Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

SEMPRE CAUTELA - SEMPRE IL SIGNORE

COME SI FA A RICONOSCERE UN SOGNO MANDATO DA DIO DAGLI ALTRI?

Avvicinamento alla interpretazione cristiana - parte 4

di Renzo Ronca - 24-11-13-h.9,45 - (Livello 2 su 5)

 

 

 

 

 

 

 

 

(segue)

Nella fiducia e nella speranza e nella fede che Dio possa avvicinare anche noi alla comprensione di alcuni sogni, vediamo se e come possiamo utilizzare l’insegnamento che ci deriva dal comportamento di Daniele che abbiamo evidenziato:

 

In pratica Daniele compie tre azioni fondamentali:

a) Prende del tempo;

b) Si raccoglie in preghiera;

c) Prega coi suoi compagni di fede.

 

 

a) Prende del tempo;

Nessuna fretta. Dopo un sogno o una visione, c’è un ritorno alla realtà più o meno rapido in cui passiamo varie fasi emotive. Lasciamole passare. DEVONO passare da sole. Dobbiamo trovare la calma, la pace interiore prima di procedere; e questa pace si trova solo davanti a Dio, nel nostro raccoglierci in preghiera.

 

b) Si raccoglie in preghiera;

Il raccoglimento lo sappiamo è una intimità spirituale senza distrazioni tra noi e Dio. Dopo il raccoglimento iniziale entriamo nell’ambito del sogno… o dei sogni… (spesso ce ne sono diversi insieme che hanno significati simili in diverse “sceneggiature”).

Ovviamente dobbiamo concentrarci solo quella parte di sogni che potrebbero venire dal Signore. Il primo discernimento dunque ha questo obiettivo: sapere se l’eventuale sogno ce lo manda Dio oppure no. Questa è la prima domanda che possiamo porre: “Signore viene da te questo sogno?”

L’analisi poi dovrebbe proseguire sotto la guida dello Spirito Santo in un attentissimo ascolto interiore.

 

Inutile dire quanto potrebbe essere pericoloso per chi non è maturo nella fede o non ha il dono dello Spirito Santo. E anche avendolo a volte si può credere di seguire lo Spirito di Dio e invece si possono commettere errori (a me è successo). Per questo l’umiltà è fondamentale: non solo per accedere alla preghiera, ma anche per essere in grado di accettare le correzioni e per ritrovare il coraggio e la forza di continuare senza mortificarsi troppo.

Anche per questo l’insegnamento biblico ci consiglia di non essere mai soli in queste cose:

 

 c) Prega coi suoi compagni di fede.

Il Signore ha fondato una Chiesa e se l’ha fatto ci sarà un motivo utile per noi, no? E’ nel confronto fraterno che ci si ridimensiona, ci si corregge e ci si edifica. E’ all’interno della Chiesa che si manifestano i carismi ed è la Chiesa di Cristo che protegge contro il maligno. Da soli è facilissimo sbagliare.

 

(continua) 

 

 

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