CREDERE… UN ATTO DI INCOSCIENZA? - di Renzo Ronca – 8-9-20

 

 

  

 Poiché così dice il Signore, l'Eterno, il Santo d'Israele: «Nel tornare a me e nel riposare in me sarete salvati; nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza». Ma voi non avete voluto, (Isaia 30:15)

 

La nostra vita terrena inizia piangendo e prosegue tutta in salita. Ma accettando Dio nel nostro cuore ecco che le salite sembrano di meno. Ho detto "sembrano" meno, in realtà ci sono sempre, quello che cambia è il modo di guidare la nostra persona.

 

Quando scopri il Signore è come se ti mettesse accanto una specie di secondo pilota, simile a quello che nelle corse “rally” è concentrato metro per metro sulla cartina stradale del tuo percorso che ha già fatto, e sulla base dei suoi appunti, ti avverte un attimo prima della buca che stai per incontrare, della discesa, della curva improvvisa… Così fidandoti della sua parola, tu scali le marce già prima di vedere la curva, prima di vedere la salita, in modo che appena la curva o la salita arriva, tu sei già pronto e la macchina procede presto e bene.

 

Questo modo di guidare ti permette di avere meno ansia per "quello che ci sarà dopo", e di godere di una relativa calma mentre guidi.

 

Ma è difficile riuscire a fidarci di un altro.

Già è quasi impossibile ospitarlo “dentro” la nostra “macchina”, ovvero in noi stessi. Dargli pure retta se pretende di insegnarci la strada poi… Difficile andare contro la logica di una guida tutta nostra, basata su ciò che realmente vediamo. Vogliamo il controllo di tutta la nostra vita; anche se qualcuno ci dice che potremmo sbagliare perché quella strada lui l’ha già percorsa e si è segnato tutti i punti difficili.

 

Forse è tutta qui la differenza tra credente in Dio e non credente. Il non credente non ce la fa a fidarsi, perché in fondo, bisogna ammetterlo, “credere”, cioè affidare la ns vita ad un altro, è una scelta abbastanza incosciente.

 

Che dire allora? Niente, nessuno può provare all'altro che ha ragione. Ciascuno faccia la sua scelta; constateremo poi il risultato all’arrivo. Per chi arriva.

 

 

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