OPINIONI SUI CONTENUTI DELLA GENTE OGGI

di RR - 14-7-13-h.17,30 -  (Livello 3 su 5) 

Ciò che ha dentro la gente si vede da ciò che dice e dal suo comportamento perché uno esprime ciò che è, ed è ciò che ha dentro.

Sparisce la differenziazione tra le varie tipologie sociali e si sta formando una gigantesca fascia di gente piatta, ingabbiata nei social network, instradata in argomenti già predisposti.

E’ un enorme vagone del tipo carro-bestiame quello in cui ci fanno salire. Siamo come mucche rassegnate che potrebbero darti facilmente una cornata, ma che si lasciano condurre docilmente dove vuole il macchinista e gli regalano anche il latte ed i piccoli vitelli per gli olocausti al consumismo.

Ciò che faceva dell’uomo un essere nobile era il ricordo del suo passato,  le sue origini (creato da Dio) e il suo pensiero volto alla scoperta, alla crescita, al miglioramento.

La nobiltà è stata invece sostituita dalla bestia, dagli istinti animaleschi che ti spingono solo a cercare il piacere, a sopraffare, a possedere.

Il pensiero una volta si evolveva con la scrittura, la riflessione, l’osservazione delle stagioni nei loro tempi, senza fretta.

Oggi il linguaggio ci è stato tolto per il bruciare delle emozioni.  I contenuti vengono ristretti sempre più in modo da lasciare solo sensazioni forti, come una droga. 

Le lettere non si scrivono più da tempo. Le mail sono sempre più ridotte. Persino Facebook con i suoi pettegolezzi può diventare superato davanti ai 140 caratteri di Twitter dove non si sa chi segue chi e perché.

Se parli a qualcuno e ci metti più di un minuto già si è stufato di ascoltarti e vedi che con lo sguardo è già lontano.

Una decina d’anni fa potevamo scrivere nel sito pagine e pagine di studi e c’era qualcuno che li leggeva; non tanti, ma qualcuno c’era.  Oggi è la sola parola “studio” che fa scappare tutti.

Ammetto che anche io non ho più pazienza.

Siamo molto cambiati, c’è bisogno di essenzialità e verità ma li cerchiamo in modi e in direzioni già “confezionate” che non ci daranno mai contenuti, ma solo i titoli dei contenuti.

Siamo uccelletti sul ramo sempre pronti a inseguire il vento.  

Amore? Romanticismo? E cos’è ormai?  Si può vedere col tablet?

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