Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

I BISCOTTI SI INZUPPANO E SI ROMPONO COME LA VITA NOSTRA

di Renzo Ronca - 26-9-12 - (Livello 2 su 5)

 

 

Avete visto la mattina quando si fa colazione, quando mettiamo una fetta biscottata nel latte? La parte inzuppata assorbe il liquido come una spugna, poi diventa molla molla e se non ti sbrighi a mangiarla ti cade nella tazza schizzandoti la camicia.

Ecco, la corruzione di oggi è come quel latte della colazione, un liquido che ci rende molli molli… non ci sappiamo più tenere dritti, in piedi; ci afflosciamo inzuppati di cose che ci rendono deboli, fiacchi…

E cos’è che rende tanto deboli? E’ Il peccato, cioè la lontananza da Dio e dalla Sua Parola.  L’assenza di Dio è come un corpo senza la spina dorsale.. come fa una persona a stare dritta senza la spina dorsale?

Tutta la terra è come una spugna ripiena di questo liquido che ci indebolisce nei valori importanti come l’onestà, la fede, l’amicizia. 

La differenza è che non si tratta più di latte, ma di un liquido maleodorante e schifoso. Avete sentito parlare delle discariche? Ci hanno buttano dentro di tutto, persino le cose velenose e radioattive…  Ebbene il liquido che inzuppa la nostra testa, la nostra mente, è simile a quello che esce dalle discariche. Lo chiamano “pergolato”, è un prodotto della decomposizione dei rifiuti, è altamente tossico, cioè fortemente velenoso. Avvelena gli ortaggi, le piante, l’aria… può penetrare fino alle sorgenti d’acqua sotto terra (falde acquifere) ed avvelenare l’acqua che poi beviamo.

Ecco, detto in maniera molto pratica, se al posto della fetta biscottata ci mettiamo il nostro cervello e al posto del latte ci mettiamo questo liquido schifoso, il “pergolato”, possiamo capire come siamo ridotti.

Siamo così inzuppati di peccato che la differenza tra i rifiuti e noi, nemmeno si vede.

Siccome questo liquido schifoso, che è il peccato, è prodotto dalle nostre azioni senza Dio, e siccome è esteso a tutta la terra, allora riguarda tutti gli uomini di tutto il mondo.

Sapete che significa questo?

Significa che la politica e le nazioni sono come quella parte tutta inzuppata di una cosa molle molle e schifosa che non si regge più dritta e sta per cadere su se stessa.

L’uomo sulla terra è un corpo senza testa perché non ha più fede in Dio, non Lo cerca. Se ne sente parlare non gli obbedisce perché non Gli crede. L’uomo ce l’ha con tutti gli altri uomini e pensa che Dio sia come un uomo per questo non si fida di Lui.

Eppure, se è rimasto un minimo di fede, un barlume piccolo piccolo di fede, allora possiamo ancora salvarci dal crollo mondiale che sta per arrivare.

Non è difficile salvarci, ci vuole solo un po’ di coraggio: sapete come si fa? 

Torniamo alla nostra fetta biscottata ormai quasi tutta inzuppata di “pergolato”… ebbene quando una fetta si inzuppa, c’è sempre una piccola parte asciutta tenuta con due dita, vero? Quella piccola parte è forse ancora sana, sa stare “in piedi da se stessa” non è molle. Lì ancora non è arrivato il peccato. Allora salviamo il salvabile! Lasciamo pure che tutto il resto ormai fradicio e marcio se ne vada per il suo destino! Lasciamolo cadere nel catrame come se fosse morto! In effetti è già morta quella parte di noi imbevuta di peccato. Lasciamola andare senza pensarci più! Come se non facesse più parte di noi! Raccogliamo invece la nostra mente e la nostra speranza in quell’ultimo pezzettino asciutto e facciamo in modo che le due dita che lo reggono siano le dita del Signore!

Infatti è scritto:

Se la tua mano o il tuo piede ti fanno cadere in peccato, tagliali e gettali via da te; meglio è per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. (Matteo 18:8)

E quindi sapendo questo (e questo è ciò che ci dice Gesù non uno qualsiasi), che ce ne importa se perdiamo qualche ricchezza, qualche parte di noi imbevuta di peccato? Il Signore ci farà rivivere partendo proprio da quella piccolissima parte che è rimasta asciutta che ancora si fida di Lui.

Ripartiamo dall’inizio impegnandoci a non avere più nulla a che fare col peccato. Lasciamo perdere la corruzione, evitiamo di rubare, evitiamo le bestemmie, evitiamo di odiare il prossimo… Ripartiamo dall’unica cosa sana che ci è rimasta: la memoria di un Dio che ci ama. Andiamo a cercarlo subito, apriamo il Vangelo, leggiamo, preghiamo! Pensate che non ci darà la sua grazia? Egli ci salverà finalmente da questo mondo che sta morendo. Il Signore è qui vicino a te ed è in grado di ridarti la vita! Rivolgiti a Lui con la poca fiducia che ti è rimasta! E’ sufficiente! Avanti prova ad affidarti a Lui prometti di non peccare più e questa fede salverà la tua vita e quella di chi sarà con te.

 

 

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