INTERPRETAZIONI BIBLICHE A LIVELLO DIVERSO NEI NOSTRI SCRITTI – MODALITA’ ORGANIZZATIVE – ACCENNO AL RAPPORTO DIRETTO CON LO SPIRITO SANTO

 

 di Renzo Ronca - 31-1-14-agg. 4-11-19

 

 

 

 

 

 

 

Un lettore ha corretto (con modo garbato e molta fratellanza, lo ringrazio) un mio brevissimo riferimento biblico sulla fede aggiungendo: “Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono” (Ebrei 11:1).  Da questo suo commento teologico ho capito che è necessario spiegare meglio il  mio “modus operandi”  in internet.

 

Il centro della nostra attività è nel sito www.ilritorno.it dove vi sono circa 20 rubriche diverse. In essi l’approccio alla Scrittura è volutamente diversificato in quantità e qualità di scrittura. Si passa da file di due o tre righe, con belle immagini, a studi di diverse pagine o a dossier a volte piuttosto complessi [per aiutare il lettore nel grado di difficoltà avevamo inserito accanto ai titoli l’indicazione  di livello da 1 a 5, ma ora lo stiamo eliminando perché può complicare].

 

Gli scritti più brevi e teologicamente più “leggeri” hanno lo scopo di incuriosire, attrarre il lettore dal “clic” facile (che non si ferma più di 5-6 secondi) al fine di fargli venire  voglia di approfondire gli argomenti passando a scritti di media difficoltà fino a quelli più difficili.

 

Considero facebook un luogo periferico più leggero rispetto al sito centrale (purtroppo chi frequenta facebook salvo eccezioni,  non legge più di una decina di righe per volta). Per avvicinare i lettori Immetto richiami ogni tanto,  con appositi link a passare nel sito internet vero e proprio.

 

Su Twitter il mio intervento (data la brevità dei messaggi) deve per forza essere ancora più essenziale (anche se spero non del tutto piatto, ma li sto diminuendo).

 

L’argomento in questione era appunto su facebook e non voleva essere un trattato teologico. Lo scopo era comunicare una sfaccettatura della fede dandole una certa rilevanza in forma semplice. L’ho fatto a livello personale, inserendo una modalità particolare che non uso con tutti, ma solo con alcuni piuttosto maturi nella fede che seguono con me un certo cammino di avvio alla spiritualità profetica. Questo dono tra l’altro mi pare essere tenuto dall’apostolo Paolo in grande considerazione  se dice:“Ricercate l'amore e desiderate ardentemente i doni spirituali, principalmente il dono di profezia.”(1 cor 14:1)

 

La modalità a cui accenno non è quella della esegesi, ma della meditazione personale in merito a quanto letto, rispondendo cioè alla domanda: “cosa potrebbe volermi dire lo Spirito Santo con questo passo?”. Facendo un esempio artistico sarebbe come avvicinarsi ad un quadro impressionista, dove con poche pennellate ti viene trasmesso una emozione precisa.

 

Si capisce facilmente che in questo modo lo Spirito di Dio conoscendo intimamente il nostro animo, può usare passi diversi della Scrittura per correggere, guidare, edificare le nostre anime, non in versione standard teologica spezzettando leggi genealogie dogmi e parole, ma in modo diretto e semplice.

 

Si formano dunque diversi spessori, diversi piani di fede da quello della esegesi precisa della Parola, con libri e libroni, a quello immediato, che si infonde direttamente nello spirito nostro in modo meraviglioso ed “aperto a tutti” quelli che hanno ricevuto il battesimo dello Spirito Santo.  Questi modi sono omogenei e perfettamente equilibrati, intonati tra loro. Se così non fosse non sarebbe il Signore a parlarci. La Parola diventa il mezzo con cui lo Spirito Santo parla alla Chiesa, ma anche al singolo, che poi edificherà la chiesa stessa.

 

Nei tempi che viviamo, io credo, ci sarà un forte incremento di alcuni doni dello Spirito Santo perché forte è la confusione del mondo e l’apostasia di molte chiese. 

 

L’essenzialità, l’appiglio diretto alla Parola, penso sia molto importante perché gli studi teologici per quanto belli rimangono sempre per gli addetti ai lavori. Ovviamente questa è solo la mia discutibile opinione. Era solo per comunicare la mia modalità di evangelizzazione tramite internet.

 

Mi fa piacere comunque che qualcuno abbia colto una certa diversità interpretativa e tutto sommato (almeno vedendo il suo commento) abbia in fondo capito il senso generale.

 

 

  

 

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