battesimo "presentazione" neonato

DOMANDA: Renzo,ma Pietro,quando battezzò Cornelio e la sua famiglia,battezzò alche il bambino? te lo chiedo per sapere se è lecito e giusto battezzare anche i bambini come fanno le chiese cattoliche.

RISPOSTA: Abbiamo generalmente  tre modi di avvicinarci alla Bibbia: 1) Come uno dei tanti testi sacri della storia; 2) come un codice legislativo; 3)  come espressione ispirata degli insegnamenti di Dio.  Sulla base di come ci avviciniamo, così sarà la nostra interpretazione in merito a qualsiasi argomento. Il battesimo non fa eccezione, vediamolo:

1) Bibbia come uno dei tanti testi sacri della storia: il battesimo è visto come una specie di iniziazione, un ingresso nella comunità, un passaggio simbolico e sociale da una età giovanile alla maturità.

2) Bibbia come un codice legislativo: gli argomenti come il battesimo, vengono studiati “spaccando il capello in quattro”, cercando la regola giusta, l’unica regola “matematicamente giusta” da applicare per tutti. Ovviamente, non essendo la Bibbia un codice, soprattutto il Nuovo Testamento a cui noi facciamo capo essendo cristiani, allora sorgono non pochi problemi. Alcune chiese, convinte della loro ragione, cercano di imporre la loro regola a tutte le altre chiese, ci volesse anche un dogma, magari rafforzato dalla pena di morte, come succedeva qualche secolo fa.

3) Bibbia come espressione ispirata degli insegnamenti di Dio.  E’ questo il sistema che noi scegliamo. Chi condivide questa scelta dovrebbe avviarsi a ragionare e meditare anche da solo. Gesù sollecitava questa riflessione personale quando per esempio diceva ai discepoli: “Poi Gesù, giunto nei dintorni di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che sia il Figlio dell'uomo?» Essi risposero: «Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti». Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?»” (Matt 16:13-15)  -   Il battesimo in qs caso va visto per ciò che esso rappresenta: una scelta consapevole che lo stesso Gesù (a cui noi guardiamo come esempio da imitare) fece a trent’anni, per immersione. Portare il neonato davanti a Dio e ai fratelli di fede nella comunità è cosa buona, ma si tratta di quello che chiamiamo "presentazione al Signore", che non va confuso col battesimo.  Questa è la nostra linea generale.

E’ vero che in diversi casi della Scrittura si descrive come, per amore di uno convertito e battezzato, viene salvata (e battezzata) tutta la sua famiglia. Molti ritengono che il battesimo sia stato per così dire “esteso” anche agli eventuali bambini presenti nella famiglia; molti altri pensano di no. A me non sembra che ci sia scritto espressamente che furono battezzati dei bambini e ritengo che quando dice “tutta la famiglia” intenda parlare di una estensione della salvezza, cioè della possibilità di essere salvati a tutti quelli che lo volevano. Ora i membri della famiglia avranno manifestato più o meno rapidamente questo assenso consapevole tramite il battesimo. La grazia potrebbe essere stata non nell’atto del battesimo in se stesso, quanto nell’aprire prontamente i cuori di quelle persone da parte dello Spirito Santo affinché capissero cosa stava accadendo e nel perdono di tutti i loro peccati. Infatti prima del battesimo resta comunque un atto di pentimento necessario, una conversione, un credere al Vangelo, altrimenti in che cosa uno viene battezzato se non sa distinguere il bene dal male?   Leggiamo infatti questo passo: 37 Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?» 38 E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. 39 Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà». 40 E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: «Salvatevi da questa perversa generazione». 41 Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone. (Atti 2:37-41)   In questo passo vediamo come sia necessario ravvedersi prima del battesimo (v.38). La “promessa” d salvezza era per tutti, anche i figli, e per chiunque il Signore chiamerà (v.39). Ma chiunque è chiamato (anche i figli)  devono poi “accettare la parola” prima di essere battezzati (v.41).    Lo stesso concetto viene ripetuto in continuazione nel Nuovo Testamento: Ma quando ebbero creduto a Filippo che portava loro il lieto messaggio del regno di Dio e il nome di Gesù Cristo, furono battezzati, uomini e donne. (Atti 8:12);   Ma Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia. Molti Corinzi, udendo, credevano e venivano battezzati. (Atti 18:8).  Lo stesso Gesù è molto chiaro: Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato. (Marco 16:16)

A questo punto vorrei permettermi di dare un consiglio al nostro lettore: se tu continui a sentire l’opinione della chiesa X della chiesa Y e della chiesa Z faticherai molto a maturare nella fede. Meglio sarebbe se tu ponessi la questione davanti al Signore e pregassi per poterla comprendere da solo, leggendo e rileggendo gli insegnamenti di Gesù e poi li meditassi con attenzione. Una volta capita poi, è inutile ritornarci sopra ogni volta. Noi dobbiamo proseguire nella santificazione, nella maturità, nella spiritualità di Dio. Gli insegnamenti cristiani ci sospingono a cose più elevate, piuttosto che sempre parlare di battesimi ed imposizioni di mani; altrimenti non si esce più dalle disquisizioni: 1 Perciò, lasciando l'insegnamento elementare intorno a Cristo, tendiamo a quello superiore e non stiamo a porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte e della fede in Dio, 2 della dottrina dei battesimi, dell'imposizione delle mani, della risurrezione dei morti e del giudizio eterno (Ebrei 6:1-2)

Personalmente ciò che mi preme è manifestare la mia fede a Dio con rispetto della Sua Parola. Da quel che leggo io non si può parlare di battesimo a chi non è in grado di capire cosa sta facendo.

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