Le "conversioni" nel mondo dello spettacolo - di Renzo Ronca  (1-11-09) - 14-3-18

DOMANDA:  Carissimo Renzo, un salutone a te e a tutti i fratelli che lavorano con te nel bollettino! Ti volevo comunicare di una strana mole di conversioni di personaggi dello spettacolo, ha cominciato la C. K., poi la M. di M., poi S. J, dove oggi ha raccontato che anni fa si è ritrovato da solo senza lavoro e mettendosi a sedere su un sasso vicino alla spiaggia, era molto triste e allora "lui dice" ho preso una bacchetta di legno e non so perché, "lui non credeva" ha scritto nella sabbia “Gesù”, e all'improvviso mi è apparsa una figura, (come è successo a te) che ha capito subito che era appunto Gesù e da quel giorno la sua vita è cambiata, solo che però lui lo vede tutti i giorni, basta che si ritira in preghiera che Gesù è li vicino al Lui, io non dubito della sua onestà, però io mi chiedo: Che Gesù è? anche con la K. che ho visto il video. Aiutami a capire come mai questa escalation di conversioni?

 

RISPOSTA: Caro amico, grazie del tuo saluto a nome anche degli altri.

Ti dico subito: non credere a tutto! Nel campo degli attori poi, dei cantanti e della gente di spettacolo in genere, sappi che stai parlando di persone che dell’esibizionismo hanno fatto la loro ragione di vita. Moltissimi di loro pur di non perdere la popolarità hanno tentato persino il suicidio (alcune volte purtroppo riuscendoci). Farebbero di tutto per mantenere l’immagine di “superstar”! Mi auguro che le loro conversioni tanto decantate siano vere, però io ho qualche dubbio.

Le conversioni sono sempre un fatto intimo tra due esseri: l’uomo e Dio. Di solito chi si converte veramente non si esibisce dicendo: “Ehi guarda qui come mi son convertito!” Il vero credente non ha bisogno dell’approvazione o del plauso degli altri, essendo ripieno dell’amore del Signore.

Alcune di queste conversioni possono essere testimoniate purché siano a lode e gloria di Dio, ma se la lode e la gloria cadono sulla creatura invece del Creatore, allora c’è qualcosa che non va. Più che un’escalation di conversioni dei “vip”, vedo che molte donne di spettacolo si dicono convertite, vogliono adottare bambini africani o indiani (perché proprio loro poi?), fanno le madrine in opere di beneficienza nel terzo mondo, ma fanno ancora spettacolo, in una maniera o nell’altra, anche con le cose di Dio. E questo sinceramente non mi garba. Mettiamo che ci sia una cantante famosa che si converte: potrà essa cantare di nuovo canzoni dal significato ambiguamente sessuale? Se lo fa qualche dubbio ti viene che la sua conversione sia fittizia o poco ponderata. Mettiamo che una attrice che ha girato film pornografici si converta, girerà ancora dei film in cui si spoglia? Ne dubito. Ma anche se in queste apparizioni di spettacolo parlasse con ammirazione di Gesù non è detto che stia facendo una cosa gradita a Gesù. Al Signore non piacciono le cose eclatanti, le piazzate, o le testimonianze tipo spettacolo con musica, rullo di tamburi, macchine da presa, ecc

Dio è un essere che non ama "a cataste di popoli" ma ama ciascuno di noi individualmente e che ricerca il nostro amore singolarmente. Questo rapporto è privato e delicato come sono privati i rapporti tra marito e moglie. Se a volte uno parla della propria moglie lo fa con l’accordo di questa, per motivi specifici, magari per gratificarla di alcune cose davanti agli altri, non certo per esibire cose troppo personali, ti pare?

Dici: “..era vicino al sasso.. ha scritto Gesù con una bacchetta.. da quella volta gli compare…”  mah! Non conosco questa persona né questa storia, ma so che questa testimonianza detta così rischia di banalizzare l’opera di conversione. Infatti si arriva al riconoscimento di Gesù quando si “nasce di nuovo”, come Gesù stesso spiegò a Nicodemo. La  nuova nascita presuppone una consapevolezza di sé, un pentimento ed un desiderio di cambiamento manifestato con un atto di volontà poi messa subito in pratica. Se uno invece racconta solo un fatto miracoloso in cui poi vede Gesù, diffonde una conversione miracolistica quasi magica. La sua testimonianza dovrebbe essere solo una piccola parte di un cammino; una parte nemmeno tanto importante.

L’accostamento poi che fai con me, con la mia esperienza che ho raccontato nel sito, mi preoccupa molto e mi pone degli interrogativi sulla giustezza o meno di averla pubblicata. Forse è stato un errore; temo che venga recepita appunto come uno di questi fatti “magico-miracolosi” e spinga le persone a cercare più il sensazionalismo, lo straordinario, che il mettersi in ginocchio.

La domanda che poni è comunque molto interessante: “Che Gesù è questo di cui parlano?” Certo noi non possiamo saperlo perché non conosciamo direttamente i fatti, però conosciamo abbastanza i fatti in cui sono passati questi personaggi e un poco di diffidenza ci sia permessa:  l’esibizionismo intrigante prepotente e snob di una di quelle che hai citato per esempio. Se si è convertita mi fa piacere, vedremo col tempo se è cosa vera o se invece è solo un altro modo per mettersi in mostra, per nutrirsi del potere e del successo di cui probabilmente è anche schiava.

In Atti cap.8 si parla del mago Simone. Questi pure ascoltò gli apostoli “credette” ed arrivò persino a battezzarsi![1] Ma poi arriva desiderare di possedere “il potere” dello Spirito Santo e venne allontanato e rimproverato duramente.[2]

In pratica questo personaggio desideroso di avere potere, aveva creduto si, ma non aveva capito niente. Se questa cosa brutta è possibile anche tra i battezzati, figuriamoci tra chi nei salotti racconta fatti miracolosi di conversione!

