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Leggendo Daniele al cap.12,4 dice: "un tempo, due tempi e la metà di un tempo.." come si calcola? Risponde il frat. Roberto Sargentini autore del libro "Armaghedon"
Spiegazione di Daniele 7:24,25 L’espressione “un tempo, dei tempi, la metà di un tempo” contenuta in Daniele 7:25 si riferisce ad un periodo di persecuzione che il piccolo corno avrebbe scatenato contro i santi di Dio. “E dopo quelli, ne sorgerà un altro, che sarà diverso dai precedenti e abbatterà tre re. Egli proferirà parole contro l'Altissimo, perseguiterà con accanimento i santi dell'Altissimo, e penserà di cambiare i tempi e la legge; i santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la metà d'un tempo.” (Dn. 7:24,25) Il piccolo corno, come la storia dimostra in modo documentale, è il potere Vaticano-Papale che per un periodo perfettamente coincidente a quello indicato dalla profezia ha perseguitato sia il popolo ebraico che i protestanti e gli evangelici. Il periodo “Un tempo, dei tempi, la metà di un tempo” corrisponde a 1260 anni letterali: Un tempo = un anno profetico Dei tempi = due anni profetici La metà di un tempo = sei mesi profetici In tutto tre anni e mezzo, cioè 1260 giorni. Poiché l’anno profetico corrisponde a 360 anni letterali, il periodo di persecuzione papale doveva durare 1260 anni letterali, e così è stato. Il papa, dopo aver eliminato tre regni (le tre corna divelte) – i Vandali, gli Eruli e gli Ostrogoti – getta le basi di un suo potere temporale che nel tempo si estenderà a tutta l’Italia centrale e ad alcuni feudi della pianura padana divenendo assoluto. Dal 538 dC il papa, con l’aiuto di re italiani ed europei, comincia una serie di persecuzioni contro i non cattolici che termineranno nel 1798 quando il generale napoleonico Bertier, presa Roma, farà prigioniero il papa e lo porterà in esilio in Francia. Dal 538 al 1798 sono esattamente 1260 anni.
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