arca dell'alleanza

[prosegue da 516) MA NON E' CONTRADDITTORIO DIO? O SIAMO NOI CHE NON RIUSCIAMO A CAPIRE? ]

DOMANDA: Come mai nella legge dice non ti farai scultura ne rappresentazione e poi fa fare l'arca dell'alleanza con due cherubini in oro scolpiti? sembra tutto contraddittorio...

RISPOSTA: Dici bene “sembra” contraddittorio. Ma la fede necessita anche dell’intelligenza per ragionare, perciò diamoci da fare per approfondire, perché le risposte sono alla portata di tutte le persone di buona volontà. Ad esempio per chi segue le cose in maniera letterale, senza capirne il senso, ancora oggi sembra contraddittorio che un Messia muoia sulla croce come un delinquente. Infatti per questo Gesù – nel Suo primo avvento - non è stato accolto dai giudei, cioè proprio il Suo popolo che per primo l’avrebbe dovuto riconoscere. Allora noi che diciamo di conoscere lo Spirito Santo, vediamo di non fare lo stesso errore. Il Santuario mobile costruito da Mosè su indicazioni precisissime da parte di Dio con immagini dei cherubini,  non si può liquidare con una frase che giudica apparentemente le figure dei cherubini come contraddizione della legge. Occorre fermarsi, riflettere, studiare, pregare, meditare… Alla fine poi, senza fretta, azzardare qualche commento. Ma sempre nel rispetto e nel timor di Dio che tu certamente avrai.

A) Le apparenti contraddizioni scritturali a cui ti riferisci sono in sintesi queste:

A1) Il secondo comandamento (seguendo la numerazione originale biblica) dice:  Es 20:4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 6 e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.

A2) Il comando di Dio di realizzare due cherubini sopra il propiziatorio (coperchio) dell’arca che conteneva le tavole dice: Es 25:17 Farai anche un propiziatorio d'oro puro; la sua lunghezza sarà di due cubiti e mezzo, e la sua larghezza di un cubito e mezzo. 18 Farai quindi due cherubini d'oro; li farai lavorati al martello alle due estremità del propiziatorio; 19 fa' un cherubino a una delle estremità e un cherubino all'altra estremità; farete i cherubini di un sol pezzo col propiziatorio alle sue estremità. 20 E i cherubini avranno le ali spiegate in alto, in modo da coprire il propiziatorio con le loro ali; saranno rivolti l'uno verso l'altro, mentre le facce dei cherubini saranno volte verso il propiziatorio. 21 Metterai quindi il propiziatorio in alto, sopra l'arca; e nell'arca metterai la Testimonianza che ti darò. 22 Là io ti incontrerò, e da sopra il propiziatorio, fra i due cherubini che sono sull'arca della testimonianza, ti comunicherò tutti gli ordini che avrò da darti per i figli d'Israele. 

B) Per prima cosa allora cerchiamo di accostarci meglio alla Scrittura, di conoscere di più e di ragionare:

B1) I comandamenti hanno subìto dei rimaneggiamenti e dei tagli (autorizzati da chi?) e questo è già grave, quindi prima di tutto andrebbero letti nella forma biblica originale e non nei catechismi manipolati. Subito dopo dovremmo capire che non andrebbero solo letti, ma anche ragionati, per non fare gli stessi errori degli scribi e dei farisei al tempo di Gesù. Consiglierei di leggere il nostro libricino per lo studio in PDF  (1).

B2) Se studiamo come era fatto quel santuario in ogni particolare, scopriremo che non c’è un centimetro che sia lasciato al caso; ogni simbolo, ogni oggetto, ogni figura è simbolo di qualcosa. A saperlo leggere il santuario di Mosè è la sintesi simbolica di tutto il piano di Dio, dalle origini antiche alla fine dei tempi futuri. Ti consiglierei almeno di avvicinarti ai nostri appunti in merito (2).

