DI CHI STA PARLANDO GESU' QUANDO DICE:  "alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte finché non abbiano visto... "? (MATT. 16:28) - di Renzo Ronca - 9-9-17 - agg 16-7-21

 

DOMANDA

 In questi giorni, leggendo la Scrittura, la mia attenzione è stata attirata da un passo che non riesco a spiegarmi: “In verità vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il Figlio dell'uomo venire nel suo regno” (Matteo 16:28). Mi riusciresti ad aiutare? Grazie.

 

RISPOSTA: Per prima cosa, come sempre, inquadriamo il fatto e l’insegnamento di Gesù nel contesto (1).  Per comprenderlo meglio è necessario almeno prendere in considerazione almeno alcuni passi prima e dopo leggendoli di seguito  (da Matteo 16:24 fino a Matteo 17:8). Considera che i titoletti che compaiono dentro i capitoli della Bibbia, non esistevano all'origine e sono stati introdotti in epoche relativamente recenti; questi non sempre facilitano la lettura; certe volte come in qs caso, spezzano il discorso, rendono più difficile la comprensione dell'insieme. Proviamo a leggere di seguito:

Matteo 16:24-17:8
16:24 Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 25 Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio, la troverà. 26 Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l'anima sua? O che darà l'uomo in cambio dell'anima sua? 27 Perché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo l'opera sua. 28 In verità vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il Figlio dell'uomo venire nel suo regno».
 17:1 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte. 2 E fu trasfigurato davanti a loro; la sua faccia risplendette come il sole e i suoi vestiti divennero candidi come la luce. 3 E apparvero loro Mosè ed Elia che stavano conversando con lui. 4 E Pietro prese a dire a Gesù: «Signore, è bene che stiamo qui; se vuoi, farò qui tre tende; una per te, una per Mosè e una per Elia». 5 Mentre egli parlava ancora, una nuvola luminosa li coprì con la sua ombra, ed ecco una voce dalla nuvola che diceva: «Questo è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo». 6 I discepoli, udito ciò, caddero con la faccia a terra e furono presi da gran timore. 7 Ma Gesù, avvicinatosi, li toccò e disse: «Alzatevi, non temete». 8 Ed essi, alzati gli occhi, non videro nessuno, se non Gesù tutto solo.

Vediamo che i vv.24-26 parlano del “discepolato” ovvero come seguire Gesù.

Il v.27 profetizza del ritorno di Gesù con i Suoi angeli e del giudizio (giudizio detto “delle nazioni”, non il giudizio finale che avverrà dopo il millennio).

Il v. 28 (In verità vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il Figlio dell'uomo venire nel suo regno), si può comprendere se consideriamo che sei giorno dopo (17:1…) Gesù prese alcuni di loro e fu trasfigurato davanti a loro.  Questi tre che Gesù scelse, Pietro, Giacomo e Giovanni, assistettero –prima di morire- ad un “anticipo” del regno di Dio; essi videro Gesù come sarà al momento del Suo ritorno come Re.

L’accenno di Pietro alla costruzione delle tende è significativo perché la festa delle capanne giudaica non solo ricordava i vagabondaggi di Israele nel deserto ma figurava la festa del raggiungimento delle benedizioni all’arrivo nella terra promessa, nel regno di Dio. Pietro dunque forse intuì spiritualmente il senso della visione, anche se umanamente sbagliò pensando che l’evento si stesse realizzando nel suo presente. (2)

Secondo la maggior parte degli studiosi nel momento della trasfigurazione vengono rappresentate tutte le categorie di persone che saranno presenti al momento del ritorno di Gesù nel Suo regno millenario: a) i discepoli rappresentano le persone trovate vive al Suo ritorno; b) Mosè rappresenta le persone morte e salvate e resuscitate; c) Elia rappresenta le persone che non passeranno attraverso la morte ma dopo essere state rapite torneranno insieme al Signore.

 

 

 

 

 (1)

 Inquadrare il passo della trasfigurazione: Vi sono vari spessori di approfondimento. Qui darò una spiegazione sintetica generale. Questo episodio è importante e vasto ed ogni tanto lo riproponiamo in prospettive diverse; ad esempio ecco altre correlazioni:  

LA TRASFIGURAZIONE DI GESÚ  (di A. Galliani),    Gesù parlava con Mosè ed Elia ....   (R. Ronca),  “LA TRASFIGURAZIONE” - Che significato può avere oggi per noi questo evento? (Stefania), ecc. 

 

(2) L'espressione di Pietro «Signore, è bene che stiamo qui; se vuoi, farò qui tre tende; una per te, una per Mosè e una per Elia», verrà ripresa anche nel video 120 ed altri a seguire  [Attualmente (luglio 2021), con dei video, sto presentando degli approfondimenti del cap. 9 di Matteo, e l'episodio della trasfigurazione sarà centrale.  L'elenco generale dei video è in https://www.ilritorno.it/elenco_video_pic.htm ]

 

 

 

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