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(SEGUE DALL'ARTICOLO 694)

“Chi mi dice che la Bibbia sia vera e venga da Dio?” domande simili vengono fatte in continuazione; noi proveremo a dare qualche elemento di riflessione utile per cercare risposte.

1) Ai NON credenti che passano la vita a cercare di demolire la Bibbia: non capisco tanto risentimento e tanta fatica per contestarla. Se tu non sei interessato a Dio, allora che io segua la Bibbia oppure no, che te ne importa? Ci sono moltissime altre cose che potresti fare senza accanirti in questa. La Bibbia (per chi la vuole accettare) è un supporto dato da Dio per conoscere Lui, noi, il nostro passato, il ns futuro, e poterci armonizzare in tutto questo. Chi non è interessato a Dio che la legge a fare? Anche se si accosta alla Bibbia la trova “chiusa”, non può avere “la chiave di lettura” per comprendere gli insegnamenti che sono in essa al di là dei fatti raccontati. Vedrà solo un insieme di parole come potrebbe essere un racconto mitologico o l’elenco del telefono. Le parole diventano “vive” solo quando viene acceso in noi una specie di “decodificatore”, chiamiamolo così, che traduce alla nostra mente l’intenzione di Dio stesso quando le ha ispirate ad alcuni uomini del passato. Non è dunque la Bibbia in se stessa che ci interessa come fosse un oggetto dai poteri magici; e tanto meno ci interessa l’osservanza bigotta legalista dogmatica idolatrica e spesso fanatica delle leggi che vi son scritte, che alcune chiese o religioni monoteiste applicano. Quello che ci interessa, per una serie di scelte che abbiamo fatto (vedi la puntata precedente) è risolvere la tensione che avvertiamo in fondo a noi stessi (SE l’avvertiamo), che è rivolta a Dio, e che ci spinge (SE ci spinge) a volerLo conoscere. Ora in questa prospettiva i libri raccolti nella Bibbia[1] rappresentano il mezzo voluto scelto e ispirato da Dio stesso per darci una specie di binario su cui proseguire una certa evoluzione interiore.

2) A quelli che “dicono di credere in Dio” MA contestano la Bibbia: Bisogna distinguere: A QUALE DIO TI RIFERISCI? molti usano lo stesso termine “Dio” per indicare argomenti e ragionamenti diversi.

a) Quelli che seguono un “Dio-concetto”: Ad esempio è molto diffusa oggi l’idea di “Dio-Amore-Tutto”; dove Dio più che altro è un grande concetto, più o meno personalizzato, che raccoglie la vita l’armonia universale passato futuro universo; tutto insomma, in cui non esiste il male; e se il male oggi c’è sarà comunque riconvertito in bene nel corso di complesse evoluzioni o rinascite. Nulla è da rigettare nulla è da escludere, tutto è da amare. Poi c'è chi segue la fede nel Dio-Uomo, oppure nel Dio-Scienza... ecc. Non vogliamo commentare queste concezioni, ognuno può idealizzare ciò che vuole, diciamo solo che non è la nostra scelta.

Noi crediamo in un Dio Essere vivo e vero, incarnato in Cristo Gesù, che ci ha indicato delle linee guida per “salvarci”[2].

E’ per noi, ripeto, letteralmente un Essere vivo, con Il Quale si può entrare in relazione. Si identifica per praticità nel “Dio di Abramo, Isacco, Giacobbe” per via di una genealogia indicata solo nella Bibbia, che sarebbe come a dire: “Intendo quel Dio lì, quello in cui credevano Abramo, Isacco, Giacobbe e tutti gli altri di cui parla la Bibbia”.

b) Quelli che sono una via di mezzo: Ci sono poi quelli convinti di essere credenti, e magari per certi versi lo sono, ma in misura così superficiale da accettare tutti i compromessi possibili col mondo, con le chiese, le religioni e col prossimo, scambiando tutto questo per “tolleranza” e “amore”. Qs categoria di persone pervasa da varie forme di credenze e tradizioni e filosofie, accetta si la Bibbia, ma è una accettazione intellettuale poco rilevante: infatti essendo cresciuta nei rimaneggiamenti cattolici della Scrittura, la considera una cosa vecchia, poco importante, -tanto..- dicono -chi mi può garantire che sia veramente quello che dice Dio? Vai a capire quante verità ci sono in altri testi religiosi del mondo! Qualsiasi cosa si può interpretare in tanti modi… ci sono tante religioni.. in tutte c’è una parte di Dio… tutte quante vengono da Dio…- In pratica queste persone (sono forse la maggioranza degli “pseudo-credenti”) fanno un cocktail di intellettualismo bonario tradizionale quasi ateo e falsamente chiamato “ecumenico”, ma non hanno veramente conosciuto il Signore. Tutto sommato seguono il loro “Ego”. Percepiscono che c’è un Dio, ma non hanno l’umiltà di accogliere quello che Lui chiede. In fondo bisogna capirle queste persone: sono troppo “intelligenti” per farlo; loro sono certamente molto più “avanti” di noi che ancora cerchiamo di studiare e seguire la Bibbia.

