Quando i familiari ci deridono - RR 20-7-09 (da "la posta de Il Ritorno" del luglio 2005)

 

 

 

A volte prego per ringraziare il Signore prima di mangiare, ma a volte me ne dimentico e... mi rammarico di non essere accanto a persone che siano credenti. ….non c'e'nulla da fare, non ci riesco, mi sembra di mettere il Signore in ridicolo quando vedo che gli altri sogghignano mentre formulo una piccola preghiera di ringraziamento.. Mi vien voglia di alzarmi e andarmene dalla tavola... E molto spesso questo non posso farlo perche' sarebbero bisticci. Ho scelto di ringraziare il Signore in silenzio, ma ho lottato e... non riesco: a meta' pranzo o cena mi dico:"Signore mio perdonami: non ti ho ringraziato per questo pane quotidiano". Non posso star sola piu'.... Ho bisogno di essere aiutata, spronata, incoraggiata.... 

Già. Molti di noi in famiglie credenti non si rendono conto della grazia che hanno. Per tante persone come la nostra amica c’è una lotta continua, anche nei piccoli gesti quotidiani come due parole di ringraziamento prima di mangiare. Quando il proprio marito, la propria moglie o i propri figli ci deridono mentre ringraziamo il Signore si prova un dolore acuto e profondo. Gli affanni, le malattie, la solitudine nel mondo sono già una prova dura per i cristiani, ma quando questa solitudine si manifesta nelle pareti della propria casa, nella propria famiglia, è davvero difficile andare avanti.

Carissima, cosa posso dirti? So quanto sei affezionata alla tua famiglia… forse il Signore in questa apparente mancanza di gratificazione vuole invece educarti ad una fede libera da ogni condizionamento terreno. Immagina che ci sia anche Lui alla tua tavola. Gli altri sogghignano alle tue parole di ringraziamento? Tu invece osserva solo Lui e sorridi al Suo sorriso contento. L’approvazione del Signore vale ogni amarezza terrena. 

 

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