A COSA SI RIFERISCE "LA LEGGE MESSA IN CROCE"? E IL SABATO?

RR - 14-3-12

 

 

DOMANDA: Renzo,quando si dice che le legge è stata messa in croce con il Cristo,a cosa si riferisce?cioè la legge non sono i 10 commandamenti vero?ho letto che tu osservi il sabato,ed io sono daccordo,però non so giustificarlo con la Parola,mi puii aiutare?

 

RISPOSTA:  Quando si vuole leggere la Bibbia in modo più approfondito dobbiamo istruirci, dobbiamo sempre tenere conto libro per libro (sono 66), della personalità di chi la scriveva e  dell’epoca storica in cui si svolgeva; tutto questo va poi a confluire e ci aiuta a comprendere meglio il senso generale dell’ispirazione dello Spirito Santo.

Paolo è forse il primo teologo cristiano della storia, logico dunque che il suo linguaggio, per essere capito bene, in ogni sfumatura, vada agevolato con qualche approfondimento che magari possiamo anche trovare in internet, oppure in qualche testo di studio scritto.

Per “Legge” di solito si intende l’insieme dei comandamenti del Vecchio Testamento. La legge si divideva in “Legge Cerimoniale”, ovvero tutte le regole comportamentali che osservavano gli israeliti sulle offerte per il peccato, i divieti del sabato, i divieti per non contaminarsi, ecc e  la “Legge Regale” che invece era quella specifica dei 10 comandamenti.

Quando Paolo parla della legge in senso negativo, come qualcosa che è stata crocifissa con Gesù, intende la legge cerimoniale, ma soprattutto un modo errato di essere nell’applicazione di tutti i comandamenti, decalogo compreso; un modo esteriore ipocrita, basato più sull'apparenza che sulla sostanza di Dio che è elevato Amore.

Quando Gesù compiva guarigioni di sabato voleva dimostrare che l’amore è più grande come “comandamento” di ogni legge e di ogni comandamento, sabato compreso. Il decalogo ed ogni legge in genere, aveva come scopo la crescita, la protezione, l’edificazione e l’amore del popolo di Dio. Ma gli Israeliti non lo capirono (e nemmeno molti cristiani di oggi che applicano il Vangelo come un codice) per cui fecero della legge un mezzo di giudizio e di condanna.

In questo modo (servirsi delle leggi bibliche per condannare il prossimo) si commettono due gravi errori: 1) la legge diventa un idolo, un qualcosa di staccato dall’uomo, fine a se stessa, un codice che serve solo a condannare e non a salvare; 2) L’ignoranza che la legge in ogni caso non potrà mai salvare l’uomo. Non è il comportamento (le opere) che salvano l’uomo, ma solo un atto d’amore gratuito, da parte di Dio in Cristo Gesù. Grazia, cioè gratuito.

Non è che noi, siccome siamo stati bravi a dire tante preghiere o a fare tante elemosine, ci meritiamo il paradiso; il paradiso è stato dato a tutti quelli che credono in Cristo Gesù al di sopra delle opere (vedi il ladrone morto accanto a Gesù che credette in Lui). Se solo quelli bravi si potessero salvare allora la salvezza dipenderebbe da quanto uno possiede, da quanto uno è furbo; e allora tutti quelli che on possiedono niente e che non sono così furbi che fanno? Moriranno?

Che la legge sia stata abolita, significa che è morto un modo di essere vecchio, un sistema basato sull’apparenza e sulle opere morte. Ancora qualche anno fa in ambiente cattolico si parlò di indulgenze, ovvero se fai certe cose (pellegrinaggi) oppure paghi certe offerte in soldi, allora otterrai come dei perdoni speciali, tipo sconti di pena sui tuoi peccati. Questo commercio ignobile fu il motivo per cui Lutero si distaccò dalla chiesa di Roma.

Senza Gesù saremmo ancora tutti sottoposti alla Legge del Tabernacolo, del Santuario antico (si dovrebbero studiare tutti i rituali per capirlo meglio, partendo dalla lettera agli Ebrei, soprattutto nel capp. 8 e 9). Con Gesù non occorre più fare quel genere di offerte di animali nel santuario essendo il nostro corpo stesso un santuario, e le offerte sono la nostra lode, l'offerta di noi stessi a Dio (Romani 12:1-2). Non c'è più bisogno del Sommo Sacerdote che una volta all'anno entrava nel Luogo Santissimo, ma Gesù stesso è il nostro Sommo Sacerdote che è alla presenza di Dio ed intercede per noi.

La "nuova nascita" è la particolarità del Vangelo, la Buona Novella che ci permette di essere salvati solo in base alla fede, è lo Spirito Santo vivo in noi.

I dieci comandamenti non sono mai stati abrogati da Gesù che li rispettava tutti. Sono solo maturati ed inseriti direttamente nella radice del nostro cuore. Sono indicazioni per la nostra salvezza e vanno comunque rispettati.

Lo Spirito Santo, in una persona che è “nata di nuovo” in Cristo Gesù, indicherà come vivere in maniera equilibrata e sapiente questi comandamenti che risiedono stabilmente in noi.

Il cattolicesimo col catechismo li ha modificati cancellando il secondo (quello delle immagini e del culto reso alle creature) e interpretando in maniera generica il resto (vedi CONFRONTO TRA I COMANDAMENTI della Bibbia e quelli del catechismo cattolico)

Anche i protestanti (salvo qualche eccezione), pur rimettendo al suo posto il secondo comandamento, non hanno rimesso al suo posto il quarto, quello del sabato, dando di questo giorno una indicazione generale accettando la domenica.

Come vedi dunque, essendo il sabato nel decalogo, non ha bisogno di molte dimostrazioni, va solo applicato, facendo attenzione però a non farne un idolo.

 

 

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