Se uno con onestà si avvicina a questo tipo di simbologia non può non rimanere meravigliato da tanta sapienza e padronanza dei tempi terreni, e degli avvenimenti sparsi nei tempi, fino ai cieli nuovi e terra nuova. Difficile dunque, che un Dio come il nostro, così preciso e attento (3), sia distratto e compia delle inavvertenze, e permetta tante contraddizioni nella Bibbia che Lui stesso ci ha lasciato come mezzo di conoscenza, non ti pare? Dunque ci deve essere un significato in quegli angeli mostrati nel tempio. Cerchiamo di scoprirlo. Ci vuole solo un po’ di tempo per informarsi e riflettere, ma ne vale la pena.

B3) Riporterò un paio di pagine prese dal mio libro PDF precedentemente accennato (1)

« […]  STABILIAMO MEGLIO IL COMANDAMENTO EVITANDO LE APPROSSIMAZIONI

E’ necessario “pulire bene” eliminare il più possibile la tentazione  dell’approssimazione, della faciloneria, della superficialità. Infatti per molti credenti il secondo comandamento biblico è “quello della proibizione delle immagini”. Da qui poi partono per le questioni pseudo-teologiche. In realtà lo sarebbe se il comandamento finisse a Es 20:4

Es 20:4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra.

 Ma non finisce lì, e va letto anche con il proseguo:

 5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire….

Come il primo comandamento si completa e chiarisce nel secondo, così il secondo non può essere letto in maniera divisa, ma va letto nell’insieme di quanto c’è scritto: “Non ti fare sculture e immagini e non ti prostrare davanti ad esse e non le servire...

Questa dicitura  apre una infinità di possibilità che, secondo me,  non abbiamo sviluppato abbastanza. Non ci sono solo le immagini e le sculture fisiche, tangibili, colorate, ma anche e soprattutto quelle mentali e spirituali. Tutto questo concorre poi a formare l’idolo. Quando ci inginocchiamo davanti ad una statua o una icona d’oro, e magari ci facciamo il segno della croce con l’acqua santa, non sono riprovevoli davanti a Dio solamente gli atti fisici in se stessi (comunque condannabili), ma anche i significati che noi diamo a quella statua o a quell’icona o al segnarsi o all’acqua “santa”.

“e non le servire….” -  Qualunque sia questo atto di genuflessione fisica, coperto di significato che diciamo ipocritamente essere “simbolico”, il Signore specifica che non ne dobbiamo diventare servitori. A noi è consentito servire Dio, non è consentito di prestare servizio (sudditanza, adorazione, idolatria ecc.) a qualsiasi altro essere o oggetto. NON SI TRATTA DI UNA OPZIONE DISCUTIBILE, si tratta della volontà di Dio, se uno vuole seguirla. Inginocchiarsi davanti a un pezzetto d’osso di un morto (che magari la chiesa considera “reliquia” di un “santo”) è un peccato grave perché quello che rimane davanti a noi è solo un pezzetto di un morto. Se in esso poi ci vediamo un essere spiritualmente vivo (come il sangue che in certi casi “miracolosi” sembra rivivere) e che risiedendo già vicino a Dio (?) sia in grado di esaudire una nostra qualsiasi richiesta, allora commettiamo doppio peccato, perché non si arriva a comprendere il comandamento col nostro solo buonsenso, e nemmeno con pretesi miracoli, ma CON L’UBBIDIENZA AL COMANDAMENTO, che apre alla fede in chi ci ha dato il comandamento, e quindi apre alla grazia:

“….perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 6 e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.” Questa tre righe non sono aggiunte retoriche trascurabili: spiegano in maniera elementare ad un popolo elementare l’amore di Dio proteso verso chi si fida di Lui; e spiegano sempre in maniera essenziale il giudizio di Dio che verrà alla fine verso chi se ne infischia e fa come gli pare.

