Caparbietà

La caparbietà è quella ostinazione, quella testardaggine tipica delle persone che non vogliono/possono usare l’intelligenza. Chiudono il ragionamento, non vogliono sentire nessuno, non vogliono riflettere; vanno avanti per i loro ragionamenti e le loro strade cieche anche facendo del male senza avvedersene. È un difetto grave, con conseguenze disastrose perché evitando di mettersi in discussione impedisce l’azione dell’umiltà; ora, senza l’umiltà l’intelligenza non può avere una funzione veramente risolutrice e la persona caparbia si preclude la possibilità di socializzare, di amare, di comprendere ed essere compresa.

Nulla a che vedere con la tenacia, una qualità di chi, elaborata una scelta, sa tenerla con grande forza anche davanti a mille difficoltà.

Nella Scrittura biblica la caparbietà è unita quasi sempre ad un “cuore malvagio” e “ribelle”. (Geremia 3:17; 7:24; 11:8; ecc…), un “collo duro” (Esodo 34:9; Deuteronomio 9:6; 9:13; ecc…).

La caparbietà e la ribellione sono i peccati di Satana, rappresentano dunque il male per eccellenza ed opponendosi e sfidando la volontà di Dio stesso, erano punite nell’AT con la morte:

"Se un uomo ha un figlio caparbio e ribelle, che non ubbidisce alla voce di suo padre né di sua madre e che non dà loro retta neppure dopo che l'hanno castigato, suo padre e sua madre lo prenderanno e lo condurranno dagli anziani della sua città, alla porta della località dove abita, e diranno agli anziani della sua città: «Questo nostro figlio è caparbio e ribelle; non vuole ubbidire alla nostra voce, è senza freno e ubriacone»; allora tutti gli uomini della sua città lo lapideranno a morte. Così toglierai via di mezzo a te il male, e tutto Israele lo saprà e temerà." (Deuteronomio 21:18-21)

Nel NT la sostanza non cambia molto anche se viene spiegata in modo diverso; infatti, chi si comporta così rifiuta la Vita di Dio ed ha quello che resta; senza Dio sarà lasciato a sé stesso, avrà cioè l’assenza di Vita, quindi una morte spirituale:

“Gente di collo duro e incirconcisa di cuore e d'orecchi, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo; come fecero i vostri padri, così fate anche voi.” (Atti 7:51)

“Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per udire la Parola di Dio. Ma i Giudei, vedendo la folla, furono pieni di invidia e, bestemmiando, contraddicevano le cose dette da Paolo. Ma Paolo e Barnaba dissero con franchezza: «Era necessario che a voi per primi si annunciasse la Parola di Dio; ma poiché la respingete e non vi ritenete degni della vita eterna, ecco, ci rivolgiamo agli stranieri.” (Atti 13:44-46)

“Essendo in discordia tra di loro, se ne andarono, mentre Paolo pronunciava quest'unica sentenza: «Ben parlò lo Spirito Santo quando per mezzo del profeta Isaia disse ai vostri padri: "Va' da questo popolo e di': 'Voi udrete con i vostri orecchi e non comprenderete; guarderete con i vostri occhi, e non vedrete; perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile, sono divenuti duri d'orecchi, e hanno chiuso gli occhi, affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, non comprendano con il cuore, non si convertano, e io non li guarisca'".  Sappiate dunque che questa salvezza di Dio è rivolta alle nazioni; ed esse presteranno ascolto». [Quand'ebbe detto questo, i Giudei se ne andarono discutendo vivamente fra di loro.]” (Atti 28:27-29)

R.R.

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