Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

"NON RIESCO A SENTIRE DIO"

di Renzo Ronca - 26-4-12

 

 

DOMANDA: come uomo materialista, non riesco ancora a sentire la presenza di Dio, intesa come una persona concreta al mio fianco…

RISPOSTA: Sentire Dio... E’ una riflessione profonda e difficile; ci si potrebbe scrivere un libro. Avremo modo di approfondire, ma intanto proviamo ad avvicinarci alla questione:

Dobbiamo tenere presente un certo percorso interiore piuttosto complesso e non facile a capirsi immediatamente. Infatti questo cammino stesso andrebbe “sperimentato” un poco alla volta per essere “com-preso”; questa procedura richiede tempo (se vuoi approfondire ti consiglio  la meravigliosa nuova nascita nella spiritualita’ cristiana ).  Ad ogni modo possiamo dire questo:

1) noi quando ci poniamo il problema di Dio lo facciamo in conseguenza ad un Suo atto primario. Questa spinta, nostalgia, attrazione, irrequietezza, difficile da definire razionalmente ha origine da un Suo movimento iniziale (vedi il recente il viaggio verso Dio);

2) La prima risposta eventuale che diamo a questo richiamo è “grezza”; cioè ognuno risponde come può ed in base a quello che ha dentro e a come si sente di essere.  E’ un processo che può richiedere tempo: ad esempio tramite gli schemi del fascicolo accennato sopra la meravigliosa nuova nascita nella spiritualita’ cristiana si parla di una memoria di Dio che viene pian piano alla luce della coscienza e che pian piano diviene “nuova nascita” e cresce nella consapevolezza fino a che l’”Io” si identifica con essa. A questo punto, nell'uomo "nato di nuovo"  affinato nell'ascolto e provato nella fede, si potrà parlare di "sentire la presenza di Dio".

3) il “sentire Dio” dunque ha diverse risposte per ognuno di noi. Potremmo però dire per tutti che all’inizio siamo come una radio in cui si sentono tutte le stazioni sovrapposte, poi affiniamo sempre più l’ascolto ed è come se trovassimo la sintonia giusta della radio su una sola stazione. Operando i vari filtri e missaggi tecnici, alla fine sentiamo la stazione in chiaro.

Adesso ciò che senti tu è un po’ confuso ma non c’è da meravigliarsi di questo. Il fatto che NONOSTANTE TUTTO senti un desiderio indistinto di voler continuare, mi pare importantissimo, anche se è una risposta grezza è una comunque risposta su una base di un sentire a cui la tua volontà dà ascolto. Molti pagherebbero per sentire quello che senti tu. Che poi qs desiderio risieda nella volontà, nella testardaggine, o in altre tematiche, per ora direi di lasciarlo perdere. Camminando si chiarirà da solo.

 

Correlazioni:

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