UNA QUESTIONE DI IDENTITA’

Riflessioni sull’omosessualità: le strumentalizzazioni politiche, le perversioni, la fede e le dottrine, le anime in rapporto a Dio, ecc.  - di Anna Cuomo - 30-6-15-h.10,16

« […] Sono giorni e giorni che c'è un bombardamento assurdo: gay si, gay no. Si ai diritti civili, no all'omofobia. Se sei cristiano devi condannare i gay perché Dio creò l'uomo maschio e femmina, ecc. ecc. prima o poi arriverà la vendetta di Dio è così di seguito.

Pare che il cristiano debba schierarsi come giudice ogni volta al posto di Dio mentre la cosiddetta società laica debba farsi paladina dei diritti civili portando alle estreme conseguenze ogni discussione.

I social media poi trasformano ogni cosa in occasione di tendenza […]

Io non sono teologa, come cristiana non sono un granché però quando chiedo una cosa a Dio, in genere mi risponde. Così anche su questa questione anziché schierarmi da una parte o dall'altra, ho chiesto al Signore.

Forse io non capisco bene le risposte o forse Lui mi risponde a modo Suo, fatto sta che mi lascia sempre sorpresa.

Più passa il tempo e più mi rendo conto che su tante questioni, mentre noi stiamo a discutere o a litigare, Lui mi fa capire che in fondo in fondo siamo tutti peccatori e tutti o quasi figli Suoi.

In un certo senso, anche quelle leggi o quei movimenti progressisti che sembra vogliano garantire diritti a queste persone, in un certo senso, li stanno strumentalizzando.

Mentre i cristiani, almeno in parte, ne fanno il simbolo del peccato e dell'azione di satana, mi sembra di capire che in molti casi queste persone siano vittime in un modo o in un altro o di un'educazione sbagliata o di una predisposizione genetica o chissà cosa. A parte qualche caso di libertà sessuale esasperata, c'è una questione di identità e quella non si sceglie. […]»

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