Riunione "Gruppo PIC Fraternizzazione – Confronti" del 16/02/2023
La riunione è stata presieduta da Renzo Ronca e i suoi collaboratori. Hanno partecipato inoltre i fratelli e le sorelle che si sono collegati tramite applicazione web (Google Meet).
Dopo la preghiera iniziale di uno dei fratelli coordinatori, gli altri membri del gruppo si sono presentati raccontando come hanno conosciuto la PIC (Piccola Iniziativa Cristiana). La maggior parte ha visto i video del canale YouTube del fratello Ronca, per poi approdare sul sito internet della comunità (ilritorno.it). Lo scopo principale che il gruppo si è prefisso è quello di approfondire la conoscenza del Signore e dedicarsi ad una evangelizzazione nel web, e nel loro contesto sociale, fondata sugli elementi essenziali della fede in vista del ritorno del Signore Gesù Cristo e del Rapimento dei credenti. Ciascun membro ha sentito nel proprio cuore di seguire le indicazioni dello Spirito Santo, e nonostante le diverse provenienze denominazionali la fede in Cristo Gesù e nella salvezza per grazia è ciò che accomuna tutti. Ogni membro ha fatto un percorso di introspezione nel corso degli anni, ognuno ha raccontato in maniera molto breve (causa - poco tempo a disposizione) come è stato intrapreso il cammino di fede in Dio e di come Egli li abbia guidati e sostenuti nonostante i momenti difficili e di perplessità che hanno vissuto.
Il fratello Renzo ha poi iniziato a spiegare ai presenti determinati punti, specificando che la PIC non è una chiesa che fa parte di qualche denominazione. Il gruppo infatti si riunisce perché ama il Signore e tutti i membri vivono nell’attesa del Suo ritorno. Il fratello ha poi proseguito dicendo che questa iniziativa non è partita da un singolo, ma dallo Spirito Santo che sta operando in tutto il mondo allo stesso modo. Questo movimento, quindi, esula dall’obbligo di appartenenza ad una qualsiasi denominazione. Ricordiamoci che il nostro Dio è al di sopra di tutto. Sono dunque movimenti suscitati dallo Spirito Santo che partono dal nostro cuore ed hanno un senso preciso. Affinché il discorso sia compreso meglio, il fratello ha poi iniziato a parlare della storia della Chiesa Cristiana in generale. Di seguito, il discorso portato avanti durante la riunione da parte del fratello Renzo Ronca:
«La Chiesa nasce in Israele, a Gerusalemme, dai giudei, e ciò ci deve comunque spingere a comprendere una mentalità che non è la nostra. Probabilmente è nata a Cesarea di Filippo, in Galilea quando Gesù fece una sosta con i suoi discepoli e chiese loro: “Chi dice la gente che io sia?” (Marco 8:27); Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?» Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Matteo 16:15-16).
Quindi Pietro ebbe questa intuizione e Gesù mise poi in evidenza che quella di Pietro fu una rivelazione da parte di Dio. Su questa base, questa solidità, Gesù disse: “E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere.” (Matteo 16:18) Dunque Gesù disse di voler fondare la Sua Chiesa non su una persona, ma su una rivelazione da parte di Dio in Cristo in cui trova una pietra stabile, per poi svilupparsi per un motivo, dato che c’era qualcosa da realizzare di cui leggiamo nella Scrittura. La chiesa a Gerusalemme restò nel primo secolo poi dopo non proseguì. Paolo disse ai giudei (in Atti 13:46 e in Atti 18:5-6) che loro avrebbero dovuto essere i primi a ricevere e riconoscere il Messia, invece di comportarsi in modo così duro e cattivo. I giudei, infatti, avevano idealizzato quella legge che doveva servire per mantenere l’amore e la pace, fu allora che Paolo disse loro che avrebbe annunciato l’Evangelo ai non giudei (o gentili – popoli stranieri). I giudei, infatti, avevano dimostrato di avere un cuore di pietra. Da lì la Buona Notizia giunse alle altre nazioni, ma andando nel mondo, si verificò qualcosa di particolare, di opposto alla legge di Dio. Subentrò la sete di potere, dalla Chiesa Greco Ortodossa si arrivò al Cattolicesimo inglobando diverse idolatrie. Si arrivò poi alla