"E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi” (Giov. 14:3)

 

 

 

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UNA NOTA DI DOLORE PARTICOLARE  - di R. R. (15-12-12) - agg. 25-9-20

 

 

 

DOMANDA   ….mentre pregavo ho aperto la parola e appena aperta sono i miei occhi sono caduti sul salmo 23 e non poteva essere un salmo di ringraziamento più bello per il Signore, perché tutto quanto sto vivendo ora è merito Suo, che mi ha scelto come suo figlio. Però mentre pensavo e ripensavo a questi versi mi è venuta una nota di dolore, infatti purtroppo oggi molti cristiani, cercano la felicità in tante altre cose e non la ricercano in un continuo rapporto con Dio. ….

 

RISPOSTA: E’ vero caro fratello; hai colto un tipo di sofferenza particolare, quella del Signore stesso. Nel nostro cammino, quando è fatto col cuore e con la fede sincera come nel tuo caso, lo Spirito Santo ci conduce sempre più vicini a Dio e Dio si rivela sempre più. Quando non chiediamo più solo per noi stessi, quando ciò che ci spinge è il puro amore  verso Dio e il ringraziamento per quanto Lui ci ami, allora non c’è più la sofferenza per noi stessi, perché il nostro cuore è sereno, in pace, riempito di grazia; ma c’è un sofferenza per chi non ha trovato questa gioia e si sta perdendo. Come si fa tra persone che si vogliono bene e si stimano, ecco che vicino al Signore i cuori si aprono e le emozioni dell’uno si uniscono a quelle dell’altro. Si partecipa alla gioia ma anche al dolore dell’altro. Quello che tu hai provato in piccolo, è parte del sentimento di dolore e di pena che Dio ha per l’uomo che si allontana seguendo cose senza valore. Il Signore ti ha dato la grazia di sentirlo aprendoti un pochino il Suo cuore e tu che Lo ami hai provato, come Lui, dolore per l‘uomo che non cerca la salvezza di Dio. Se il Signore ci rivelasse tutto il Suo amore per noi e tutto lo struggente dolore che prova nel vedere come questo amore Suo non sia capito né ricambiato da noi, penso che moriremmo dalla pena. Fortunatamente Egli sa farci avvicinare ai Suoi sentimenti in modo delicatissimo, con affetto tenero e compassionevole. Sono convinto che Egli gradisca la tua offerta di lode e il tuo amore per Lui, per questo ti ha rivelato un parte di Sé, proprio una parte di quel dolore che sente per chi si allontana.

 

Un altro punto di riflessione per te dopo questa sensazione è come un invito: Egli ti ha mostrato qualcosa, ma perché? Io credo che gradisca anche il tuo desiderio di migliorare quanto già fai per evangelizzare. Se ti ha mostrato questo dolore è perché vi è una comunione tra te e Dio che ha anche uno scopo. Ti dà un indirizzo, una direzione… in ciò che fai, nella evangelizzazione che metti già in pratica, immetti questo sentimento che hai provato. Non allontanare quella piccola nota di dolore che hai sentito, ma fa in modo che essa possa bagnare la terra su cui i tuoi pensieri e le tue attività lavorano già per il bene. Così produrrai molto frutto. Questo è il vero amore verso il prossimo, che subito dopo quello verso Dio, è fondamentale per la nostra vita di missionari cristiani.

 

 

 

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