 

["Il giornalaio" è un personaggio di fantasia] Ti racconto anch'io una cosa: non distante da Roma, proseguendo la strada che costeggia il mare dopo Civitavecchia, si incontra un paesino che si chiama Capalbio. C’è stato un periodo che, non si sa perché, era divenuto di moda tra i vip. Andavano tutti lì. Tu pensi che ci andassero perché il mare era speciale o era speciale il paese? No, con tutto il rispetto per Capalbio, c’erano anche posti migliori in zona: il motivo era la moda. Andava di moda per i personaggi “famosi” andare lì. Dicevano: “Dove si va oggi al mare? Ma a Capalbio certamente!”. Oggi magari va di moda la conversione; aspetta! mi pare di intercettare una telefonata tra due donne famose: “Ciao cara, dimmi, chi predica e battezza oggi a Portofino? Il fratello Mario? Quello biondo? Bell'uomo! Andiamo a vedere dai! Facciamo anche in tempo stasera con l'apparizione del Giangi, lo sai che alle 21 gli parla "padrepio"? Come dici? Si si, dopo la canasta, si, certamente, sai che non ci rinuncio! A dopo tesoro!"

Scusate, quel ragazzaccio del giornalaio ha ridicolizzato un po’ l’argomento, ma ora che l’abbiamo redarguito cercheremo di completare la risposta senza interferenze. 

Abbiamo parlato di “conversione per moda” e purtroppo è giusto dire che la moda la seguono un po’ tutti, non solo quelli dello spettacolo che sono i più sensibili alla cosa. So di madri (evangeliche) che hanno fatto battezzare i propri figli (in età preadolescenziale quando per gli evangelici dovrebbe essere una scelta di persone adulte) solo perché lo aveva fatto l’altra sorella di fede e non volevano “rimanere indietro”.

C’è anche la “conversione immagine”: di solito era usata da riviste di chiese americane: ti mettono in copertina il noto cantante o la nota stella della TV, che scendono nelle acque battesimali della chiesa “X” e tu vedendo questo sei portato ad imitarli, tanto per seguire il tuo idolo preferito.

Poi c’è la “conversione di comodo”, mi ricordo un pugile USA, famoso per la sua violenza contro le donne e i suoi morsi all’avversario, già condannato, che si fece riprendere in carcere mentre si battezzava in acqua per dimostrare al mondo che era diventato buono.[3]

Arriviamo finalmente alle conversioni “sentite” e vediamo, come giustamente ha detto il nostro amico lettore di rispondere alla domanda: “che Gesù è questo?”

Sentivo proprio poco fa (ero distratto spero di aver capito bene) una trasmissione in cui una donna di spettacolo ha rischiato molto cadendo ma si è ritrovata con le mani appoggiata ad una balaustra o un punto fermo appartenente alla statua di “Santa Brigida”, da quella volta lei si è convertita (a Santa Brigida suppongo). Non parliamo poi di quanti attori notissimi si sono convertiti a “padre Pio” per delle grazie ricevute o alla Madonna tal dei tali. Ci si può convertire a tutto: a Budda, a Confucio, a Maometto, alla New Age…   Io ho rispetto per ogni forma di conversione e non mi permetterei mai di criticare il sentimento profondo e davvero ammirevole che anima queste persone, che comunque cercano delle verità e davvero arrivano anche a cambiare vita, ma la nostra domanda era: “Che Gesù è questo?”, la risposta in questi casi non può essere che la seguente: “nessun Gesù”; forse ai vari santi, ai vari culti mariani o di padre Pio, a varie religioni o filosofie, ma a nessun Gesù. Più corretto sarebbe allora parlare di seria devozione alle creature sopra dette, o alle varie discipline o ad altre religioni, ma non di fede al Signore Gesù; perché chi ha fede in Cristo fa le cose che dice Cristo e Cristo non ha mai permesso di rendere culti o preghiere ad una creatura o a un dio diverso dal Dio della Bibbia. 

Non escludo certo conversioni vere a Cristo anche nel mondo dello spettacolo o nel mondo dei politici o dei ricchi. Però scusate la mia franchezza, io che metto in discussione la “nuova nascita” cristiana persino in più della metà dei credenti delle chiese, non posso non  guardare con estremo scetticismo la maggior parte delle conversioni del mondo della spettacolo, dei politici o dei ricchi.

 

 

 

 

 

 

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[1] Atti 8:12-13 “Ma quando ebbero creduto a Filippo che portava loro il lieto messaggio del regno di Dio e il nome di Gesù Cristo, furono battezzati, uomini e donne. Simone credette anche lui; e, dopo essere stato battezzato, stava sempre con Filippo; e restava meravigliato, vedendo i miracoli e le opere potenti che venivano fatti.”

[2] Atti: 8:18-23  “Simone, vedendo che per l'imposizione delle mani degli apostoli veniva dato lo Spirito Santo, offrì loro del denaro, dicendo: «Date anche a me questo potere, affinché colui al quale imporrò le mani riceva lo Spirito Santo». Ma Pietro gli disse: «Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai creduto di poter acquistare con denaro il dono di Dio. Tu, in questo, non hai parte né sorte alcuna; perché il tuo cuore non è retto davanti a Dio. Ravvediti dunque di questa tua malvagità; e prega il Signore affinché, se è possibile, ti perdoni il pensiero del tuo cuore. Vedo infatti che tu sei pieno d'amarezza e prigioniero d'iniquità».

[3] Tanto per "dovere di cronaca" se non ricordo male, dopo un po’ questo stesso pugile fu di nuovo condannato per  violenze e risse di vario genere.