Riforma Protestante che aggiustò molte cose, grazie a Dio, rispetto a certi aspetti deviati. Una di queste fu di portare la Parola del Signore alle masse, infatti come Gesù, le chiese Riformate resero popolare la Sua Parola, verso le persone semplici e non solo ad una élite che stava al vertice e che usava la Parola di Dio per interesse e per il potere. Questa “apertura” portata avanti dalla Riforma ebbe i suoi alti e bassi, ricordiamoci che l’uomo tende sempre a sviarsi. Nel corso dei secoli le chiese “riformate” si sono un po’ adagiate sul fatto di aver raggiunto determinati obiettivi, per questo fu necessario quello che viene chiamato il Secondo Protestantesimo o Evangelismo o Evangelicalismo, che in Italia in modo errato è sinonimo di “protestante”. In America e in Inghilterra, dove il movimento evangelico è nato, c’è una diversità sostanziale poiché l’Evangelicalismo è un movimento nato nel Protestantesimo ma che ha delle caratteristiche diverse. Una di queste è il fatto che mette in evidenza il rapporto diretto con il Signore, a cui segue un pentimento, una compunzione del cuore: l’individuo è toccato nel proprio cuore dallo Spirito Santo e avviene dunque come una “nuova nascita”. Da questo cambiamento suscitato dallo Spirito Santo che è la vera guida e il vero Capo della Chiesa di Gesù, il credente è sospinto a ricercare le cose di Dio e a comportarsi secondo quanto gli viene suggerito dallo Spirito. Oggi, specialmente in America, le chiese stanno seguendo molte questioni sociali e pseudo-politiche, denaro, potere, il successo personale, per cui anche lì molti credenti stanno lasciando le comunità. Arriviamo adesso al punto: il Signore sta sollecitando i cuori, non le tipologie delle chiese. Sollecita i cuori delle persone e le raccoglie in previsione di ciò che ha stabilito. C’è un aspetto dell’Evangelicalismo che si chiama, con una parola difficile, “dispensazionalismo” il quale può anche avere delle divisioni delle epoche dalla nascita dell’uomo alla fine dei tempi rigide e a volte dogmatiche, ma quello che interessa a noi ed è condivisibile, è il fatto di essere nel “periodo della Grazia” (o tempo della Chiesa) che va dal primo avvento di Gesù al Rapimento della Chiesa (1). Questo periodo di grazia è basato sulla grazia mediante la fede, quindi il credente, compunto dallo Spirito Santo, viene salvato per fede e riceve la grazia da Dio per i meriti del sacrificio di Cristo Gesù in croce. Questo avverrà fino al Rapimento, ma dopo lo stesso Spirito Santo sarà quasi tutto ritirato dalla Terra. Per quanto ci riguarda, noi siamo in questo tempo o periodo di grazia. In questo periodo lo Spirito Santo ci passa al setaccio (un po’ come facevano i cercatori d’oro vicino ai torrenti) mettendo in evidenza la nostra fede. Questo fa parte di un processo di santificazione e consacrazione del credente e noi in questo cerchiamo di andare avanti e perseverare nella fede. Facendo ciò dobbiamo cercare di non essere divisi, come scrisse Paolo in 1 Corinzi 1:10-13 e 1 Cor 3:1-8; quindi questo denominazionalismo rappresenta un frutto sbagliato del nostro tempo. L’evangelismo dei nostri tempi è molto frammentato, ad esempio in America è molto politicizzato e molti credenti ricercano i doni dello Spirito Santo per mero interesse personale, soprattutto per raggiungere il successo nella nostra società e ottenere quindi denaro. Anche da questa tendenza dobbiamo prendere le distanze. Per questo stanno nascendo questi gruppi (come il nostro) che sembrano solitari, ma in realtà hanno una guida e regia suprema che è lo Spirito Santo a cui noi facciamo riferimento. Ci sono persone del nostro gruppo, tipo una sorella che risiede nelle isole Mauritius che al mercoledì si riunisce col suo gruppetto di preghiera e presenta al Signore determinate richieste rivolte dal singolo per problemi particolari. C’è anche un’altra sorella psicoterapeuta che offre il suo contributo per coloro che magari ne hanno bisogno. Ci sono anche altri credenti di cui lo Spirito Santo si usa per la gloria di Dio.
