"E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi” (Giov. 14:3)

 

 

 

A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA - Prof. Roberto Sargentini – 29-3-17

 

Domanda: Che cosa vuol dire "..li creò a Sua immagine e somiglianza?" In che modo è da intendere questa somiglianza dell'uomo con Dio?

 

Risposta:

Uno dei grandi problemi nell’affrontare il testo biblico è la millenaria usanza, introdotta dalla chiesa cattolica e adottata dalle chiese riformate ed evangeliche, di “spiritualizzare” il testo biblico in modo da far dire alle Scritture cose diverse di quelle che effettivamente dicono. Ad esempio i “Padri della chiesa” stabilirono che ogni volta che nella Bibbia si incontrava la parola “Israele” bisognava darle un significato spirituale intendendo con quel nome la chiesa, ovviamente cattolica; e ogni volta che si incontrava “Gerusalemme” bisognava intendere Roma, la nuova Gerusalemme sede del cristianesimo e del papato. Le chiese evangeliche per secoli, e alcune ancora oggi, hanno sostenuto - in contrapposizione alla chiesa cattolica - che erano loro il vero Israele, che erano loro ad aver sostituito l’antico popolo di Dio e che Gerusalemme simboleggiava la chiesa, ovviamente la loro. Si tratta di un errore teologico grave e contrario alle chiare dichiarazioni della Bibbia, che ha prodotto ulteriori errori dottrinali e portato la cristianità a perseguitare il popolo ebraico e a macchiarsi le mani del sangue di milioni di innocenti.

Lo stesso errore viene ancora compiuto riguardo i versetti di Genesi 1:26,27 in cui si pretende che queste chiare parole abbiano un significato puramente spirituale. Di conseguenza la somiglianza con il Creatore deve essere obbligatoriamente intesa come somiglianza morale. In realtà la bibbia ci dice qualcos’altro:

 

“Poi Dio disse: Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra. Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina”. Genesi 1:26, 27)

 

Questo vuol dire che il Signore nel formare l’essere umano ha preso come modello se stesso, sia per quanto riguarda l’aspetto esteriore che quello interiore, cioè etico-morale. La nostra somiglianza con il Creatore va ben al di là di una semplice conformità “spirituale” ma, come spiego nel mio ultimo libro di prossima pubblicazione “Il Mistero della Genesi”, coinvolge il nostro essere tutto: corpo, anima e spirito.

È importante tenere presente, soprattutto in questi tempi di autoesaltazione e di grandi progressi tecnologici e scientifici, che l’uomo, per quanto possa fare con la sua grande intelligenza, pur essendo fatto a immagine di Dio, rimarrà sempre una pallida ombra di Dio e non sarà mai, ma proprio mai, uguale a Dio. Tutto questo, come dimostro nel mio ultimo libro, è iscritto nel nostro DNA.

 

 

 

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