c) Quelli che dicono “il testo originale chissà quanti cambiamenti ha avuto….” Questa è un’opinione molto diffusa ma che, a quanto ho letto, non corrisponde a verità. Basterebbe andare a vedere tutti i manoscritti antichi ritrovati della Bibbia (pare ve ne siano molti), e confrontarli tra loro. A parte qualche differenza irrilevante nelle copiature, i contenuti sono identici. Nel corso dei secoli piuttosto si è data sempre più importanza alla fedeltà delle traduzioni nelle varie lingue, ed ogni tanto si comprende con più esattezza l'originale. Questo mi pare ragionevole. Tuttavia comprendiamo che lo studio/correzione di una traduzione, che può giustamente migliorare, non ha nulla a che vedere con l’originale, che è rimasto intatto ed accessibile a chiunque. «La Bibbia non è stata cambiata. Un confronto tra gli antichi manoscritti rivela che il testo biblico è rimasto praticamente lo stesso nonostante nel corso dei millenni sia stato copiato e ricopiato su materiali deperibili. Significa questo che i copisti non fecero mai alcun errore? Sono stati ritrovati migliaia di antichi manoscritti biblici. Alcuni di questi presentano tra di loro varie differenze dovute a errori di trascrizione. La maggior parte di queste differenze, però, è di minima entità e non cambia il significato del testo.»[3]

3) MA IL VERO PERICOLO secondo me non è tanto il testo originale, e nemmeno quello che troviamo sulle nostre Bibbie oggi, quanto invece la manipolazione interpretativa che molte chiese ne fanno per il loro tornaconto.

Già al tempo di Gesù c’era una élite di potere fanatica, corrotta e collusa col potere, contro cui Gesù si scaglia senza mezzi termini. Oggi chi dirige le chiese di maggioranza non è meno preso dal potere. Questi organi di comando, che non hanno molto a che vedere con la stragrande maggioranza dei fedeli (che sono brave persone ingenue ma che per questo “si bevono” tutto), hanno progetti di potere sul mondo come tutti i politici delle nazioni. In più –ed è questa la cosa terribile- lavorando sulle coscienze e controllando i comportamenti e le intenzioni ad esempio con le “confessioni”, usano ipocritamente le parole della Bibbia falsandole in dottrine e dogmi, per i loro scopi. Il loro scopo principale è il potere mondiale sulle coscienze al fine di sedarle e dirigerle. Ma questo non si vede se non attraverso un attento studio, appunto, della Bibbia. Chi si avvicina ad essa con onestà e senza pregiudizi troverà immediatamente differenze tra ciò che insegna il Signore e ciò che insegnano alcune chiese.

4) UN MOTIVO CHE A NOI SEMBRA VALIDO PER SEGUIRE LA BIBBIA:

Abbiamo visto che il centro della nostra fede, per una serie di motivi, è Gesù Cristo. Se uno si ritiene “cristiano” dovrebbe vedere il Cristo come una specie di modello per ciò che diceva per come si comportava, giusto? Ora Gesù negli insegnamenti e nel comportamento seguiva perfettamente la Bibbia, cioè quello che noi chiamiamo Vecchio Testamento, ovvero la Legge e i profeti. Egli faceva continuamente riferimenti scritturali.

Quello che viene dopo, che chiamiamo Nuovo Testamento, cioè il Vangelo, gli Atti, le Lettere, l’Apocalisse, non è mai in contrasto con quanto era stato scritto prima, anzi ne è il proseguo.

E allora, se lo faceva Gesù Cristo, noi che diciamo di seguire il Cristo perché non lo facciamo?

Il problema forse è che quando una chiesa dice parlare in nome di Gesù noi seguiamo la chiesa, senza controllare se è vero oppure no che Gesù intendeva dire in quel modo.[4]



[1]  La Bibbia si presenta come una piccola biblioteca di 66 libri canonici scritti nell'arco di 1600 anni, da 40 persone diverse, 39 libri di scritture ebraiche (Vecchio Testamento) e 27 libri di scritture greche cristiane (Nuovo Testamento). Il credente pensa siano stati ispirati ed armonizzati dalla stessa mente di Dio. Per chi fosse interessato potrebbero essere utili due piccoli nostri dossier:
- 1) CONOSCIAMO LA BIBBIA - ( https://www.ilritorno.it/old_site/es/eshtml/dossier/CONOSCIAMO%20LA%20BIBBIA.pdf ) MIni-sintesi di RR giu-2001 -pdf di 6 pagine;
- 2) LA BIBBIA - STUDIO -SINTESI ( https://www.ilritorno.it/old_site/es/eshtml/dossier/LA%20BIBBIA%20studio.pdf ) di G.C. divisa in 5 parti - aprile 2013 - pdf di 18 pagine;
[2]  Il concetto di “salvezza” richiederebbe uno studio approfondito. Intanto può essere utile qs nostra pagina:
[4]  Non a caso per molti secoli in Italia chiunque leggeva da solo la Bibbia, o la diffondeva, era condannato a morte dal papato (storia dei Valdesi). Anche oggi seppure in modo più strisciante viene impedito alle persone di leggere da sole il contenuto delle Scritture, a meno che "per il loro bene", non sia presente almeno un prete o qualcuno delegato dall'autorità ecclesiastica.

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