Forse il primo punto a questa “scuola dello Spirito Santo” è L’ASCOLTO DI DIO. Nel mio caso mi mise in disparte per alcuni drammatici anni per istruirmi all’ascolto. Fu una cosa per me molto difficile perché non volevo stare, diciamo, “isolato”, ma come è scritto in Osea 2:14 “«Perciò, ecco, io l'attrarrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore”, questo è ciò che è successo a me. A volte il Signore ci chiama nel silenzio per farsi capire, per parlare chiaramente al nostro cuore, ed è lì che noi possiamo ascoltare meglio e ricavare la nostra ricchezza. In questo ascolto della Scrittura compresi che la Parola di Dio poteva essere la Verità e questo per me fu una rivelazione da parte del Signore. Credo fermamente che LA RIVELAZIONE da parte di Dio sia un qualcosa che caratterizzi tutta la durata della nostra epoca in contrasto ad un mondo che va sempre più nel nulla. Il problema di oggi è che abbiamo dimenticato questa base, che possiamo trovare in Matteo 3:1-3. Infatti il versetto 2 recita «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Oggi la predicazione del ravvedimento è stata soppiantata da quella del “buonismo”, del tipo “Dio ti ama così come sei”. Non è così. Quando ci avviciniamo al Signore, lo Spirito Santo mette in evidenza le nostre ombre e le nostre iniquità e quando ci convince di questo, gradatamente sulla base delle nostre sensibilità (altrimenti il senso di colpa ci distruggerebbe), noi siamo compunti nel cuore. Non dobbiamo vergognarci di piangere davanti al Signore perché Lui sa quello che sta operando nel nostro cuore. E’ questo, cuore che arde e si scioglie, quasi sempre il primo segno della Sua presenza.»
Il messaggio trasmesso dal fratello Ronca si è concluso in questo punto e il conduttore ha ricordato ai presenti che i riassunti di quanto detto saranno inseriti nel nostro sito, nella sezione dedicata (Diario Comunità PIC).
Dopo la preghiera finale di un fratello presente che ha ringraziato il Signore per tutti noi, i membri del gruppo hanno concluso la riunione.
1) NOTA AGGIUNTA IN SEGUITO ALLA RIUNIONE:
Inizio del periodo di Grazia: Abbiamo detto che il periodo di Grazia va dal Primo Avvento di Gesù Cristo al rapimento dei credenti, e penso che questo, per quanto ci riguarda, possa essere sufficiente. Tuttavia, solo ai fini di un eventuale approfondimento teologico io avevo fatto riferimento a:
Luca 4:16 “Si recò a Nazaret, dov’era stato allevato e, com’era solito, entrò in giorno di sabato nella sinagoga. Alzatosi per leggere, 17 gli fu dato il libro del profeta Isaia. Aperto il libro, trovò quel passo dov’era scritto: 18 «Lo Spirito del Signore è sopra di me, perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per annunciare la liberazione ai prigionieri e il ricupero della vista ai ciechi; per rimettere in libertà gli oppressi, 19 per proclamare l’anno accettevole del Signore». 20 Poi, chiuso il libro e resolo all’inserviente, si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui. 21 Egli prese a dir loro: «Oggi, si è adempiuta questa Scrittura, che voi udite»
Dice il MacDonald: “E’ significativo il fatto che Gesù interruppe la lettura alle parole: per proclamare l’anno accettevole del Signore, senza aggiungere il resto del versetto di Isaia: “il giorno di vendetta del nostro Dio”. Lo scopo della sua prima venuta era predicare l’anno accettevole del Signore. Il tempo accettevole, il giorno della salvezza, e il periodo della grazia che stiamo vivendo oggi. Cristo tornerà sulla terra per proclamare il giorno della vendetta del nostro Dio. Notiamo che il tempo della grazia dura un anno, laddove il tempo della vendetta dura un giorno.” Da come capisco io in quel v.21, quando Gesù disse: «Oggi, si è adempiuta questa Scrittura, che voi udite» penso si possa intendere l’inizio del periodo della Grazia. Forse non era necessario specificare questa mia opinione in un discorso generico, ma comunque qui per correttezza è giusto dire che vi son altre interpretazioni: secondo altri infatti il “periodo della Grazia” ebbe inizio con il nuovo patto nel sangue del Cristo in Luca 22:20 “Allo stesso modo, dopo aver cenato, diede loro il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è versato per voi”.
Concludendo direi che una interpretazione o l’altra, nella ricerca letterale dell’inizio, non cambia nulla al significato complessivo e sostanziale del “periodo delle Grazia” che stiamo vivendo per i meriti di Cristo.
R.R.