..ma quelli che sperano nell'Eterno acquistano nuove forze, s'innalzano con ali come aquile… (Isaia 40:31)
Tra le cause dei malesseri occidentali io ci metterei i vari notiziari televisivi. Salvo qualche mosca bianca i giornalisti vengono scelti ed usati per sostenere certi politici potenti o gruppi di potere più complessi. Toglietevi dunque l’idea romantica che i notiziari servano a trasmettere la realtà oggettiva. C’è chi plasma le parole come lo scultore scolpisce statue di ghiaccio; di grande effetto ma hanno vita breve. La maggior parte dei giornalisti (e dunque delle testate giornalistiche) serve a provocare un certo effetto su di noi. Un effetto voluto, programmato, controllato, condotto magistralmente al fine di condizionare la nostra mente. Per far questo lo scultore ingannevole si serve ANCHE dei fatti che succedono, ma lo fa con astuzia diabolica mettendo in evidenza solo ciò che a lui conviene; e a volte persino provocando i fatti stessi.
In ogni nazione succedono cose brutte e cose belle. Per esempio se io governo e voglio creare consensi su di me sul governo che rappresento, ho due strade privilegiate: 1) metto in evidenza le cose che il mio governo ha fatto esaltandone a dismisura i risultati positivi; 2) parlo in negativo dell’opposizione facendo risaltare le sue azioni come fossero tutte orribili verso "il bene del Paese" (quante volte sentiamo queste parole!)
Ora il primo punto (mostrare i lati buoni) non esiste nemmeno più. I governi sono talmente privi di integrità che non sanno/possono più nemmeno dare una piccola parvenza di opera benefica. Ci provano a fare qualche inaugurazione, qualche strada al centro, ma ci credono così poco anche loro, che nessuno le nota.
Il secondo punto invece (dare addosso all'avversario) è così esasperato che praticamente riempie tutte le cronache e i notiziari. Tizio parla male di Caio e Caio parla male di Sempronio. Uno contro l’altro sempre e comunque, negando ogni realtà ed ogni verità. Tizio è un ladro dice Caio; no il ladro è Caio, dice Tizio. Tizio e Caio sono d’accordo e distruggere il Paese dice Sempronio; no è Sempronio che non sa fare il bene del Paese.
Il popolo, cioè noi, assistiamo a questa guerra e parteggiamo a volte per l’uno a volte per l’altro, secondo l’emotività del momento (creata ad arte) senza capire in fondo come stanno davvero le cose. Resta il fatto che per denigrarsi accusarsi mordersi tra loro è ormai persistente il cosiddetto “gioco allo sbaraglio” (1)
Ecco allora che per mostrare quanto quella corrente politica stia sbagliando io mostro al mondo tutte le sue schifezze, tutte le cose più brutte del paese, tutti i malesseri esistenti cercando di dimostrare che la colpa è loro. Ma ovviamente anche gli altri fanno la stessa cosa e prendono altre cose ancora più orribili e ce le mostrano con dovizia di particolari, cercando di far intendere che la colpa è degli altri.
Ognuno insomma trasmette amplifica e sguazza nell'orrore dei fatti più truci, attribuendoli all’incapacità dei propri oppositori. Ma che succede a noi in questo bombardamento di odio e di sangue?
Noi stiamo in mezzo a questo “gioco al massacro”. Se per loro incoscienti questo rimane un gioco, per noi rimane il massacro. La nostra mente degrada sempre più. A furia di vedere fatti di cronaca sempre più violenti ed orribili diventiamo pure noi violenti ed orribili. Si chiama "imbarbarimento dell'uomo moderno".
La mancanza di esempi buoni, di buoni sentimenti, di attività sociali volte alla difesa dei deboli ci fa dimenticare cosa sia la bontà, la speranza, e ci fa perdere il gusto del vivere.
Rimane solo la sopraffazione, la ricerca dell’opportunità con ogni mezzo. Con ogni mezzo si, perché da quello che vediamo nei notiziari ci sembra che tutti siano cattivi, che tutti si odino e rubino e commettano adulterio e si uccidano…
Questa è la scatola di emozioni in cui noi facciamo nuotare la nostra mente. Ed è in questo ambiente che le persone più sensibili vengono ferite e non sanno risollevarsi. Qui nascono i disagi dei giovani. I giovani, cioè i nostri figli, che non abbiamo saputo proteggere dal male, che si difendono ignorando tutto e bruciando la loro età.
Voglia il Signore darci la forza di capire i nostri errori e di tornare indietro, ricostruendo le nostre famiglie sulla base della presenza dello Spirito Santo.
Dacci la forza o Dio di vincere questo odio che ci spinge uno contro l’altro; tiraci fuori da questo mondo così come l’abbiamo ridotto. Perdona la nostra indolenza, il nostro orgoglio; entra nei nostri cuori a riportare l’amore e la dignità per noi stessi e per quanti sono vittime innocenti di questo male che imperversa. Ricordati o Dio delle tue promesse, salvaci dal male per amore e per merito di Gesù Cristo, che ci ha amati come noi non riusciamo più.
(1) “Gioco allo sbaraglio” - In questo comportamento politico rischiosissimo, divenuto ahimé quotidiano, pur di ottenere dei risultati di parte, si eccede, ci si avventura in un’impresa difficile e rischiosa osando il tutto per tutto (Treccani); si affrontano o si fa correre un grave pericolo senza le dovute precauzioni (Sabatini Coletti). Una specie di “tanto meglio tanto peggio” in cui si arriva a distruggere davvero tutto [anche il nostro Paese] pur di non cedere; come la “sindrome di Sansone” quando disse: “muoia Sansone con tutti i Filistei” facendo crollare il palazzo. E' il crescente odio che porta a questa “normale cecità distruttiva”, odio, diffidenza, orgoglio che poi sono conseguenze dell'assenza di Dio.