Piantina che cresce

DOMANDA: [...] In questo video n. 146 lei ha citato il passo di romani 12:2 ed è importante non dimenticare che ci viene raccomandato "siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente"; questo ci conferma che in noi deve avvenire una crescita spirituale, purtroppo in contrasto con una corrente che proclama testualmente "Gesù ha fatto tutto non c'è da fare niente". Mi spiace tante volte devo tacere per non arrivare a competere ma sono felice che la linea che Lei Renzo segue mi conferma che sono e voglio restare nella giusta strada, fedele agli insegnamenti che ci da la Sacra Bibbia pur senza tante rigidità che si trovano in tante comunità. [...]

RISPOSTA:

Risposta di V.D.S.:

Pace del Signore, la corrente che hai citato si ricollega alla falsa dottrina “una volta salvati, sempre salvati”. È interessante come gli uomini vengano attratti, sedotti e resi condiscendenti da falsi profeti che posizionano ad hoc lo specchietto per le allodole. Comunque, una cosa è vera e ha un fondamento biblico: Gesù sulla croce ha compiuto il piano di salvezza per l’umanità, stop! Questo è un piano che è stato ideato da Dio fin da prima della fondazione del mondo; quindi, il Signore ha deciso di redimere l’umanità compiendo quel gesto d’amore. Questo è stato il piano che Cristo Gesù ha portato avanti, cercando anche di spiegarlo ai giudei dell’epoca. Purtroppo per loro (ricordiamoci che Cristo ha vinto il mondo) non fu compreso. Adesso veniamo al punto evidenziato dalla sorella. Nelle comunità di oggi si crede che il gesto compiuto dal Signore sul Calvario abbia, in un certo senso, avuto un effetto magico sull’intera umanità. Un po’ come succedeva nelle favole: c’era una strega cattiva che lanciava una maledizione, questa poteva essere spezzata solo dal bacio del vero amore che avrebbe liberato l’intero regno dal male… Insomma, il Signore ha versato il Suo sangue e di conseguenza quel gesto, che solo Lui avrebbe potuto compiere, si è esteso a tutta l’umanità senza che quest’ultima avesse dovuto fare nulla. In questa falsa dottrina la parola “ravvedimento” credo sia bandita (so che è un’esagerazione ma mai dire “mai”). Gesù ha fatto tutto quello che c’era da fare, è assolutamente vero, ma che i credenti possano continuare a vivere le loro vite come prima senza essersi né pentiti né aver mostrato una volontà di cambiamento, è assolutamente falso! Come è scritto in Romani 12:2 “Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà”, bisogna aver fatto un’esperienza di rinnovamento per conoscere appieno la volontà di Dio per la nostra vita. E come si fa un’esperienza col Signore, se prima non ci fermiamo e facciamo il punto sul come sia stata la nostra condotta nei confronti di Dio sino al momento in cui siamo venuti a conoscenza della verità riguardo la salvezza concessa per grazia? Nel falso credo “una volta salvati, sempre salvati” si dà per scontato che la salvezza sia uno status acquisito in eterno e che quindi non si può perdere. Ma è davvero così? Io leggo in Efesini 6:13 che per andare avanti nel cammino cristiano bisogna indossare la completa armatura di Dio. Se la salvezza fosse un qualcosa di “imperdibile”, perché il Signore ci avrebbe detto di indossare la Sua armatura? A che scopo? Per proteggerci da cosa? I veri credenti sanno da cosa questa perfetta armatura ci protegge tutti i giorni della nostra vita! 

Chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato”. (Matteo 23:13)

In questo verso è scritto chiaramente che una volta che si è salvati bisogna perseverare in questa salvezza fino alla fine, e questo potrà avvenire solo con l’aiuto dello Spirito Santo che ci guiderà sempre se noi glielo permettiamo.
Leggo anche nelle parole della sorella che purtroppo molte volte deve tacere per non arrivare a competere. Quante persone si trovano ancora oggi nelle stesse situazioni in cui si trova la sorella? Moltissime sicuramente. Il problema è che bisogna anche valutare chi ci si trova davanti per affrontare determinate discussioni. C’è una nota positiva in tutto ciò. Se la sorella si è resa conto di avere a che fare con persone che credono in questa falsa dottrina, vuol dire che lo Spirito Santo le ha fatto scattare l’allarme nel momento giusto. Quante volte il Signore ci ha dovuti “risvegliare” inondandoci con la Sua luce? Cosa saremmo noi se lo Spirito di Dio non ci venisse in soccorso ogni volta che necessitiamo di Lui? A queste domande noi non potremo mai dare delle risposte definitive, affidiamoci solo a Dio che saprà consigliarci ed istruirci in ogni circostanza.


Risposta di Giovanni Signorino:

Condividendo pienamente la posizione di V.D.S. in merito all'argomento penso che un ulteriore spunto di riflessione possa essere tratto anche da qualche considerazione sul tema della "Maturità Spirituale".

