CHE SUCCEDE DENTRO DI NOI QUANDO CI AVVICINIAMO AGLI ALTRI? IL MECCANISMO DEI VASI COMUNICANTI

 [pagina di Renzo Ronca rieditata da “Il Ritorno” cartaceo n.23 del luglio 2004 ]

 

Non imporre con precipitazione le mani ad alcuno e non partecipare ai peccati altrui; conserva te stesso puro (Timoteo 5:22)

 Quando noi incontriamo una persona che non conosce la grazia del Signore, se ci siamo preparati bene e lo Spirito di Dio ha versato in noi la Sua acqua, siamo come nella fig1:  un recipiente pieno accanto ad uno vuoto. L’acqua dello Spirito di Dio, come il fiume dal tempio[1], fluirà presto in quel cuore desertico, che rifiorirà a vista d’occhio cominciando a dare i suoi frutti.[2]

I due vasi in figura, per il principio fisico dei vasi comunicanti, tenderanno a livellarsi come nella fig.2

 

 

 Ma attenzione! Dice Gesù:

Dimorate in me e io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me. Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla. (Giovanni 15:4-5)

In ogni attività e nelle missioni in particolare, se non stiamo ben collegati a Gesù, il meccanismo dei vasi comunicanti può anche funzionare al contrario! Infatti come c’è un verso, una direzione, dell’acqua-Spirito che porta la libertà e la vita, c’è pure un verso contrario del peccato (fig.3), che operando attraverso la carne, sospinto dall’ingannatore, porta schiavitù e morte.[3]

 

 

 

 

 

In questo caso è il peccato che si fa strada e assorbe ogni buona intenzione dell’incauto missionario, lasciando vuota la sua anima (fig.4), esattamente come quella della persona che doveva essere convertita.

 

 

  Ma non è il diavolo ad essere potente, o la tentazione troppo forte: è il distacco per inavvertenza da Gesù, che non ci ha permesso di ricevere l’acqua dello Spirito Santo; e per questo, senza ricambio della linfa vitale, ci esauriamo in una spinta autonoma; lodevole da un punto di vista umano, ma effimera e cieca senza la presenza di Dio.

Quando ci avviciniamo a qualcuno infatti, che lo vogliamo o no, avviene un’unione, un incontro-scontro di forze  molto potente che andremo ora ad approfondire.

 

 

1Corinzi 6:16 Non sapete voi che chi si unisce ad una prostituta forma uno stesso corpo con lei? «I due infatti», dice il Signore, «diventeranno una stessa carne».

 

L’unione di cui si parla non è da intendersi solo fisicamente. In un intenso rapporto tra due persone, anche a distanza, anche a telefono o per corrispondenza, avviene uno scambio emotivo e spirituale molto forte. Si fronteggiano forze a noi sconosciute.

A volte le persone che ci avvicinano sono nel peccato e ci parlano con quel linguaggio perché non ne conoscono altri. Solo lo Spirito di Dio ci potrà indicare se e come proseguire.

Il peccato, ovvero il seguire una strada non secondo la volontà di Dio, si maschera speso di bellezza, fascino non solo di tipo “eros”, ma anche intellettuale: troveremo apparenti scambi culturali, filosofici, psicologici… ci sembrerà arricchimento quel tempo che dedicheremo a tali scambi; ma poi, improvvisamente ci renderemo conto di esserci allontanati dal Signore.

 

 

 

CORRELAZIONI: Questa pagina è stata inserita nel libro:  PIC 1 -SEGUIRE IL SIGNORE  - EVANGELIZZARE - BATTESIMO - SPIRITO SANTO alla pag 71 (tale raccolta di 325 pag in PDF, è scaricabile gratuitamente).

 



[1] Ezechiele 47:9 E avverrà che ogni essere vivente che si muove, dovunque il fiume arriverà, vivrà; ci sarà grande abbondanza di pesce, perché vi giungono queste acque e risanano le altre; ovunque arriverà il fiume tutto vivrà.

[2] Galati 5:22 Ma il frutto dello Spirito è: amore gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo.

[3] Galati 5:19-21 Ora le opere della carne sono manifeste e sono: adulterio, fornicazione impurità, dissolutezza,

idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette,invidie, omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho già detto prima, che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio,

 

 

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