Bollettino libero cristiano evangelico  della  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

PROVE E TENTAZIONI differenze - come superarle secondo Giacomo 1:12-18

di Renzo Ronca - 17-9-12

12 Beato l'uomo che sopporta la prova; perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promessa a quelli che lo amano. 13 Nessuno, quand'è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno; 14 invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce. 15 Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando è compiuto, produce la morte. 16 Non v'ingannate, fratelli miei carissimi; 17 ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c'è variazione né ombra di mutamento. 18 Egli ha voluto generarci secondo la sua volontà mediante la parola di verità, affinché in qualche modo siamo le primizie delle sue creature. (Giacomo 1:12-18)

In questo breve passo l’apostolo Giacomo ci parla di prove e tentazioni; ci spiega come agisce la tentazione e propone la soluzione.

Non si indaga il perché ci siano le prove e le tentazioni, in qs scritto la loro esistenza viene data per scontata come parte dell’essere umano.

La prova è un ostacolo, una sofferenza, un momento difficile anche di dolore. Dio può provarci per un suo fine, per educarci per rafforzarci o la può permettere per mille altri motivi difficili da codificare. Resta il fatto che l’uomo deve imparare a resistere alla prova; deve superarla con la forza d’animo sospinta dalla fede e la fede dalla speranza che gli insegnamenti di Dio diffondono. Il comportamento dell’uomo nella prova rivela la qualità della sua fede, mostra la sua maturità, quanto veramente sia unito a Dio. Alcune prove sono passaggi quasi “obbligati” nella nostra vita, come la perdita di una persona cara. La vicinanza di Dio ci permette di superare le prove, quando resistiamo al massimo delle nostre forze e con tutta la nostra volontà, confidando sempre nel Signore.

La tentazione invece ha sempre a che fare col peccato. Giacomo con un esempio semplice spiega la natura della tentazione: la tentazione non ha nulla a che vedere con Dio, non viene da Lui, anzi Lui stesso è inattaccabile da ogni forma di tentazione. E’ dentro di noi invece il punto debole: la concupiscenza, cioè la bramosia ardente appassionata di un piacere generalmente fisico. Questo desiderio corrotto, unito al padre della menzogna, cioè Satana, concepisce l’agire del peccato. Una volta compiuto il peccato, questo, a sua volta genera la morte.

L'apostolo si raccomanda di non essere ingannati, infatti non è sempre facile discernere la tentazione prima che si manifesti come tale. Può sembrare una tendenza necessaria o giusta o comunque normale, innocua. L’unico modo, secondo l’apostolo Giacomo per discernere e superare prove e tentazioni è vivere della Parola di Dio perché solo da Lui, dall’alto, vengono le cose buone e Lui non cambierà mai in questo. Conoscere la Parola di Dio, viverla, seguirla.

Tuttavia Dio nei suoi disegni permetterà entro certi limiti delle tentazioni. Non ci dobbiamo sentire peccatori perduti se nella nostra mente si agitano pensieri disordinati che ci spingerebbero a peccare. Ricordiamoci quanto siamo amati da Dio! Egli, se anche permettesse al diavolo di tentarci, lo farebbe per uno scopo che comunque verserebbe alla fine a nostro vantaggio e sarebbe per un fine di bene, anche se al momento non ci sarà dato conoscerlo. Quello che è certo è che il Signore Gesù, il quale passò più prove e tentazioni di tutti noi e le superò come uomo, avendo conosciuto per esperienza diretta il limite sopportabile suo (e nostro in quanto creati da Lui), non permetterà mai che la tentazione vada oltre un certo limite:

Nessuna tentazione vi ha còlti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via d'uscirne, affinché la possiate sopportare. (1Corinzi 10:13)

Evitiamo col massimo impegno allora di fermarci a rimuginare sulle tentazioni, più ci stiamo sopra e peggio è. Evitiamole e basta.

Resistiamo testardamente alle prove quando ci capitano.

IN entrambi i casi, prove e tentazioni, cerchiamo forza conforto e sostegno nella Paola di Dio, pregando e leggendo la Bibbia. Capiremo andando avanti che tutto questo non è inutile ed ha un suo motivo.

 

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