Tutti i dieci comandamenti sono di per se stessi un sunto compatto e perfetto di quello poi che Dio stesso rivelerà in tutto resto della Bibbia, nulla è da scartare o da rendere in modo “più facile”. Nemmeno una virgola. Lo stesso Gesù lo conferma: «Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento. 18 Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto. (Matteo 5:17-18)

LE CONTESTAZIONI AL SECONDO COMANDAMENTO BIBLICO

Quando non si sa bene cosa dire per giustificare una mancanza, invece di correggerci andiamo a cercare le cose più assurde; si ricorre spesso a ragionamenti fantasiosi oppure all’applicazione di apparenti contraddizioni bibliche. Di solito l’osservanza degli evangelici al secondo comandamento biblico viene contestata con due esempi: quello dei cherubini d’oro sopra il coperchio dell’arca e quello del serpente di bronzo, al tempo di Mosè.

I CHERUBINI D’ORO

Nel primo caso, di solito viene detto: “Se Dio voleva vietare le immagini e le statue e l’inginocchiarsi davanti ad esse, perché allora fece costruire i due cherubini sul coperchio dell’arca?” Proviamo a dare qs risposte:

1) Il comandamento non proibisce le statue o le immagini. Il comandamento proibisce le immagini e le statue QUANDO AD ESSE SI RENDE UN CULTO, come ad esempio quello di accendere ceri e candele alle persone morte (santi), chiedere loro delle grazie nelle chiese o portarli in processione, ecc.

2) Nell’arca (davanti attorno dentro) che era posta nel Luogo santissimo, era la presenza del Signore (Shekhinah).

 In pratica c’era la presenza di Dio vero, non interessavano gli angeli o i fregi della stanza: il culto era riservato solo all’Eterno. infatti anche nella “tenda di convegno” era Lui che parlava a Mosè sopra l’arca, tra i cherubini.  

La presenza di Dio era (ed è) qualcosa di difficilmente identificabile umanamente, e alquanto pericolosa per chi non fosse debitamente preparato e santificato; e tale presenza non era confinata in alcuni centimetri. Nel Luogo santissimo del santuario tale visione sublime appariva SOLO al Sommo sacerdote (prefigurazione di Gesù), unico che potesse entrare in quel luogo, e non era legata o condizionata dalla raffigurazione dei cherubini o altro. Vi erano altre raffigurazione di angeli nel santuario anche nel Luogo santo adiacente, accessibili questi anche agli altri sacerdoti ma non al popolo[5], ma a nessun disegno era riservato un qualsiasi culto.

Quando Israele si abbandonò all’idolatria (ad es. al tempo di Ezechiele, intorno al 607 a.C.), Dio permise la distruzione di Gerusalemme e del suo tempio ed anche dei cherubini.

L’idolatria non fu specificamente per i cherubini decorativi, ma per quello che i cherubini dovevano ricordare, cioè che all’Eterno era dovuta l’unica adorazione. L’uomo infatti li aveva già incontrati quando fu cacciato dall’Eden e la loro raffigurazione voleva ricordare all’uomo proprio la potenza dell’Eterno e la gratitudine per il fatto che Lui si fosse reso di nuovo disponibile alla grazia. […] » (4)

