Pregare sulla Parola di Dio

DOMANDA: "Volevo un vostro consiglio. C’è una ragazza  in  crisi  spirituale  come  posso  farle  capire  che  Dio  esiste e che la nostra religione è quella vera?" 

RISPOSTA:

1) Per parlare di Dio è fondamentale crederci e conoscerLo. Molto dipende dalla fede e dall’amore di chi appunto lo testimonia. Testimoniare il Signore (o evangelizzare) significa saper discernere in se stessi la voce dello Spirito Santo, che è Dio, che ci guida e ci suggerisce i tempi e le parole al momento; e non sovrapporre a questa voce, la propria.

2) I tempi e i momenti di una eventuale conversione non dipendono da noi ma da Dio stesso che conosce i cuori e che fa la "prima mossa". Noi possiamo subentrare a questa sollecitazione dello Spirito Santo, ma con tanta modestia. Se una persona è in crisi spirituale vuol dire che in lei è in atto un conflitto, una trasformazione, forse una crescita, e comunque si sta per delineare una decisione. È un momento fondamentale ed importante. Chi ti scrive conobbe il Signore appunto dopo una di queste profonde crisi. Il primo consiglio, dunque, è far capire a questa ragazza che la crisi può essere un fatto utile per la formazione, un tempo relativamente breve per fare una specie di "reset", seppure sofferto, che prepara una maturazione.

3) Con molta attenzione, ti puoi accostare pregando per lei e ascoltando molto quello che dice e soprattutto quello che non dice. Interroga il Signore che ti guiderà nella preghiera.

4) È probabile che ci siano già in lei molte risposte alle domande che si pone, solo che devono salire alla sua coscienza. Se tu le intuisci prima, dovrai saperle porgere in maniera adeguata alla sua personalità; non dando risposte dall’alto, ma facendo in modo che lei le faccia proprie.

5) “Capire” che Dio esiste non so se sia possibile. Non credo al processo deduttivo razionale. È forse più corretto “sentire” Dio. Comunque, il primo punto è considerare Dio per quello che è: un Essere, una Persona, non un concetto. Se è un Essere allora è vivo e come tale possiamo avere una relazione con Lui. Questa disposizione, dunque, va cercata e farai bene a predisporre quell’anima (probabilmente già attratta da Dio) a questo incontro.

6) Furono per me illuminanti alcune frasi in Osea cap. 2 e 3.  Il Signore ci chiama dalle nostre confusioni ed infedeltà; ci porta nel “deserto” isolandoci dal mondo affinché lì, in quel silenzio possiamo ascoltare la Sua voce e solo la Sua voce. Poi accolti di nuovo da Dio per amore, prendiamo la decisione di non “tradirLo” più ed iniziamo il nostro cammino di conoscenza e crescita spirituale.

7) Come organizzazione pratica suggerirei di proporre alla ragazza degli “spazi d’ascolto” in cui disporsi all’ascolto di Dio. Per far questo è indispensabile leggere la Scrittura. Le puoi consigliare dei punti o delle frasi edificanti e sospingerla a continuare da sola nella lettura e nella preghiera intesa come dialogo col Signore stesso. Compito del consigliere spirituale è diventare inutile, cioè di presentare il Signore risorto e di fare un passo indietro affinché sia solo Gesù a crescere, non di creare una dipendenza.

8) Una considerazione importante: Dio lascia sempre libere le persone, anche quando le chiama e non vogliono rispondere. Preparati dunque anche alla possibilità che questa ragazza possa dire “no, grazie”. In quel caso puoi solo pregare per lei, ma devi comunque lasciarla libera. Anche questo è un gesto di rispetto e d’amore.

9) Non insisterei tanto sulle dottrine delle varie chiese cristiane, quanto sulla conoscenza diretta del Signore Gesù. Le eventuali scelte delle chiese vengono dopo e sono relative. A questo proposito ti può essere d’aiuto leggere anche il punto di vista del fratello Angelo Galliani, nello scritto EVANGELIZZAZIONE E ANTICATTOLICESIMO. Che il Signore sia con te. 

“Poi disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo a ogni creatura”. (Marco 16:15)

R.R.

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