Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

 

"DA TANTI ANNI CHIEDO LA CONVERSIONE DI MIO MARITO, PERCHE' IL SIGNORE NON MI ASCOLTA?"

 

di Renzo Ronca - 7-6-11

 

 

DOMANDA: Il Signore ha detto bussate e vi sarà aperto, chiedete e riceverete, io sono tanti anni che chiedo la conversione di mio marito ma niente. Perché il Signore non risponde alle mie preghiere?

 

RISPOSTA: Posso esprimere solo una opinione non conoscendo la situazione nello specifico.

 

Secondo me si, il Signore ci risponde sempre, solo che non lo fa sempre nei modi nei tempi e con la risposta che noi ci aspettiamo.

 

Ti faccio un esempio estremo: oggi viviamo l’epoca terribile dei moduli pre-compilati: ci sono delle domande, ci sono due o tre risposte già confezionate, metti la crocetta su una di quelle, e passi alla domanda successiva. E’ odioso, riduttivo e poco esatto; appiattisce tutto e non dà mai una visione chiara dell’insieme.

Involontariamente questo modo sempre più specialistico di comportarci, basato sul praticismo, sulla super-efficienza, sul risparmio di tempo, trasforma anche il nostro modo di pensare.

Il nostro pensiero diventa stretto, rapido, veloce. Deve passare da un argomento all’altro in pochi secondi, non c’è tempo di elaborare. E’ l’epoca del web, di facebook, titoli grandi, clic facile, appiattimento delle menti, controllo globale da un oscuro “grande fratello” che non si scopre mai chi è veramente.

Sul foglio c’è scritto: -quando ti alzi la mattina cosa fai?- accanto ci son tre risposte: -faccio sesso, leggo la posta elettronica, vado al lavoro- devo segnare una delle tre (vorrei sapere chi inventa questi moduli). Ci sono milioni di persone invece che la mattina fanno ginnastica, oppure pregano, oppure parlano con la propria famiglia…

Sul foglio c’è scritto “chiedi ed otterrai”, metto il gettone, chiedo, perché non ottengo? Non voglio certo dire che tu preghi in questo modo cara lettrice, non mi permetterei mai di criticare, la preghiera è sempre una cosa molto intima e seria a volte fatta con tante lacrime, e sempre da rispettare. Gli esempi estremi mi servono solo per dire che una certa mentalità troppo pratica, troppo letterale, si è insinuata anche nei nostri pensieri spirituali e può capitare che non ce ne rendiamo conto.

La verità evangelica ci suggerisce un comportamento  di base che è esattamente l’opposto del nostro sistema di vita: la mentalità corrente non deve condizionare il nostro pensiero cristiano, ma è il nostro pensiero cristiano, perfettamente unito allo Spirito di Dio, che deve saper modificare il nostro comportamento, anche in modo contrario a quello che fanno tutti (Romani 12:2).

 

La tua è una bella preghiera perché parte dall’amore verso tuo marito e non può non essere ascoltata, però nel modulo delle risposte possibili da parte del Signore, Gli dai solo le opzioni della scelta di quale chiesa debba frequentare. Io vedo la cosa molto più articolata:

1)   Chi ti dice che non ti abbia già risposto? La risposta di Dio non è da confondere con l’esaudimento letterale della preghiera. La risposta è una risposta: può essere semplice “si o no”, oppure più complessa (di solito è così). Prova a chiedere a Dio, oltre alla conversione di tuo marito, anche il discernimento per te, per comprendere bene la Sua risposta.

2)   Se sei cristiana evangelica saprai che i pensieri e le azioni di Dio non seguono i pensieri e la logica umana, per cui la risposta dell’Eterno non è misurabile dal tempo. Se non si è convertito in uno, due o tre anni, non significa niente. Simeone vide l’esaudimento alla sua preghiera, cioè la nascita del Messia poco prima di morire, dopo averlo atteso una vita intera. Mosè incontrò Dio dopo ottanta anni, tra cui quaranta di deserto. Mio padre si convertì sul letto di morte.  Dunque perché perdere la speranza? Che ne sai che non ci sia in lui, nel suo cuore, una profonda “ferita sanguinante” che richiede tanti anni e tanto amore prima di essere guarita?

3)   Se conosci un poco l’amore di Dio saprai che il Signore non ha mai obbligato nessuno a seguirlo. Lo ha chiesto e lo chiede continuamente al cuore dell’uomo (più spesso è Lui che bussa incessantemente al nostro cuore), ma mai lo obbliga  a convertirsi. Nel cristianesimo la libertà di scelta, il libero arbitrio di accogliere o rifiutare Dio è fondamentale. Dio sa accettare anche il “no” delle sue creature tanto amate. Ora nel caso che tuo marito per ora proprio non volesse sentire ragioni, se lo sa accettare Lui (e credimi lo sa anche amare lo stesso) perché non provi ad accettarlo anche tu? A meno che tuo marito non offenda Dio in qualche modo (allora il discorso sarebbe diverso), credo che puoi amarlo lo stesso, no? 

4)   Non dimenticare l’amore di Dio. Tutto ciò che fa o non fa volge sempre al bene di chi è amato. Pure se non lo vediamo. Mantieni dunque la tua fede, perché non è inutile.

 

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