Durante il cammino di fede ogni sincero figliuolo di Dio deve prefiggersi l'obiettivo di tendere "all'altezza della statura perfetta di Cristo" (Efesini 4:13), obiettivo che si concretizza solo attraverso un processo di maturità spirituale. Tanti credenti hanno fede ma non tutti riescono a crescere perché si limitano a trascorrere una vita da "religiosi", occupando qualche sedia magari all'interno di una "blasonata" denominazione, e credendo che tutto il resto debba farlo Dio. Frequentare una chiesa, leggere la Bibbia, parlare in lingue, svolgere qualche attività, purtroppo seppur cosa buona, non è sufficiente a raggiungere una piena maturità spirituale. Anche il diavolo conosce le Sacre Scritture, parla in lingue, frequenta le chiese ed a volte sale addirittura sui pulpiti ma non ha certamente la maturità spirituale di cui parla la Bibbia. In sostanza la maturità spirituale permette al fedele di avere una chiara visione di Dio, del Suo piano di redenzione dell'umanità e di avere il discernimento necessario a smascherare le false dottrine e le trappole che il nemico ci tende durante il nostro cammino cristiano.

Ma adesso veniamo al punto della questione: "Come si ottiene la maturità spirituale? Siamo noi a procurarcela, è Dio che ce la da? Se è Dio che ha fatto tutto, devo semplicemente attendere che Lui mi faccia crescere?"
Se ci limitiamo a leggere il solo verso di 1 Corinzi 3:6, che parla dell'argomento, sembrerebbe che sia Dio a dare la maturità spirituale. Infatti, leggiamo: "Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma è Dio che ha fatto crescere". Certamente Dio ha fatto la cosa più importante per la nostra salvezza, una cosa che solo Lui poteva fare per mezzo del sacrificio di Cristo sulla croce, ma per altre cose ha stabilito che Lui vuole farle insieme a noi.

Sulla base di questo verso qualcuno allora potrebbe dire: "Che colpa ne ho se Dio non mi ha fatto crescere? Se ancora dopo tanti anni sono al livello iniziale della fede?”. Ma la risposta è contenuta nel contesto dello stesso brano, infatti se rileggiamo 1 Corinzi 3:1-9:
"1 Fratelli, io non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma ho dovuto parlarvi come a carnali, come a bambini in Cristo. 2 Vi ho nutriti di latte, non di cibo solido, perché non eravate capaci di sopportarlo; anzi, non lo siete neppure adesso, perché siete ancora carnali. 3 Infatti, dato che ci sono tra di voi gelosie e contese, non siete forse carnali e non vi comportate secondo la natura umana? 4 Quando uno dice: «Io sono di Paolo»; e un altro: «Io sono d'Apollo»; non siete forse uomini carnali? 5 Che cos'è dunque Apollo? E che cos'è Paolo? Sono servitori, per mezzo dei quali voi avete creduto; così come il Signore ha concesso a ciascuno. 6 Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma Dio ha fatto crescere; 7 quindi colui che pianta e colui che annaffia non sono nulla: Dio fa crescere! 8 Ora, colui che pianta e colui che annaffia sono una medesima cosa, ma ciascuno riceverà il proprio premio secondo la propria fatica. 9 Noi siamo infatti collaboratori di Dio, voi siete il campo di Dio, l'edificio di Dio"
Dal testo comprendiamo che Dio mette a disposizione dei Suoi collaboratori "il seme" da piantare e "le istruzioni per annaffiare"; queste attività devono essere compiute da loro. Dio interviene e stimola la crescita quando TU ricevi il seme e quando TU metabolizzi la Parola di Dio (mettendola in pratica) con cui il seme viene annaffiato.

La fede viene dall'udire ma la maturità viene dall'udire e dal mettere in pratica ciò che abbiamo udito. Noi abbiamo fede perché un giorno il Signore parlò al nostro cuore, ci fece comprendere che senza Cristo eravamo perduti e realizzammo la necessità di un sincero ravvedimento ma PER CRESCERE QUESTO NON BASTAVA PIÙ, dovevamo mettere in pratica la Sua Parola.
La citazione che ha evidenziato la sorella V.D.S. tratta da Romani 12:2 è più che mai illuminante in questo senso:

"E non vi conformate a questo secolo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la volontà di Dio, la buona, accettevole e perfetta volontà"
Per crescere e raggiungere la maturità spirituale o "la mente di Cristo" (1 Corinzi 2:16) bisogna essere trasformati mediante l'ESPERIENZA, cioè attraverso l'esercizio pratico della volontà di Dio nella nostra vita.
Concludo con due citazioni che si commentano da sole:

"Perciò, deposta ogni impurità e residuo di malizia, ricevete con dolcezza la parola che è stata piantata in voi, e che può salvare le anime vostre" (Giacomo 1:21)

"Perché mi chiamate: Signore, Signore! e non fate quello che dico?" (Luca 6:46)

Dio vi benedica.

 

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