Ecco il pensiero di un altro studioso: «Nel caso specifico i cherubini con la loro presenza ed immagine servono a ricordare che s'è vicini al recinto proibito, in presenza di un limite invalicabile, cioè dov'è il Santo, l'ambito da cui l'uomo fu scacciato: "Scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada guizzante, per custodire la via all'albero della vita." (Genesi 3,24). Anche i teli della Dimora fu disposto che riportassero immagini di cherubini, infatti, in Esodo 26,1 si legge: "Quanto alla Dimora, la farai con dieci teli di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto. Vi farai figure di cherubini, lavoro d'artista." Non basta! Lo stesso velo di separazione dal Santo dei Santi avrà due cherubini, come precisa Esodo 26,31-33: "Farai il velo di porpora viola, di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto. Lo si farà con figure di cherubini, lavoro di disegnatore. Lo appenderai a quattro colonne di acacia, rivestite d'oro, con uncini d'oro e poggiate su quattro basi d'argento. Collocherai il velo sotto le fibbie e là, nell'interno oltre il velo, introdurrai l'arca della Testimonianza. Il velo sarà per voi la separazione tra il Santo e il Santo dei santi." In effetti, racconta il libro dei Numeri 7,89: "Quando Mosè entrava nella tenda del convegno per parlare con il Signore, udiva la voce che gli parlava dall'alto del coperchio che è sull'arca della testimonianza fra i due cherubini; il Signore gli parlava." I cherubini indicavano la sua presenza [La presenza viva di Dio. ndr] e l'immagine di Dio che siede tra i cherubini era nell'immaginario ebraico come testimonia il versetto 1 del Salmo 99 "Il Signore regna, tremino i popoli; siede sui cherubini, si scuota la terra."» (5)

 


NOTE: 

(1) "AVVICINIAMOCI AI COMANDAMENTI BIBLICI IN MODO RAGIONATO" - Libricino PDF gratuito, non commerciabile, per il solo studio personale,  con commenti ai testi originali presi da vari studiosi cristiani ed ebrei  - curato da Renzo Ronca - pag. 204 - https://www.ilritorno.it/images/documenti/libri/10%20comandam%20ragionati-min.pdf - - Oppure in VIDEO: Video n.24) "QUALI DIECI COMANDAMENTI?" -  https://youtu.be/QwJp3vZ9d3s ; e anche Video n. 66) "CAMMINO DELL'IDOLO MENTRE MODIFICA I COMANDAMENTI" -   https://youtu.be/qoLfFLxh6TM

(2) IL SANTUARIO SMONTABILE DI MOSE’ - SCRITTO DOSSIER: "IL PERCORSO DELL’UOMO NEL SANTUARIO DI MOSÈ COME IL CAMMINO DELLA NOSTRA VITA" di Renzo Ronca in https://www.ilritorno.it/images/documenti/dossier/Santuario%20Mos%C3%A8-min.pdf - VIDEO YOTUBE n.12)  INTRODUZIONE AL SANTUARIO - PARTE PRIMA  -   28 minuti. Link: https://www.youtube.com/watch?v=EyojkCbraOY - Primo avvicinamento alla comprensione del tempio biblico. Disposizione schematica dall'alto. Importanti ragionamenti di base sul perché e sul come Dio vuole ancora oggi questo tempio, che e' anche il nostro corpo. -  video n.13) INTRODUZIONE AL SANTUARIO - PARTE SECONDA  -  30 min- Link: https://www.youtube.com/watch?v=-hmX1iKgegs    

(3) Si veda per esempio la precisione delle misure anche nella descrizione del tempio di Ezechiele, o della Gerusalemme celeste. Non possono essere messe a caso, si tratta di “modelli” che sono in cielo, rapportati alla terra, che hanno significati precisi. A maggior ragione qui, nei punti A1 e A2 che stiamo trattando, che riportano parole dirette da Dio in capitoli relativamente vicini (Esodo 20 ed Esodo 25) apparirebbe alquanto “stonata” una contraddizione così grave. Prima di dire che Lui si contraddice allora pensiamoci cento volte.

(4) Pagine 49 e 50 del capitolo “STABILIRE MEGLIO IL SECONDO COMANDAMENTO BIBLICO TRA LE CONFUTAZIONI DEI CHERUBINI D'ORO E DEL SERPENTE DI BRONZO “ del testo già citato: “AVVICINIAMOCI AI COMANDAMENTI BIBLICI IN MODO RAGIONATO”, curato da Renzo Ronca, in: https://www.ilritorno.it/images/documenti/libri/10%20comandam%20ragionati-min.pdf

(5) tratto da “IMMAGINI DI DIO” bibbiaweb.net/lett129d.htm

 

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