Persona sola su panchina

Quasi sempre la solitudine interiore è l’amara conseguenza di una serie di circostanze che ci fecero soffrire e che non abbiamo ancora superato. Ma può esservi nascosto anche un tesoro se in certi silenzi sentiamo la voce di Dio. 

Se da una parte l’uomo non è stato creato per restare solo (1), d’altra parte la solitudine sembra l’assidua e reale compagna del cristiano nel mondo. Il mondo infatti di per sé stesso segue il suo principe che è Satana (2) ed il cristiano, non accettando questo modello che imperversa, si trova spesso isolato rischiando di venire meno (3); ma questa è solo la “realtà umana” quella che appunto il “principato del mondo” ci offre; la realtà di Dio è un’altra: L'ora viene, anzi è venuta, che sarete dispersi, ciascuno per conto suo, e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. (Giovanni 16:32)

Il cristiano non è mai veramente solo, e se Dio permette che passi in spazi di deserto avrà certo i suoi motivi che sono sempre per il nostro bene anche se al momento non lo capiamo. Si fronteggiano così due realtà: quella della realtà umana visibile e tangibile e quella della fede. Se questa lotta accade nella tua vita in questo momento è forse perché attraverso questo dolore il Signore vuole liberarti dal dolore stesso.

In certi momenti questa lotta può assumere tensioni di una carica drammatica e pericolosa anche per la vita stessa, che possono assomigliare ai momenti di Gesù nel Getsemani; ma non devi cedere! È necessario resistere e pregare con tutte le forze: ciò che appare nel mondo non rappresenta quello che è davanti a Dio. La realtà per noi è Dio, il quale saprà usare anche quei momenti terribili per il nostro bene: Giovanni Battista crebbe forte come una roccia vivendo nel deserto e fu per quel motivo che poté dare la sua testimonianza a tutti noi. Gesù stesso fu sospinto dallo Spirito nel deserto per essere tentato e ciò fu necessario per il nostro bene. Quando Isaia era in crisi nel deserto la voce di Dio gli disse: Ma io lascerò in Israele un residuo di settemila uomini, tutti quelli il cui ginocchio non s'è piegato davanti a Baal…. (da 1 Re 19:18) e riacquistò forza e fiducia.

Tu che soffri per la tua solitudine, non ti chiudere nella rassegnazione di chi è disperato; non chiudere le porte alla speranza! Dio che ti ha creato non ti lascerà mai da solo/a. Non lo so perché, ma vi sono molte sofferenze che noi dobbiamo passare; tuttavia non confondere la sofferenza con la solitudine: Gesù era un “disprezzato, abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza”(4) ma non era solo.

Un certo tipo di sofferenza la proveremo sempre e comunque, perché è la realtà dell’anima nostra ancora separata da Dio, la quale soffre realmente; inoltre non c’è solo il dolore per la nostra anima ma anche quello per le persone care che a loro volta possono passare delle prove molto dure; a questo si aggiunge anche il dolore per le persone senza Dio, che ingannate dal maligno non se ne avvedono.

Ma la solitudine che tu provi se ti chiude in te stesso è solo una tentazione di Satana che vuole ingannare anche te. Devi farti forza! Resisti! Non è senza ricompensa ciò che stai facendo! Riporta la realtà di Dio anche al di sopra dei tuoi sensi al di sopra di ciò che vedi e senti e tocchi… Non è vero che sei abbandonato! Non è vero che non c’è amore per te! È solo una manovra del diavolo per isolarti. Il Signore non ti lascia! Non puoi nemmeno immaginare le cose meravigliose che ha preparato per te! Egli è accanto a te anche adesso quando piangi e saprà come liberarti: L'angelo del SIGNORE si accampa intorno a quelli che lo temono, e li libera. (Salmi 34:7)

Torna a lodare il Signore con piena fiducia ed aspettalo; non tarderà.

R.R. (prima pubblicazione 2022)


(1) "Poi Dio il SIGNORE disse: «Non è bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui»." (Genesi 2:18)

(2) Giov. 12:31; Giov. 14:30; Giov. 16:11; Efes. 2:2

(3) Egli rispose: «Io sono stato mosso da una grande gelosia per il SIGNORE, per il Dio degli eserciti, perché i figli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, hanno demolito i tuoi altari, e hanno ucciso con la spada i tuoi profeti; sono rimasto io solo, e cercano di togliermi la vita». (1Re 19:10)

(4) "Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza, pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna." (Isaia 53:3)

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