Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

PRIMA O POI INVOCHIAMO DIO  di Stefania - (16-6-15) - 22-7-17

 

 

La Bibbia invita ad esperire personalmente la presenza di Dio, invocandoLo, cercandoLo. Non ci chiede di fermarci al dogma della Sua esistenza. Essa ci dice che Dio si fa trovare da chi sinceramente lo cerca.

Complessa è la realtà umana, insondabile quella divina, ma noi, in un percorso di crescita, quando diventare grandi e invecchiare significa davvero maturare, siamo chiamati ad accettare livelli sempre maggiori di complessità e di insondabilità.

Ognuno di noi cammina a modo suo in questo percorso.

La realtà terrena è percepita in modo diverso da ognuno, filtrata dalle diverse strutture di personalità che, d'altronde, possono anche mutare nel tempo, non essendo cristallizzate.

Anche la realtà divina è percepita in modo diverso a seconda del tipo di personalità che abbiamo. Qualcuno accetta serenamente Dio e la rivelazione di Gesù Cristo, qualcun altro esamina con aristotelica logica ogni affermazione biblica, qualcun altro ancora tenta compromessi tra una religione e l'altra per non far torto a nessuno.

In genere, però, se non ci troviamo nel bisogno, difficilmente invochiamo Dio con cuore sincero, e difficilmente Lo percepiamo come Reale e Vivente.

A volte è un evento traumatico, oppure sono circostanze materiali molto difficili, ad indurci a cercare un porto sicuro nella tempesta. A volte è una malattia, o comunque la prossimità della morte, che ci fa invocare Dio perché ci guarisca. Può essere l'esito di una vita di vizi e di cattive azioni che, dal profondo del baratro in cui ci troviamo, ci spinge a chiamare Dio affinché ci risollevi. Può essere la sete di verità che abbiamo, che un giorno ci porta ad inginocchiarci ed a pregare Dio di lasciarSi trovare, di dissetarci nel deserto.

Tutte queste situazioni, tutte le nostre diverse storie e le nostre diverse personalità, hanno in comune soltanto questo: un giorno, ci siamo resi conto di essere molto piccoli, di avere bisogno di Chi è più grande di noi. Un giorno, abbiamo alzato gli occhi al cielo, o chinato il capo, e abbiamo gridato, o pianto, o appena sussurrato. Abbiamo chiamato Dio, Lo abbiamo pregato con cuore sincero, lo abbiamo invocato, Gli abbiamo chiesto di manifestarSi nella nostra vita.

Invocare Dio è già rispondere alla Sua chiamata che è costante, e viene da pensare che a volte, le circostanze della vita che ci inducono a cercarLo, siano proprio ritagliate apposta per noi, per la nostra personalità, affinché comprendiamo di aver bisogno di Lui, e affinché ci rendiamo conto che il mito di bastare a noi stessi, di poter fare a meno di Dio, è la più grande menzogna di tutti i tempi.

 

“Voi m'invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò. Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore; io mi lascerò trovare da voi" (da Geremia 29: 12-14)

 

 

 

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