IL VIAGGIO DELL’UOMO E DELLA CHIESA VERSO DIO - 9 parte

 

(Tratto da: IL VIAGGIO DELL'UOMO E DELLA CHIESA VERSO DIO nella relativita' delle nostre azioni limitate e dei nostri piccoli pensieri - SEME, RADICE DELL'UOMO: "IMPRINTING DI DIO"  - di Renzo Ronca - 3^ edizione genn. 2015 (PDF 900 Kb - pg 115  -   Riflessioni abbastanza approfondite sulla nostra crescita personale e di gruppo)

 

 

 

 

Fig.7

Guardate la fig.7: questo è l'atto decisivo e salvifico: un semplice movimento interiore della volontà dell'uomo che esaminato bene tutto quanto è nella terra e nel cielo, posta una barriera, una griglia di controllo tra il mondo e la sua anima, decide liberamente di aprire un piccolo varco a quel "dove sei?" del Padre suo che è nel cielo e che da sempre lo chiama. Entra lo Spirito di Dio e quasi immediatamente quella parte di noi stessi fatta della stessa sostanza del Padre, rivive, rinasce e si slancia insopprimibile verso quel Dio che è padre e madre, amore e sapienza, caldo e potenza, timore e dolcezza. L'amore di Dio ci permea, è attorno a noi, bussa in continuazione alla nostra porta della coscienza; è attorno e dentro la terra; è negli spazi degli innumerevoli mondi. Noi siamo la pecorella smarrita: l'uomo; il popolo della terra, così imprigionato e corrotto.

Gesù è il pastore che è venuto a dare la sua vita per poterci ricondurre. Ladri e briganti sotto la guida di un ingannatore prepotente e assassino ci hanno ingannato e ci tengono schiavi; e siamo così abituati al cibo ed al linguaggio di questi padroni "egiziani" che non ci ricordiamo quasi più di quale Dio stiamo parlando. Ma Mosè non è finito: il popolo di Dio se ricorda, se comincia a ricordare che è nato libero, se si ricorda che c'è un Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe, che vestito da uomo ci ha ricomprati alla morte cui eravamo destinati, che è presente e ci chiama, ebbene se comincia a ricordare questo deve solo aprire una finestrella dentro se stesso e lasciarlo entrare. Allora lo Spirito Santo, come Mosè, come la stella cometa, ci guiderà. Ci guiderà come individui prima; come Chiesa poi.

L'uomo rinato per fede in Cristo non è più allo stato di inerzia o peggio sotto l'influsso del maligno che vive confinato come noi sulla terra; egli è libero già adesso nella sua parte interiore costituita della sostanza del Padre e dopo un processo di purificazione o di "decontaminazione" dal peccato, come un ipotetico deserto, ritroverà la sua vera terra, la sua vera casa, la stessa casa dove abita Dio.

Certo il faraone non ci vorrà lasciare e tenterà in tutti i modi di tenerci ancora schiavi, ma che potrà fare di fronte alla passaggio dell'angelo della morte? Sarà per noi la Pasqua della liberazione, della morte del peccato e della resurrezione in Cristo. E se il maligno ci vorrà inseguire sarà inghiottito dal mare del nulla. Non ci sarà più.

 

 

 

Pag precedente - pag successiva -   indice studi e riflessioni  - Home