un cuore ghiacciato nel terreno gelato

“L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa” (1 Corinzi 13: 4-7).  

Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? (Luca 9:41)

 Anni fa, mi chiedevo se il vero amore esistesse davvero. Non parlo di quello che un uomo e una donna possono provare l’uno verso l’altra, ma di quell’amore che va oltre le emozioni umane. Sicuramente l’essere umano è portato a provare un certo tipo di sentimento che in certi casi identifica come “vero amore”. Pensiamo anche a quello che i genitori possono provare verso i loro figli. Tuttavia scoprii che l’amore non è meramente un sentimento terreno, bensì un dono che Dio ha fatto all’essere umano all’atto della sua creazione. I nostri sentimenti sono in larga percentuale influenzati dall’ambiente in cui cresciamo e dalle persone che abbiamo modo di conoscere durante la nostra vita. Sono tanti coloro che non hanno ricevuto amore nel corso della loro vita, e non avendo conosciuto Cristo sono periti per sempre. La mancanza d’amore è alla base della crisi individuale nella nostra società.

Quando il Signore ci ha formati, a mio parere, ha lasciato un segno indelebile che ci riconduce a Lui, se lo permettiamo. È il richiamo del Suo amore che è insito in noi. Ma, come siamo soliti fare, abbiamo permesso al peccato di mettere a tacere questo richiamo divino. Per questo è scritto nella Parola di Dio che i nostri cuori senza il Signore sono di pietra. Il peccato ci ha induriti e isolati. Per chi non conosce la grazia che si ottiene per i meriti di Cristo Gesù, più passano gli anni e più queste persone diventano impenetrabili.

L’amore è Gesù. Nel passo citato di 1 Corinzi 13: 4-7, si parla dell’amore vero, un sentimento che può risiedere certamente nel cuore umano, ma solo nel caso in cui questo cuore si sia lasciato modellare dallo Spirito di Dio. Un amore che sopporta, che tollera, che cerca di fare l’interesse del prossimo, che non rinfaccia, che si rammarica per l’ingiustizia, che desidera la verità, che soffre ma pazienta perché la sua speranza è fondata sull’amore di Dio che non viene mai meno.

Chiediamoci: Chi è colui che è l’incarnazione del vero amore così ben descritto nella Lettera ai Corinzi?

La risposta è una sola: Cristo Gesù!

Quando il Signore Gesù guariva coloro che gli venivano presentati, spesso si ritrovava di fronte a persone incredule che cercavano solo di ottenere un miracolo, un prodigio, esclusivamente per un interesse terreno. Nel caso del verso 41 nel capitolo 9 dell’evangelo di Luca, c’era un padre che supplicava Gesù di liberare suo figlio da uno spirito maligno. Quando il Signore pronunciò quelle parole aggiungendo “fino a quando vi sopporterò?”, si stava rivolgendo non soltanto a coloro che erano presenti in quel momento storico ma a tutto il genere umano. Dico questo, perché l’uomo peccatore è incredulo e perverso! Non esiste altro modo di descrivere ciò che l’essere umano è senza Dio. Le parole di Gesù sono attuali, lo vediamo con i nostri occhi. Siamo testimoni dell’incredulità e della perversione, il nostro nemico spirituale continua a mietere anime. Lui vuole vederci annientati e succubi del peccato. Il nostro nemico è sadico, non dimentichiamolo.

Il Signore Gesù, sapendo che cosa il peccato scatena in noi mentre siamo su questa Terra, è stato ben disposto a sacrificarsi per farci comprendere la verità. Essa ci rende liberi, Cristo Gesù ci ha liberato dai legami della morte. Prima eravamo bendati, adesso ci vediamo chiaramente.

Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù, per mostrare nei tempi futuri l'immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù. (Efesini 2: 4-7)

Il Signore già ci vede seduti con Lui nei luoghi celesti, tutto ciò che ha compiuto sulla Terra durante la sua vita lo ha fatto per noi. Egli spera sempre che la nostra scelta sia di seguirlo.

Quale amore potrà mai essere più forte del desiderio di Cristo per noi? Un amore che per la maggior parte delle volte purtroppo non ricambiamo a causa del nostro orgoglio, della nostra ribellione e della nostra malvagità.

L’amore spera ogni cosa… Nello stesso modo in cui il Signore Gesù spera di trovarci fedeli quando verrà a prendere la Sua Chiesa, vogliamo anche noi sperare sempre in Lui, nella sua bontà e nella sua infinita misericordia.

Dio ci benedica!

V.D.S. 

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