LINEA IDEALE: ACCENNI AL RAPPORTO DIRETTO CON DIO NELLA SOLITUDINE E NELL'ABBANDONO - IL VIAGGIO DELL’UOMO E DELLA CHIESA VERSO DIO - 21 parte - di Renzo Ronca

 

Tratto da: IL VIAGGIO DELL'UOMO E DELLA CHIESA VERSO DIO nella relativita' delle nostre azioni limitate e dei nostri piccoli pensieri - SEME, RADICE DELL'UOMO: "IMPRINTING DI DIO"  - di Renzo Ronca - 3^ edizione genn. 2015 (PDF 900 Kb - pg 115  -   Riflessioni abbastanza approfondite sulla nostra crescita personale e di gruppo)

 

 

  (segue)

     Abbiamo parlato di una "linea ideale", di una strada più breve per percorrere la distanza tra cielo e terra, ricordate? Era a proposito della fig. 10. Vediamo ora da più vicino di cosa potrebbe essere composta.

      Quando nei nostri occhi c'e' solo Dio, il mondo perde di importanza, tutti gli affari, gli impegni ed il tempo terreno sono relativi. Ci si riempie di Dio, ma ci si impoverisce del mondo.

      Il distacco dal quotidiano, dalla mondanità, dalle parole e dai fatti inutili non e' più una norma da applicare faticosamente, quasi fosse una disciplina, ma diviene logica conseguenza di chi porta nel cuore Gesù.

      Non e' allora la parola, la gioia di vivere, il mondo, che e' allontanato, ma questo mondo, questi atti che lo contraddistinguono, le sue illusioni, gli inganni, la cattiveria, i falsi valori, l'ipocrisia. E' inevitabile. Dio e il peccato non hanno nulla in comune e questa terra e' carica di peccato, sull'orlo del collasso;[1] chi ha un po' di Dio nel cuore non può far parte delle cose di questo mondo. La nostra vera identità non e' di questo mondo[2]. La nostra fede, l'abbiamo visto ci fa rassomigliare sempre più al Signore, in attesa di essere trasformati definitivamente in sostanza simile alla sua, quando Lui verrà a prenderci; ma nel frattempo a testimonianza di Gesù siamo mandati nel mondo pur non essendo più parte di questo mondo.[3] Abbiamo fatto la nostra scelta ed il mondo è lontano da noi come il peccato stesso; ci permea, ci attanaglia, spesso ci fa cadere e ci procura ferite, ma non fa più parte di noi, come non faceva parte di Gesù. E' questa la "verità che dobbiamo conoscere e che ci fa liberi"[4] la consapevolezza di essere rinati come altre creature non più di questa terra. La terra sarà distrutta. Non so se rinascerà anch'essa trasformata e purificata dopo il millennio o se saremo portati in una terra promessa chissà dove, so che comunque sarà una terra nuova in cieli nuovi che non avrà più nulla in comune con questa.[5]

      E allora, volenti o nolenti, tra noi e il mondo c'e' una grande distanza, una grande incompatibilità. Non solo, ma ci sarà distanza ed incompatibilità anche tra noi, che siamo di Cristo, e quelle persone che non sono come noi ma appartengono al principe di questo mondo che si sta mostrando sempre più realisticamente per quello che e': il diavolo, l'avversario di Gesù, l'anticristo;[6] quelle persone che seguono spiriti ingannatori di perversione, violenza, libertinaggio, possesso, potere, ricchezza, egoismo, ribellione, superbia, ubriachezza, droga, morte, corruzione ecc. ecc.  Ci sarà una tale corruzione e sovvertimento dei valori che il vero cristiano sarà considerato un nemico. 

     Non ci sono più mezze misure, compromessi possibili; siamo arrivati ad uno stadio di saturazione quasi completo; tutto il mondo e' nelle mani del maligno[7] ma noi abbiamo ascoltato le parole di Gesù, abbiamo creduto in Lui e per fede superiamo anche ciò che non ancora non capiamo, nella libertà che lo Spirito suo ci dona.

      Il Signore vede a che punto siamo arrivati ha sentito il grido dei deboli e tornerà a liberare il suo popolo prigioniero di questa terra e di questo corpo legato ancora alle leggi terrene.  

     Sarà simile a quando Mose' guidò gli Israeliti nel deserto: Gesù ci guida ora, per opera dello Spirito Suo, nel deserto dei silenzi, delle solitudini, della sofferenza di dover vivere ed amare chi non sa vivere e non sa amare. Una Chiesa nel deserto. Ci guiderà direttamente nello spazio del cielo, fino a ritrovare la nostra vera terra che un giorno lasciammo, a causa del peccato. Torneremo come tornano le rondini a primavera: festosi, puliti, "decontaminati", liberi, pieni di luce divina; ognuno di noi troverà la sua casa, il suo posto,[8] la sua vera identità.

(continua)

 


 
 

 


[1] Is 24:19-20

[2] Giov 17:14 Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo.

[3] Giov 17

[4] Giov 8:32

[5] “ Pt 3:13; Ap 21:5

[6] 1 Giov 4:1-6

[7] 1 Giov 5:19-21

[8] Giov 14:2

 

 

 

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