Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

ALLORA APRÌ LORO LA MENTE PER CAPIRE LE SCRITTURE (Luca 24:45)

Di Renzo Ronca – (12-9-11) - 2-5-15

 

 

 

 Poi disse loro: «Queste sono le cose che io vi dicevo quand'ero ancora con voi: che si dovevano compiere tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, nei profeti e nei Salmi». 45 Allora aprì loro la mente per capire le Scritture e disse loro: 46 «Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno, 47 e che nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme. 48 Voi siete testimoni di queste cose. 49 Ed ecco io mando su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi, rimanete in questa città, finché siate rivestiti di potenza dall'alto».(Luca 24:44-49)

 

 

Gesù risorto ricorda le Scritture ai discepoli, apre loro la mente per comprenderle, indica la loro missione come testimoni e, per poterlo fare, promette la potenza dall’alto che sarebbe arrivata con l’effusione dello Spirito Santo.

L’apertura della mente umana per comprendere il significato degli insegnamenti scritturali non è una possibilità che l’uomo possa raggiungere da solo; occorre un intervento dall’alto. A nulla vale conoscere la Bibbia a memoria se quelle parole non vengono poi rivestite di vita eterna. In questo tipo di acquisizione spirituale, la comprensione razionale per quanto intelligente possa essere non c’entra. Si sta parlando di rivelazioni di significati/intenzioni divine espresse poi nella Bibbia con scelte parole scritte.

Le parole sono un povero mezzo limitato che noi uomini usiamo per comunicare, ma Dio ha profondità e altezze di cui non ci rendiamo conto. Solo con un sblocco mentale, con una apertura dei limiti umani, potremo intravedere le prospettive e gli spazi che ci dischiudono gli insegnamenti della Scrittura.

Con questa apertura mentale l’uomo dall'inizio viene anche preparato a ricevere il dono dello Spirito Santo, che come un fiume irromperà con grande potenza nell’anima assetata.

Non c’è una regola che indichi come arrivare prima a questa apertura mentale. Non esiste forse un "prima", esiste il giusto tempo, quello di Dio. I discepoli accompagnarono Gesù per degli anni ed assistettero alla sua morte in croce e dovettero poi aspettare fino alla pentecoste. Cornelio, pur non essendo giudeo, l’ebbe addirittura prima del battesimo in acqua. Sappiamo però che è bene chiedere lo Spirito Santo (Lc 11:13).

Con profonda umiltà dunque, avviciniamoci al Signore nostro e chiediamoGli questa apertura della mente che ci permetta di comprendere le profondità e le altezze della Sua Parola.

Poi aspettiamo sereni e contenti l’arrivo di questa particolare Forza dall’alto, perché il Signore adempie sempre le Sue promesse.

 

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