Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

INVESTIGAMI O DIO E GUIDAMI – Ci lasciamo davvero osservare in profondità da Dio? - (tratto da aggiornamento appunti sulla espansione spirituale  novembre 2007) - di Renzo Ronca – 17-2-16- h.9

 

 

 

 

Quando il S “ci fissa in volto”  non è del tutto piacevole per la nostra umanità. Lui vede ogni millimetro della nostra persona terrena in rapporto alle aspirazioni del nostro spirito e ci rivela “quello che ci manca” per la nostra perfezione.

A volte però pensiamo che Dio ci veda come noi vediamo noi stessi. Ma noi potremmo essere troppo severi con noi stessi oppure troppo permissivi. 

Spesso abbiamo un “io” esageratamente ingombrante che non ci pensa proprio a diminuire. Anzi c’è la tendenza moderna a considerare certi ns difetti (come l’ambizione, il protagonismo) come elementi di un “carattere forte”, positivo, dunque “benedizione di Dio”. Ma davanti a Dio non si può mentire, neppure se usiamo parole di Dio. Spesso “l’amore cristiano” di cui ci riempiamo la bocca o che cerchiamo di diffondere non è altro che espressione del nostro desiderio di controllo sugli altri, la ricerca di un successo personale che ci gratifica e ci fa trovare consensi umani, alleviandoci dalla nostra solitudine, la cui causa vera è l’aridità che deriva dalla mancanza di un Dio che si rinnova ogni giorno nel nostro cuore.

 

1Pietro 1:22 Avendo purificato le anime vostre con l'ubbidienza alla verità mediante lo Spirito, per avere un amore fraterno senza alcuna simulazione, amatevi intensamente gli uni gli altri di puro cuore,

 

Nessuno si senta accusato: Cerchiamo di fare differenza tra il senso di colpa  e l’investigazione di Dio; infatti Il senso di colpa che perdura è l’arma di Satana per distruggerci, ma l’investigazione di Dio è per la nostra correzione e salvezza.

 

L’uomo si vergogna dei suoi difetti e cerca di nascondersi come faceva Adamo quando Dio lo cercava:

 

Poi udirono la voce dell'Eterno DIO che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno; e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell'Eterno DIO fra gli alberi del giardino. Allora l'Eterno DIO chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?». Egli rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino, e ho avuto paura perché ero nudo, e mi sono nascosto». E DIO disse: «Chi ti ha mostrato che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero del quale io ti avevo comandato di non mangiare?». (Gen 3:8-11)

 

Invece di scappare (nostro normale istinto quando siamo “scoperti” di fronte Dio), dovremmo farci forza ed andare controcorrente, e chiedere e ringraziare invece lo Spirito di Dio che investiga in ns cuori per migliorarli:

 

Investigami, O DIO, e conosci il mio cuore; provami e conosci i miei pensieri; e vedi se vi è in me alcuna via iniqua, e guidami per la via eterna. (Sal 139:23-24)

 

 

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