PREGARE DIO PER I MERITI DI GESU’ PER IL TRAMITE DELLO SPIRITO SANTO – NON CI SONO ALTRE STRADE - da "AVVICINIAMOCI AI COMANDAMENTI BIBLICI IN MODO RAGIONATO" parte 26 - di Renzo Ronca – 20-3-19

 

  (segue)

Ancora una piccola aggiunta alla precedente domanda: […]  a volte per un discorso che interpretavo di “maggiore umiltà”, quasi per “non disturbare” il Signore, mi sono rivolta alla Madonna o ai Santi […]

 

             Certi modi di pregare apparentemente umili che “per non disturbare Dio” usano altre “raccomandazioni”, sono comprensibili ma esclusivamente umani.

             La preghiera ha un suo flusso di partenza e d’arrivo. L’uomo da solo non saprebbe nemmeno come pregare per questo siamo instradati dallo Spirito Santo.[1] Infatti la preghiera non parte in modo originale da noi stessi, senza l’intervento di nessuno, al contrario è suscitata nel nostro cuore da Dio stesso, Il Quale in qualche modo prima entra in noi, poi ci scioglie, poi suscita parole adatte, poi ci solleva con esse verso di Lui. E’ come se l’azione di Dio nel tramite dello Spirito Santo arrivasse alla nostra anima e la sospingesse a pregare Dio in modo che Dio possa approvarla.

             Dio vuole che noi preghiamo Lui e solo Lui con parole suscitate dallo Spirito Suo, per i meriti acquistati da Gesù Cristo sulla croce, che ha dato la Sua vita perché questo avvenisse. Sono innumerevoli i passi biblici che confermano questa verità a cominciare dal “Padre nostro” la preghiera modello che ci ha insegnato Gesù.[2] In questa preghiera ci rivolgiamo subito direttamente a Dio Padre. Da Gesù in poi questo è possibile perché prima eravamo come dei “nemici” a causa della condanna, ma poi siamo stati riconciliati per il sacrificio di Cristo che ha pagato il debito per noi, permettendoci con questo di trovare la pace che la nostra anima anelava. E’ con questa pace nel cuore che noi possiamo rivolgerci al Padre: “Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore” (Romani 5:1)

             Ora se Dio ci ha amati così tanto da incarnarsi e farsi uccidere affinché noi potessimo rivolgerci a Lui serenamente e in pace, il non farlo “per non disturbarlo” non è più un senso di rispetto, ma incredibilmente può arrivare ad essere una forma confusa di non-fede, perché non terremmo nel dovuto conto il senso della croce.

             Gesù non ci ha mai indicato di pregare altri che Lui. E’ nel Suo solo nome che vanno indirizzate le preghiere al Padre.[3] Non esistono altri modi.

             Vorrei fare un esempio: una volta un fratello mi parlò di un suo figlio adolescente che avendo un problema, invece di parlarne con lui preferì confidarsi con un altro fratello della chiesa e chiedere a lui consiglio. Questo genitore non disse niente al figlio per non mortificarlo ma dentro al suo cuore ci rimase malissimo. Era come se l’amore grande che provava per il figlio non fosse stato né capito né apprezzato.

             Come possiamo pensare che il Signore nostro, che ha dato prova di un amore immenso, infinito, non desideri non sia felice quando noi ci rivolgiamo a Lui? Non c’è stanchezza, dubbio, peccato, incertezza, delusione, depressione, che Lui non possa capire e curare. Lui VUOLE questo: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Matteo 11:28)

             Attualmente Gesù è vivo presso il Padre ed è l’unico che possa difenderci o perdonare i ns peccati: “Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. 2 Egli è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo” (1Giovanni 2:1-2)

             L’idea di una “corredentrice” (Maria madre di Gesù) non esiste nella Bibbia, e tanto meno esiste una qualsiasi altra creatura terrena o spirituale morta o viva in grado di perorare le nostre cause presso il Padre.

             E allora non dobbiamo pregare Dio in base alla nostra consuetudine umana, come se Dio fosse una persona in poltrona che possa seccarsi del nostro ardire, ma al contrario dovremmo volare nelle sue braccia come fece il figlio prodigo, che non mandò altri al suo posto ma si assunse la responsabilità di se stesso e pentendosi volò tra le braccia colme d’amore del padre.

             Se il Signore ci ha dato uno Spirito Santo che ci corregge ci guida ci consola ci istruisce,[4] allora è solo attraverso l’accoglimento e la messa in pratica di questo versamento del cuore che noi possiamo pregare. Detto in maniera semplice Lo Spirito Santo ci porta al Signore Gesù e Gesù ci porta a Dio Padre. Non ci sono altre strade.

             Probabilmente ci è difficile capire l’amore di Dio, come se aspettassimo di meritarlo e ci sentissimo indegni, ma chi tra tutti gli uomini potrebbe essere considerato così “giusto” da solo per meritare la salvezza? Nessuno è così giusto. La giustificazione avviene solo per un atto d’amore gratuito immeritato di Dio in Cristo.

             Questo dovremmo credere non solo nella mente ma anche in fondo al cuore, e per farlo, per aprirci a queste braccia aperte in Cristo, per poter pregare con vera fede ci vuole anche coraggio. Ma è un coraggio che poi ci avvolgerà di una pace meravigliosa e sconosciuta.

 (continua)

 

 


 

[1]

Romani 8:26 “Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili;”

[3]

 Giovanni 14:13 “e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.” 

Giovanni 15:16 “Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.”

 

[4]

Giovanni 14:26 “ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto”.

 

 

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