Disciplina

(segue da…LE DUE REALTÀ: I NOSTRI ACCOMODAMENTI (Parte 2) – 46 ST )


Quante persone hanno provato nel corso dei secoli ad “educare la carne”! E tutte con grande serietà e decisione. Credo che due siano le strade più importanti da analizzare: quella dell’ascetismo e quella del rinnovamento.

L’ascetismo

Vi riporto di seguito la definizione che dà l’enciclopedia online:

“L'ascetismo denota una vita che è caratterizzata dal rifiutare i piaceri terreni e vivere in austerità. Coloro che praticano stili di vita ascetici spesso percepiscono le loro pratiche come virtù e le ricercano per raggiungere maggiore spiritualità. Molti asceti credono che l'azione di purificare il corpo aiuti a purificare l'anima, e a ottenere perciò un maggiore legame con ciò che è divino e pace interiore. Ciò può prendere anche la forma di auto-mortificazione rituale o rinunce brutali al piacere. Questi asceti però sono del parere che le costrizioni autoimposte li portino a raggiungere una maggiore libertà in vari campi della loro vita, come una maggiore abilità a pensare chiaramente ed a resistere ad impulsi vari.” (Wikipedia)

Attraverso questa (come definirla… tecnica… procedura…) attraverso questa pratica, il protagonista, il soggetto, il punto di partenza è l’uomo, il nostro impegno, la nostra volontà, la quale si tramuta in una ferrea disciplina; questa disciplina permette così di passare diversi gradi di perfezionamento fino a farci divenire completamente distaccati dal mondo, intendendo questo sia in senso fisico che spirituale.

Ecco, dunque, le persone che vanno nella clausura dei monasteri, nel deserto, in cima alle montagne, ecc.

Quelli dotati di maggiore forza d’animo e di maggiore perseveranza riescono a raggiungere stati elevati gli altri no.

Il Rinnovamento

Attraverso "il Rinnovamento" invece  l’uomo non è il soggetto ma l’oggetto di una trasformazione interiore che parte da Dio ed agisce nel cuore dell’uomo. La pratica virtuosa dell’uomo santificato dunque non sarà una conquista della ferrea disciplina di mortificazione del corpo, ma sarà la conseguenza di un modo di essere, ottenuto quasi senza sforzo fisico o mentale. Con il rinnovamento dello Spirito, inoltre, l’uomo non esce dal mondo ma assolutamente ci vive e ci si confronta. Come dice Gesù nella sua meravigliosa preghiera sacerdotale nel cap. 17 di Giovanni, Gesù non chiede che l’uomo venga tolto fisicamente dal mondo, ma che venga protetto dal maligno e che sia santificato, pur andando nel mondo, come il sale che porta il suo sapore.

15 Io non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. 16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 17 Santificali nella tua verità; la tua parola è verità. 18 Come tu hai mandato me nel mondo, così ho mandato loro nel mondo. 19 E per loro santifico me stesso, affinché essi pure siano santificati in verità.” (Giovanni 17:15-19)

R.R.

(continua… la quarta parte verrà pubblicata il 3 giugno)

 

 

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