Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 "PERCHE' L'ETERNO NON SI RIVELA ATTRAVERSO UN UOMO, COME FACEVA UNA VOLTA?"

Il profetismo oggi

di Renzo Ronca - 6-6-11

 

 

DOMANDA: il mondo sta andando in rovina,  perché l'Eterno non si rivela attraverso un uomo scelto da Lui come faceva una volta?

RISPOSTA: Pensa se accadesse davvero! Quell’uomo sarebbe idealizzato, venerato come un nuovo dio! Si creerebbe una ulteriore frattura, una nuova chiesa tra le chiese. La gente correrebbe da lui come a un “santone” e non aprirebbe più la Bibbia.   Il profetismo di oggi non ha più bisogno di cose eclatanti, avendo già il Signore rivelato tutto o quasi. Egli ci ha dato la Sua Parola che è racchiusa in 66 libri, nella Bibbia. Il profeta moderno non aggiungerà nulla a quanto già detto, ma ricorderà, chiarirà, quanto lo Spirito di Dio ha già ispirato nella Bibbia.

Ma approfondiamo le nostre considerazioni:

 

I profeti, cioè coloro che parlavano in nome di Dio, sono stati uno strumento primario nei momenti chiave della storia di Israele. Essi però, da Enoc fino a Giovanni Battista, erano una prefigurazione di Gesù, cioè annunciavano anticipavano, preannunciavano il Cristo. Una volta manifestatosi Gesù nostro Signore, dopo la Sua resurrezione, ci è stato dato lo Spirito Santo. Attraverso l’effusione dello Spirito Santo (vale a dire la presenza spirituale di Dio nel nostro cuore-tempio-corpo) la profezia diventa un carisma, cioè uno dei tanti doni dello Spirito rivolto a tutti (che sia rivolto a tutti non vuol dire che tutti lo abbiano, come vedremo poi). Questo significa che non c’è più un profeta saltuario che parla solo ad Israele, ma attraverso il dono della profezia, tutti quelli “rinati nello Spirito Santo”, possono profetare per il bene della Chiesa:

“Infatti tutti potete profetare a uno a uno, perché tutti imparino e tutti siano incoraggiati”. (1Corinzi 14:31)

Lo Spirito di Dio di allora è lo stesso anche oggi. Dio incoraggiava ed ammoniva allora così come fa oggi. Chi è investito di questo Spirito riceve da Dio stesso nutrimento, correzione, consolazione:

È scritto nei profeti: "Saranno tutti istruiti da Dio". Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. (Giovanni 6:45)

Se allora è così, dirai, perché le cose vanno tanto male?  Inseriamo qui le nostre considerazioni a questa possibile domanda, riferendoci in modo separato al mondo e alle chiese.

1)   “Il mondo sta andando in rovina”. Questo è esatto. Non vorrei sembrare cinico, ma dove sta la sorpresa? Non ci avevano già detto i profeti e Gesù stesso e poi gli apostoli, che sarebbe stato così? Non dimentichiamo i tempi profetici che stiamo vivendo: il Signore sta per rapire la Sua Chiesa-Sposa, sulla terra stanno per manifestarsi le piaghe. Di che ci dobbiamo meravigliare se il mondo sta andando in rovina? Purtroppo lo sapevamo già, anzi potremmo aggiungere che andremo di male in peggio! Su questo punto possiamo solo dispiacerci per chi non accetta il Signore, ma temo che la cosa non si possa cambiare.

2)   “Il popolo di Dio sta andando in rovina”. Ecco, questo è il punto! Questo non deve essere e non sarà! Che i credenti si perdano, dobbiamo impedirlo con tutte le nostre forze! Da quello che capisco,  leggendo le Scritture è in atto nella Casa di Dio, tra i credenti, un’operazione di selezione, di raffinamento della fede. Del resto è logico: se il mondo va a rotoli significa che di conseguenza i credenti sono messi alla prova proprio nella fede. Quelli legati al mondo cadono, quelli più spirituali resistono. Se la prova dura a lungo, allora ci saranno molti “caduti”, vale a dire chi ha una fede superficiale non resisterà e la perderà del tutto. Non a caso il percorso del cristiano è paragonato ad una battaglia per mantenere il diritto ad una corona. Dobbiamo combattere e sarà dura; ma resistiamo! Dio non permetterà che saremo tentati oltre le nostre forze.

3)   “Sono credente, ma dove sono i doni dello Spirito?” Abbiamo già accennato al cammino di discepolato, o di santificazione, come ad un percorso impegnativo che investe tutto il nostro essere. Dallo spirito nostro che si rinnova, al comportamento, che pure lui cambia di conseguenza. Sappiamo che non tutti hanno gli stessi doni, ma soprattutto dobbiamo considerare che i doni dello Spirito sono inseriti in un contesto che Gesù chiama “Chiesa”. I doni sono per l’edificazione della Chiesa di Dio. Si manifestano e vengono provati soprattutto nella Chiesa; è lì che li puoi trovare e/o sperimentare.  Tu non puoi sapere se hai o non hai un certo dono se prima non vieni messo in condizione di poterlo/doverlo/volerlo usare. Il carisma dello Spirito Santo non è il possesso di un potere magico che puoi gestire come vuoi e quando vuoi, ma è la possibilità transitoria, che il Signore ti dà, di confluire in una potente azione dello Spirito di Dio già in atto. Dio decide di liberare, guarire, consolare qualcuno? Può chiamare te, se dici di si, allora amplifica le tue potenzialità e Lui arriva anche ad operare attraverso te; se dici di no, lo farà attraverso qualcun altro. Ma attenzione, il nostro corpo può essere il tempio in cui è presente lo Spirito di Dio; però può anche non esserlo. Per poter avere la presenza del Signore in noi occorre un tempio pulito, purificato, reso perfetto da Dio stesso.

Credo sia questo il nostro punto debole come credenti oggi: una santificazione scarsa; una purificazione dal mondo scarsa; una obbedienza alla Parola del signore limitata o assente.

Quando diciamo “Signore ma dove sono i tuoi doni?”  pensiamo pure che il Signore potrebbe risponderci: “e dov’è la tua fede?”.

4)   In molte chiese evangeliche   da anni si sta verificando lo stesso errore di quelle cattoliche: vi è un pastore che fa sempre più il “prete”, cioè fa tutto lui, spiega tutto, controlla tutto. Oltre al “pastore-prete” ci sono, a distanza,  “gli altri”, cioè i fedeli comuni, i credenti, i quali stanno nei banchi e dicono “amen” e forse si adagiano sonnecchiando in questo stato. Ma se un pastore riempie di sé la sua chiesa, come potranno crescere i doni dello Spirito nei fedeli? E i fedeli di una chiesa senza lo Spirito profetico comunitario, come potranno trovarsi pronti alla venuta di Cristo?

 

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