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Siamo evangelicamente tutti concordi “in linea” con i fondamenti biblici? Il modo migliore per fare questa prova ritengo sia quello di mettere tutta la nostra persona in controluce con la Parola del Signore. Un esame approfondito richiederebbe tutta la vita e forse nemmeno basterebbe. Lasciamo allora il PERFEZIONAMENTO nella nostra “CONSACRAZIONE PERSONALE”, che magari potremo sviluppare in parallelo in un altro spazio, ed occupiamoci qui dei punti principali. Un modo potrebbe essere quello di scorrere con una certa agilità alcune pagine di un Vangelo, per esempio quello di Giovanni, e rapportarci continuamente a quanto leggiamo domandandoci di frequente: “credo veramente a questo”? Proviamo.
- Giovanni 1:1-18 (prologo) – Questi passi sono molto profondi e meriterebbero una lettura lenta con attente meditazioni. Sintetizzando chiediamoci: sono convinto/a che Gesù Cristo sia la “Parola vivente” che è “diventata carne”? In caso affermativo, sorge una seconda domanda: sono convinto che tutta la parola di Dio, cioè la Bibbia canonica, sia il nostro fondamento?
- Giov. 1:19-39 (testimonianza di Giovanni Battista) – Questo importantissimo profeta preparò la strada al primo avvento di Gesù, lo indicò come “Agnello che toglie il peccato dal mondo” e dopo averLo battezzato, invitò tutti a seguirLo. Alcune domande per noi: Riconosciamo in Gesù Cristo il Messia tanto atteso? Se Lui si è battezzato da adulto, per immersione, con grande consapevolezza, noi lo siamo stati?
- Giov 1:40-51 (I primi discepoli) – I primi discepoli furono scelti e chiamati dal Signore. Noi ci sentiamo davvero chiamati? I discepoli seguivano Gesù e solo dopo un certo tempo furono mandati a due a due ad evangelizzare. Noi seguiamo con modestia ed attenzione questo discepolato?
- Giov. 2:1-12 (Primo miracolo alle nozze di Cana) – Se noi fossimo i recipienti vuoti, che potrebbe significare per noi essere riempiti prima d’acqua e poi in vino? Potrebbe essere l’acqua come scelta volontaria del battesimo purificatore dal peccato e il vino il miracoloso riempimento dello Spirito Santo?
- Giov. 2:12-25 (Gesù nel tempio) – Quando Gesù caccia i mercanti dal tempio, cosa può significare per noi? Partiamo subito a cacciare quelli che ci sembrano idolatri oppure osserviamo prima il “nostro tempio” ovvero il nostro cuore, il nostro corpo, la nostra mente, per vedere se in noi esistono elementi estranei da togliere?
- Giov. 3:1-21 (Gesù e Nicodemo: la nuova nascita) – Cos’è la “nuova nascita”? L’abbiamo capita? L’abbiamo sperimentata? Sono riflessioni basilari, necessarie, molto importanti. E’ bene parlarne.
- Giov 3:22-36 (Nuova testimonianza di Giovanni Battista) – il Battista dice una frase significativa al v.30 “bisogna che Egli [Gesù] cresca ed io diminuisca” noi siamo disposti a “diminuire” in quanto a protagonismo?
- Giov 4:1-42 (Gesù e la donna samaritana) – E’ un episodio bellissimo da “assaporare” in ogni risvolto. Chiediamo almeno questo: quando Gesù dice “24 Dio è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità». 25 La donna gli disse: «Io so che il Messia (che è chiamato Cristo) deve venire; quando sarà venuto ci annuncerà ogni cosa». 26 Gesù le disse: «Sono io, io che ti parlo!»” concentriamo su quel «Sono io, io che ti parlo!» e chiediamoci: come è il mio rapporto personale con il Signore? Sono in grado di “ascoltare” e discernere attraverso la preghiera il pensiero e la volontà del Signore?
Fermiamoci per ora. Ho solo voluto dare degli elementi di riflessione in un punto qualsiasi del Vangelo. Se noi OGNI GIORNO proveremo noi stessi in questo modo (ovviamente è UNO DEI MODI ce ne possono essere tanti), magari dicendo a noi stessi: “cosa potrebbe volermi dire il Signore con questo passo?”, raffineremo la nostra fede e impareremo a percepire meglio “la voce di Dio”. E questo penso che sia fondamentale ancor PRIMA di parlarne agli altri.
R.R.