, però di fatto sarebbe più giusto parlare di conformità alla volontà di Dio. So solo che così Dio ha stabilito in un pensiero creativo che poi ci conduce all’eternità: il sabato è quello che viene alla fine dei sei altri giorni (che non hanno nome), alla fine della creazione che usa di questo tempo terreno. Ora ciò che fa Dio è perfetto, e dunque perché modificarlo? A parte questo, io so solo che nel momento di sabato mi sento in maggiore sintonia, armonia, con la volontà e la “fruibilità” dello Spirito Santo che circola nel mio cuore e nella mia mente. Perché questo avvenga così, ripeto, non lo so, ma in questa perfezione da me accettata, su input dello Spirito di Dio, mi sento realizzato, completo, sereno. E’ come un completo respiro settimanale, che a mano a mano si estende poi a tutti gli altri giorni, in modo che alla fine tutto potrà assumere il senso del sabato in ogni istante della vita.

R.R.

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